Le impure di Matteo Bertone

Le impure di Matteo Bertone“Le impure” in tour, si parte da Stranimondi

Le Impure è il nuovo romanzo di Matteo Bertone, targato Nero Press Edizioni, ed è finalmente disponibile a soli € 13, sul nostro sito, sui maggiori store on line e nelle migliori librerie. L’autore ci presenta la sua versione delle streghe: un bosco, un antico segreto, un’inquietante presenza nel destino della giovane protagonista.
Sabato 6 e domenica 7 Nero Press Edizioni parteciperà a Stranimondi 2018, dove troverete uno stand con tutti i titoli, compreso Le Impureche verrà presentato in fiera domenica 7, dalle 17:30, in presenza dell’autore. Il romanzo sarà poi protagonista di un tour dedicato in varie città e, a breve, arriveranno altri eventi legati a Le ImpureStay tuned, stay bewitched!

Matteo Bertone, già autore del romanzo vampiresco Diurno imperfetto e del libro per ragazzi Illustri vampiri, affronta stavolta un altro archetipo dell’horror: le streghe. Ma non “streghe” nel senso più ampio del termine; si tratta infatti di una sorprendente storia di “masche”, tutta al femminile e che si rifà alle leggende del nostro territorio, ricca di profondi echi ancestrali che risuonano tra gli edifici di un’inquietante Torino e il territorio selvaggio della Valle Elvo, nelle Alpi biellesi.

Caterina, Margherita, Elettra. Nonna, madre, figlia. Tre donne, tre generazioni diverse, tre diversi modi di opporsi al proprio destino. Quando nonna Caterina viene a mancare, Elettra si mette in viaggio con l’amica Clara – che l’ha cresciuta al posto di sua madre Margherita, scomparsa da anni – per far ritorno al paese dov’è cresciuta. Qui, tra la permanenza solitaria nei boschi e gli atteggiamenti ambigui della gente del posto, riaffiorano a poco a poco ricordi che Elettra credeva sepolti. Ricordi che riguardano lei, sua madre e sua nonna. Un segreto antico che le unisce, custodito nel cuore del bosco, ed esiste un solo modo per scoprirlo: bisogna credere alle streghe.

Dalla quarta di copertina:

«Ognuno di noi vive più vite»
diceva mamma quando ero piccola.
«Quella che stiamo vivendo adesso è la seconda di mamma e la prima per te».
Io allora non capivo, ma mi piaceva sentirglielo dire.
«Quante vite vivrò io?» chiedevo a mamma, e lei mi rispondeva: «Tutte quelle che vorrai».

 

Matteo BertoneL’AUTORE

Nato a metà degli anni settanta tra le acque stagnanti delle risaie vercellesi, trascorre infanzia e adolescenza scarabocchiando disegni sui diari di scuola e assorbendo radiazioni televisive in forma di cartoni giapponesi e telefilm americani anni ottanta. Tra uno scarabocchio e l’altro durante le ore di latino e greco, si diploma inconsapevolmente al Liceo Classico della sua città, quindi si laurea in Farmacia presso l’ateneo milanese.

Dopo gli anni trascorsi tra formule chimiche e laboratori puzzolenti – ma soprattutto tra umide e fatiscenti sale prove suonando con la sua hard rock band – riscopre la formazione classica e l’impellente necessità di scrivere. Abbandonato il sogno di diventare rockstar (la chitarra finisce sotto il letto anziché appesa al chiodo), pubblica diversi racconti in varie antologie.

Nel 2011, con il racconto L’inverno di Teresa, è tra i finalisti del concorso Storie di Febbraio di ISBN Edizioni e con il romanzo breve La memoria dell’acqua si classifica al secondo posto del Premio Letterario Isola del Giglio.
Grazie all’insistenza dell’amico scrittore Gianluca Mercadante, ricomincia a scarabocchiare e finisce per illustrare il suo progetto Noi Aspettiamo Fuori, pubblicato nel 2014 per Effedì Edizioni.

Ad aprile 2014 esce il suo romanzo Diurno imperfetto per Nero Press Edizioni. A febbraio 2015 è presente con il racconto Extrasistole nell’antologia horror Deep Love di Nero Press Edizioni. Ad Halloween 2015 è invece tempo degli Illustri vampiri. Due suoi racconti sono inclusi anche nelle antologie digitali Summer of BloodJiongle Bloody Bells 1 e Jingle Bloody Bells 2 (sempre per Nero Press). Nel 2017 e nel 2018 è presente con due racconti sulla rivista letteraria Carie. Nel 2018 con il racconto Sotto il ghiacciaio è tra i finalisti del concorso “Lo sguardo dell’Aquila”, sezione Scrittori di montagna, promosso dal Festival dei Giovani delle Dolomiti Friulane.

 

 

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