Liviia Llwellyn è nata in Alaska e, assieme al conterraneo Laird Barron e al canadese Simon Strantzas, compone una ideale avanguardia di nuovi autori di punta del weird provenienti dalla parte più settentrionale del continente nordamericano. Se in tutti e tre questi autori appare evidente il richiamo quantomeno tematico alla pesante eredità di Howard Phillips Lovecraft, forse proprio nelle narrazioni di Livia gli spunti di orrore cosmico e fascinazione verso l’ignoto del Maestro di Providence vengono sublimati al meglio rispetto agli altri autori citati, in una poetica del meraviglioso e del terrificante che riesce davvero a legarsi alle inquietudini della contemporaneità. 

Continua a leggere sul portale a questo indirizzo la recensione a firma di Vincenzo Barone Lumaga:

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