Larghi scalini di pietra salivano fino al trono dove sedeva il giovane principe.

Un ragazzo pallido e magro di circa quattordici anni.

Sua madre era in piedi accanto a lui.

Giovani donne nude inginocchiate con le mani legate dietro la schiena venivano sgozzate una alla volta dal sacerdote e spinte in modo che le gole aperte riversassero il sangue in una vasca.

Le ancelle raccoglievano il sangue in coppe di cristallo a forma di teschio e salivano le scale.

Porgevano i recipienti al principe che beveva il sangue.

L’operazione continuò finché la vasca non fu svuotata.

Le labbra del ragazzo erano sporche di sangue.

Il principe appariva lievemente rinvigorito, ma il suo aspetto rimaneva quello di una persona molto malata.

Sua maestà la Regina lo guardava e sorrideva soddisfatta.

di Luca Bonatesta

(lucabonatesta71@gmail.com)

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