Le ossa dei morti di Miriam Palombi

La Redazione Ghost segnala Le ossa dei morti di Miriam Palombi, pubblicato da DZ Edizioni.

Tutto parte dal concetto di “paura” e “mistero”. Le Ossa dei Morti è un breve romanzo horror che esplora alcune tematiche classiche, il mondo del soprannaturale, gli spiriti, le case infestate, rivisitate in chiave moderna, con una particolare attenzione verso il body horror.
Il Male non si consuma. Il Male si conserva e si tramanda.

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I Bullet of NOISE LIVE al TRAFFIC LIVE di ROMA!

Nuovo Live per i Bullet of NOISE!

Bullet of NOISE si esibiranno l’11 Luglio al Traffic Live di ROMA!

Sul palco, con loro, per una serata all’insegna del grunge ma anche del punk rock gli Eisbloom.  

Bullet of NOISE suoneranno il loro primo album dal titolo “Rome is Burning” in uscita a settembre per la Volcano Records &Promotion

Vi Aspettiamo!

Giovedì 11 Luglio 2019Traffic Live, Via Prenestina 738, 00155 Roma

Inizio live ore 21.00

Link all’evento:

https://www.facebook.com/bulletofnoise/photos/gm.2317082121709003/859467224423384/?type=3




Nuovo singolo e video per gli Elysium

Il 9 Luglio la band degli Elysium presenterà il nuovo singolo e video dal titolo “Before the End” girato nella città di Dubai. Il brano è estratto dal debut album “Labyrinth of Fallen Angels” pubblicato il 23 Maggio per la Lion Music LTD.

Link per aggiornamenti:

Web – https://elysium8.webnode.it/

Youtube –  https://www.youtube.com/channel/UCVKF7wbSElJsW90yH6qTkNQ

Facebook – https://www.facebook.com/elysium–1437500159821922/

Twitter – https://twitter.com/elysiumband1

Instagram – https://www.instagram.com/elysium.band.ghotic




Pane e musica- Cd per i Gasparazzo Bandabastarda

Gasparazzo Bandabastarda

Pane e Musica – in cd e digitale da  New Model Label – distribuzione Audioglobe

Abruzzesi, pugliesi ed emiliani con base a Reggio Emilia e Bologna formano la Bandabastarda del non genere, che attinge dalle sonorità del mondo per confezionare brani personali dalle tinte forti e liquorose sperimentando con il reggae, la psichedelia, il punk-rock ed il world-folk sposate ad una estetica freak. “Pane e Musica” è l’ottavo album del gruppo e nei testi troviamo diversi riferimenti all’attualità e alla storia, un’alternanza di momenti più scanzonati ed altri più seri e impegnati. Tra quelli festosi troviamo l’iniziale “Za’vov”, con le sue atmosfere folk balcaniche o ancora “Patata Groove” e “Pane e Musica” mentre “Bruno Neri” ricorda il calciatore che durante gli anni del fascismo si rifiutò di aderire al regime ed in seguito divenne partigiano, cadendo poi in battaglia sull’Appenino. Altri momenti suggestivi sono “Ettore Scola”, grande regista che ha attraversato il novecento, lasciando il segno nell’immaginario di più generazioni o ancora “Hevi (Amore Curdo)”, ispirata alla poesia “Appuntamento durante la tregua” di Hisam Allawi. Lo spirito dell’album è riassunto in queste parole del gruppo: “Venuto al mondo in un periodo storico, politico per il nostro paese, ma anche a livello mondiale non bello, difficile da accettare, da conviverci. Una società molto social e poco umana, che si scopre improvvisamente feroce, piena di pregiudizi e che sta facendo enormi passi indietro. E in questa grande incertezza, abbiamo voluto rituffarci in quello che meglio ci riesce: suonare, comporre, assemblare idee e speranze. Crediamo fermamente che la Musica possa dar ristoro e protezione in mezzo a questo marasma.” I Gasparazzo Bandabastarda sono pronti a ripartire in tour e a proseguire la loro storia che li ha portati ad esibirsi in diversi paesi del mondo, dal deserto dell’Algeria alla Costa d’Avorio, passando per Svizzera, Germania e diversi altri paesi europei.

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L’occhio sinistro di Horus 9° episodio di Gloria Barberi

Incoscientemente, gustavo le sensazioni che la sua vicinanza mi procurava. Osservavo il gioco dei riflessi sui suoi capelli e le guance: il freddo splendore della luna e la fiamma calda dei lampioncini; argento e oro. Oro brillava anche nella morbida depressione alla base della gola, lo sfolgorio del fermaglio della sua collana che si era girata senza che lei se ne accorgesse; avrei dovuto farglielo notare, ma mi piaceva troppo quel punto di luce annidato nella sua carne. Scintillò come un diamante quando lei rovesciò la testa all’indietro e sospirò.

Lady Evelyne Herbert

Lady Evelyne Herbert

“Howard…” Pronunciò il mio nome con uno strano tono sognante, svagato. Quella sera sembrava muoversi in una sua dimensione irreale, distaccata da tutto; forse perché era felice. “L’avete più visto?”
“Chi?” chiesi, senza comprendere.
“Il dio della luna.”
Provai un leggero brivido.
“No” risposi. “E voi?”
“Neppure io. Forse è perché sono cresciuta?”
“Anni fa eravate sul punto di descrivermelo, ricordate?”
“E la mamma venne per portarmi a letto. Sì, ricordo.”
“Potreste…” Sentii che la voce mi tremava. “Potreste farlo adesso? Ricordate com’era?”
Lei alzò lo sguardo alla luna, e tornò a rovesciare la testa all’indietro, allontanandosi a ritroso dalla balaustra, così che la luce calda dei lampioncini scivolò via dal suo viso. Fu come vederla impallidire.
“Era bello” sussurrò “ma non lo ricordo esattamente. Oro e luce. Questa è la sola cosa…” S’interruppe e mi guardò, sorridendo come a scusarsi. “Sono proprio strane le fantasie che si hanno da bambini.”
“Sì.”
Il suo sorriso, quella sera, era un piccolo arco: ogni volta che si tendeva scagliava una freccia candida e rovente. E masochisticamente indugiavo ad assaporare quel martirio che mi ero imposto, certo che in seguito avrei trovato qualche generosa ed esperta ragazza di Luxor in grado di curare le mie ferite.

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