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Dopo essersi lasciato l’Emergenza alle spalle, Oprandi decide di ritornare in città e s’imbatte in Claudio e Vergy, assassini riluttanti, che si arrabattano per ritagliarsi uno spazio di sopravvivenza in una realtà ormai fuori controllo. Oprandi sarà suo malgrado coinvolto nelle scorribande dei due, impegnati a loro modo a salvare il mondo, da minacce incontrollabili e da un’umanità degenerata che sembra sempre capace di superare sé stessa. In peggio.

A distanza di pochi mesi dalla pubblicazione del suo primo libro-game Il vampiro e la farfalla (QUI la mia recensione), lo scrittore modenese Claudio Vergnani torna nelle librerie con un nuovo romanzo intitolato Il sangue non basta edito da Nero Press.
Fin dalle prime pubblicazioni per Gargoyle Books, Vergnani fu ribattezzato il “Bukowski dell’horror”, per via del suo stile di scrittura ricco e pieno di ritmo, citazioni dotte e riflessioni esistenziali, il tutto condito dall’ironia coinvolgente dei suoi bizzarri ma umanissimi personaggi, in primis quei Claudio e Vergy, personaggi questi capaci di entrare nel cuore di tutti i lettori che seguono lo scrittore emiliano fin dagli esordi.
Questo nuovo romanzo altro non è che una sorta di sequel/crossover de I vivi, i morti e gli altri pubblicato dalla Gargoyle nel 2013 e poi ristampato in una nuova edizione riveduta e corretta sempre per i tipi della Nero Press nel 2019.
In un’ambientazione distopica in un mondo provato da una pandemia di zombie denominata “L’Emergenza”, ritroviamo quindi Oprandi – iniziale e principale voce narrante della storia – che dal suo esilio montano decide di far ritorno a casa dopo le note vicende vissute qualche anno prima. Ma ciò che trova nella sua città natale non è proprio la migliore delle accoglienze, nonostante le imprese passate che ne hanno fatto una sorta di eroe nazionale. Una notte, per difendere una povera fanciulla vittima di assassini mascherati alla “Diabolik” e stremato dal gelo, viene tratto in casualmente in salvo dalla famigerata e inscindibile coppia Claudio e Vergy, assassini riluttanti per loro stessa ammissione e protagonisti di numerosi romanzi dello scrittore modenese.
Rimasto momentaneamente senza alloggio, Oprandi accetta così la loro ospitalità e il lavoro che gli propongono e, da qui in avanti, vivrà suo malgrado scorribande sempre al limite dell‘umana sopportazione psicofisica, scontrandosi (tra gli altri) con oscuri personaggi votati alla necrofilia fino a mostruose creature simili a licantropi.
I tre personaggi principali del romanzo sono i classici antieroi che combattono non tanto per denaro ma per senso di giustizia, oltre che per la propria sopravvivenza, in una società oramai fuori controllo dettata da nuove gerarchie votate al male, dove vige la legge del più forte.
Vergnani utilizzando così i personaggi a lui più famigliari, che altro non sono che i suoi “alter ego”, confeziona una storia avvincente con ritmi narrativi per la maggior parte serrati e adrenalinici. Lo stile è ormai il suo marchio di fabbrica che ci ha abituati fin dai suoi primi lavori: sempre molto dinamico e incalzante nel descrivere gli avvenimenti, con quella buona dose di ironia adita a stemperare la tensione nelle situazioni più drammatiche.
L’opera è strutturata fondamentalmente in quattro parti: “Ritorno a casa”, “Nuovi amici”, “Adesso tocca a me” e infine “Tutti a caccia”.
I primi due narrati dalla voce in prima persona di Oprandi, il terzo dal co-protagonista Claudio e l’ultimo da una voce narrante esterna.
In conclusione il nuovo romanzo di Vergnani è sì scritto con il solito stile e mestiere, ma a differenza dei suoi lavori passati, pecca dal mio punto di vista di una certa confusione nello sviluppo degli eventi, che improvvisamente diventano eccessivamente caotici nelle rocambolesche vicende dei protagonisti e che sfocia in un finale che ridimensiona quello che doveva essere il protagonista principale, ovvero il personaggio di Oprandi, rendendolo alla fine poco più che un semplice comprimario nel partecipare alla mission finale.
A mio giudizio non un romanzo indimenticabile al pari dei lavori della Trilogia Vampirica o I vivi, i morti e gli altri per esempio, ma un opera che comunque si lascia leggere e intrattiene a dovere, che poi è sempre l’obiettivo principale di tutti coloro che scrivono fiction.

Claudio Vergnani nasce a Modena nel 1961. Svogliato studente di Liceo Classico, ancor più svogliato studente di Giurisprudenza, preferisce passare il tempo leggendo, giocando a scacchi e tirando di boxe. Allontanato per indisciplina dai Vigili del Fuoco, dopo una breve e burrascosa parentesi militare ai tempi del primo conflitto in Libano, sbarca il lunario passando da un mestiere all’altro, perso nei ruoli più disparati, ma sempre in fuga da obblighi e seccature. Nel 2009 si fa conoscere, grazie a uno stile originale e innovativo – che intreccia ironia, horror e action a una malinconica vena esistenziale – con il suo primo romanzo, Il 18° Vampiro, seguito da Il 36° giusto (2010) e da L’ora più buia (2011), trilogia pubblicata dalla casa editrice Gargoyle. Nel 2010 partecipa con il racconto Il nuotatore all’antologia Stirpe angelica, edita da Edizioni della Sera. Collabora con riviste e magazine come Scheletri, Il Posto Nero, Letteratura Horror, Nero Cafè e Altrisogni, pubblicando recensioni e racconti. Nel 2013 pubblica per Gargoyle I Vivi, i Morti e gli Altri – poi ristampato e rieditato da Nero Press nel 2019 – e il thriller Per ironia della morte sempre con Nero Press. Nel 2015 escono La Sentinella per Gargoyle e l’ebook Lovecraft’s Innsmouth per Dunwich, tradotto in spagnolo e portoghese. Nel 2016 pubblica il thriller La Torre delle ombre con Nero Press e A volte si muor con Dunwich. Nel 2020 partecipa all’antologia I vicini di casa per Watson. Nel 2022 esce per MS Edizioni il romanzo interattivo Il Vampiro e la Farfalla.

Data di uscita: 24 maggio 2022
Editore: Nero Press
Collana: Intrighi
Genere: Thriller, Horror
Pagine: 380
Formato: cartaceo
Prezzo: 16,00€
Ean: 9788885497702

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