Il Testamento di Magdalen Blair di Aleister Crowley

Aleister Crowley è stato senza ombra di dubbio una delle personalità più discusse e inquietanti di tutti i tempi. Occultista (alcuni lo considerano satanista), tossicomane, geniale provocatore, individuo che fece parlare di sé costruendosi un’immagine inquietante (fu definito ‘l’uomo più malvagio del mondo’), ha lasciato il segno non solo nell’ambito dell’occultismo, ma anche in quelli dell’arte e della creatività. Del resto, lui stesso fu scrittore, poeta, drammaturgo e dopo la sua morte ha influenzato e continua a influenzare tantissimi artisti provenienti dai più svariati ambiti creativi: musicisti come David Bowie e Marilyn Manson; fumettisti come Alan Moore e Grant Morrison; cineasti come Kenneth Anger che fu, peraltro, uno dei suoi discepoli, e persino poeti insospettabili come Fernando Pessoa, giusto per citare qualche nome. Oltre a scrivere trattati di magia come il fondamentale Magick, Crowley non trascurò, quindi, la narrativa e spesso produsse racconti. Il Testamento di Magdalen Blair è, appunto, una short story originariamente pubblicata nel 1909 sulla rivista The Equinox da lui fondata e che, secondo molti, anticipò lo stile delle riviste underground degli anni sessanta. Potremmo definire il racconto ‘gotico’, considerando che predominano atmosfere cupe e perturbanti. La vicenda è narrata in prima persona da Magdalen, una ragazza che ha la capacità di leggere i pensieri delle persone e di anticipare determinati eventi con una precisione incredibile. Il giovane Arthur si innamora di lei e la sposa ed è a questo punto che inizia un vero e proprio incubo. Gli eventi terrificanti narrati da Crowley, però, sono caratterizzati da una costante ambiguità e possono essere interpretati in svariati modi. Arthur si ammala ed è subito evidente che non riuscirà a salvarsi. Ma si tratta davvero di una malattia o un demone infernale ha preso di mira l’uomo? E se, invece, la responsabile fosse Margaret che con le sue strane facoltà ha inconsapevolmente compromesso la salute del consorte? La domanda fondamentale, tuttavia è un’altra: Margaret è forse pazza e ciò che racconta è solo il frutto di un suo delirio? Crowley costruisce abilmente una storia caratterizzata dalla suspense che per certi versi, facendo i debiti distinguo, mi ha fatto pensare ai racconti di H.P. Lovecraft. A modo suo, è influenzato pure dalle teorie psicoanalitiche e si percepisce il tema dello sdoppiamento della personalità. A volte l’autore anticipa addirittura alcune odierne teorie della fisica quantistica. Di conseguenza, malgrado il racconto possa risultare a tratti un po’ datato nello stile, non è privo di interesse e potrà risultare gradito ai fan del Magus e agli estimatori della narrativa orrorifica.

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Paranormal Activity – Parente prossimo di William Eubank

Paranormal Activity – Parente prossimo di William Eubank
(Usa /2021)
Durata: 98′ Genere: Orrore

Margot è una regista di documentari, la quale si reca presso una remota comunità amish per avere notizie sulla madre scomparsa e conoscere i suoi parenti. La ragazza viene accolta non proprio in maniera calorosa ma nonostante ciò non le impediscono di fare riprese insieme alla troupe. Margot non riesce a dormire la notte a causa di strani rumori provenienti dalla soffitta e dal ritrovamento di lettere misteriose firmate da sua madre che non fanno altro che complicare la sua ricerca della verità…ma non è tutto. Scoprirà che la famiglia è una setta cristiana volta a combattere il demone Asmodeus, ma per riuscire in questo hanno bisogno di sacrificare una giovane donna…

Nel 2007 fa la sua comparsa il primo Paranormal Activity sbancando al botteghino. Ne susseguiranno poi 4 sequel e 2 spin-off entrando così di prepotenza nel panorama horror. A distanza di 8 anni dall’ultimo PA:Dimensione Fantasma ecco che ritorna nel 2021 diretto da William Eubank (The Signal, Underwater) in una veste tutta nuova. Il film non si collega in nessun modo ai film precedenti, né in personaggi né in eventi, abbandonando anche la modalità telecamere fisse di sorveglianza per fare spazio a riprese in diretta in stile falso documentario. Lo spettatore , dopo essere stato coinvolto nel viaggio di Margot, si troverà di fronte alla tipica comunità amish trattata in molti horror, con la sua tipica atmosfera ostile nei confronti di estranei e della tecnologia. Ma anche con quel suo ovvio e scontato alone di mistero che nasconde chissà quale inquietante segreto, e a tal proposito ci troviamo di fronte a momenti claustrofobici e jumpscare di vario genere inaspettati ma dal sapore di già rivisto (ma pur sempre efficaci). Purtroppo tutto il resto cade molto nella prevedibilità ma che tutto sommato il film riesce a coinvolgere lo spettatore accompagnandolo verso una rivelazione finale sorprendente e ricca di momenti terrificanti, complice un buon lavoro quello del cast molto ben calato nei loro personaggi.

In conclusione si può dire che questo ritorno di Paranormal Activity è abbastanza soddisfacente rispetto al clima di scetticismo che gli girava intorno. Godibile nella sua prevedibilità e apprezzabile nei cambiamenti sopra citati. Quindi mettetevi comodi e godetevi lo spettacolo… in attesa del sequel già annunciato (Paranormal Activity:The Other Side).

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Il signore del giardino di Maurizio Cometto

“Il signore del giardino” di Maurizio Cometto è un racconto lungo appartenente alla collana Innsmouth di Delos Digital.

L’ebook viene presentato come un racconto storico, una favola gotica, una tragica storia d’amore e di vendetta.

Aymo Ferrero di Cocconato, tesoriere di Sua Altezza Reale Vittorio Amedeo, è sia il protagonista che la voce narrante della storia: l’autore ricorre all’uso della corrispondenza epistolare e, quindi, alla prima persona per esporre le vicende secondo il punto di vista del personaggio principale.

Aymo è sposato, ma segretamente innamorato di una giovane fanciulla, figlia di suo cugino; appassionato di scienze occulte, entra in contatto con un maestro d’armi francese, Jean Luc Alfonsin, che dichiara di possedere una misteriosa reliquia recuperata durante i suoi viaggi nella zona di Gerusalemme.

Aymo, soggiogato dalla propria ambizione, intreccia un pericoloso rapporto col francese, siglando uno strano accordo che lo condurrà a un tragico epilogo.

Maurizio Cometto crea sapientemente un racconto ambientato nella Torino del 1713 usando personaggi realmente esistiti, mischiando la verità storica al fantastico in un perfetto connubio che ben si sposa con le leggende sul Giardino del Diavolo, parco della Tesoreria di Torino.

Sia il parco che la Villa Tesoriera sono opere realizzate da Aymo e portate a termine poco prima della sua morte: nel racconto giocano un ruolo chiave nello sviluppo delle vicende.

Il racconto è molto curato in ogni minimo dettaglio. La lettura risulta scorrevole e coinvolgente, merito anche dello stile elegante e dell’ottimo uso della punteggiatura. Lettura consigliata a tutti e non ai soli amanti del genere.




Into The Badlands dei Sviet Margot

Gli Sviet Margot sono una band italiana che stupisce con questo nuovo album grazie ad un riuscitissimo mix tra hard rock, elettronica e progressive. La voce femminile di Tiziana Giudici riesce ad incantare e stupire in ogni fase dell’album, raggiungendo picchi altissimi di tecnica e feeling in “Crystal Tears”, brano che mette in evidenza il lato più intimo di questa band.

Per il resto del disco abbiamo tantissime potenziali hit, tutte cantabili e ballabili, e sin dalla prima traccia, “All I Need” si può respirare una vitalità espressiva notevole, oltre che una tecnica di tutti i musicisti invidiabile. Sicuramente la proposta degli Sviet Margot non è facile da inquadrare perchè è trasversale e attraversa molti generi e la passione per per il J. Rock viene a galla in questo album, dando un vago sapore orientaleggiante a molte tracce.

Il lavoro di chitarra è egregio, riesce a mutare a seconda dei brani e quindi risulta eclettico, così come anche batteria e basso che sono al top della forma. E’ un disco quindi diretto ma che va ascoltato più volte, anche perchè contiene tredici tracce e in un certo modo ognuna è diversa dall’altra.

Un ricco viaggio sonoro che catapulta gli Sviet Margot tra le formazioni più valide e promettenti della nostra Italia.

SVIET MARGOT “Into The Badlands” (Full-length, Autoprodotto, 2023)

Tracklist:
01. All I Need
02. Tales & Tales
03. Crystal Tears
04. Distante Da Chi
05. Waterfire
06. Limitless Change
07. Into The Badlands
08. Blood Lipstick
09. Hope In Fire
10. Blue Mind
11. Wings Of A Star
12. Angel Of The Moon
13. Margot

Line-up:
Tiziana Giudici – Cantante, autrice e compositrice.
Alessandro Galizi – Bassista, chitarrista, arrangiatore e songwriter
Andrea Guidi – Chitarrista ritmico/solista




Eroticofollia di Mario Siciliano

Eroticofollia di Mario Siciliano
(Italia, Messico, Spagna /1975)
Durata: 106′ Genere: Thriller, Orrore

Sulle tracce di un violento assassino la polizia indaga sul playboy Peter Crane il quale è perseguitato da terribili incubi…

Scritto da Julio Buchs collaboratore di Jesus Franco un thriller di tipo argentiano (ovvio il riferimento a 4 mosche di velluto grigio di Dario Argento) diretto discretamente da un Siciliano magari non proprio esperto del genere (vedi le sequenze erotiche inserite nei momenti piu lenti e noiosi) ma lo stesso in grado di creare un clima di angoscia quando racconta i sogni del protagonista. Cast zeppo di caratteristi: Anthony Steffen, Richard Conte, Pia Giancaro. Girato negli studi Elios. Titolo italiano discutibile ma meglio dell’originale (Malocchio) e sicuramente meglio quello inglese ovvero: Evil Eye. Musiche di Stelvio Cipriani.

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Demone di Alis

Alis e una cantante romana che si butta nella mischia del rock italiano (e cantato in italiano) con questo ep di ben sette tracce. Il titolo “Demone” appare calzante con ciò che Alis vuole esprimere, soprattutto nei suoi testi. Un messaggio di ribellione verso sistemi prestabiliti e persone “tossiche”, e quindi la volontà più che manifesta di poter vivere sereni e non schiavizzati.

La musica è riottosa al punto giusto ma cerca comunque sempre un contatto con la commercialità. In questo senso Alis è bravissima a non scadere in alcuni tranelli: il primo di questi è di non accodarsi a certo pop-rock di matrice italiana, e poi allo stesso tempo di saper rimanere in bilico tra un rock alternativo duro al punto giusto e melodie di voce molto memorizzabili. Irresistibili i ritornelli, che da subito rimangono impressi. Non a caso i migliori sono stati scelti come singoli, e quindi parliamo di “Ossigeno”, “Vai Al Diavolo” e “Appartengo Alla Luna”. Se ci fosse la possibilità io prenderei in considerazione anche un altro brano come singolo, ovvero “Ribelle”, che si presterebbe molto bene come hit e aggiungerebbe ancora più attitudine rock all’immagine di questa artista davvero bravissima. Ovviamente lei è la super protagonista in questo album grazie alla sua bella voce e bella presenza, ma il disco è suonato bene da tutti e ha un missaggio perfetto.

Io non stravedo per tracce più pop-oriented come “Fragile” ma c’è da apprezzare che anche in queste i testi non sono banali e che la musica mantiene comunque una dignità rock ben marcata. Al di là di considerazioni personali, io intravedo una grande maturità in questa artista e un grandissimo potenziale. Vedremo se Alis riuscirà ad avere la meglio in un mondo musicale che appare sempre più “distratto” verso coloro che meritano e troppo attento verso coloro che non meritano niente…Incrociamo le dita per lei!

Tracklist:

1. Lividi
2. Appartengo alla Luna
3. Ossigeno
4. Vai al Diavolo
5. Demone
6. Fragile
7. Ribelle

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In fondo al pozzo di Fabrizio Di Filippo

In fondo al pozzo è un racconto lungo scritto da Fabrizio Di Filippo e pubblicato da Delos Digital nella collana Innsmouth.

Una storia a tinte weird ambientata su un’isola dell’Adriatico.

Due protagonisti, Martina e Bor, le cui vicende sono collocate a distanza di ben duemila anni.

I due personaggi sono legati da una forza ineluttabile: un misterioso e antico pozzo segnerà per sempre le loro vite. Un finale del tutto inatteso che spiazzerà il lettore.

La narrazione è caratterizzata dalla continua alternanza di capitoli incentrati sulla vita di Martina o su quella di Bor. Tale costruzione, oltre a generare curiosità nel lettore, dona ritmo alla lettura che, capitolo dopo capitolo, diviene sempre più incalzante e piacevole.

Lettura consigliata a tutti, non solo agli amanti del genere weird.