Hard Times dei Menervah

Dalla Calabria arriva questa band che propone un hard rock moderno, influenzato dall’alternative metal, dal grunge e che ha delle particolarità, come l’uso di una tastierista fisso e una propensione vagamente progressive che arricchisce i brani in modo peculiare. Certamente l’impatto che si ha con “Animals” è positivo: la band padroneggia bene ogni reparto strumentale e ha una cosa che tanti non hanno, ovvero un cantante dotato di personalità, ovvero Antonio Orrico. Non si tratta tanto di tecnica o di virtuosismi, ma proprio di possedere quel quid in più che porta i brani ad essere accattivanti. Antonio ha una voce non pulita, anzi, è bella grezza e incazzata, ma sa donare quel fascino anni Novanta e grunge a dei brani che poi alla fin fine non hanno troppo a che fare con quel genere, se non per sporadiche situazioni in cui si sentono la disperazione e l’inquietudine tipiche di quel periodo musicale. 

Ecco quindi che la band man mano prende confidenza con i propri mezzi ed azzarda anche commistioni con il gothic/dark elettronico di “Incipit!”, o cerca di proporre la propria hit di facile assimilazione con “Never Forget You”. Il bello comunque di questo ep è che, come molte band agli esordi ed ancora un po’ acerbe ma con qualità, si ha la sensazione che il bello della loro musica possa ancora svilupparsi, e quindi alla fine dell’ascolto dell’ep rimane la curiosità di seguire questa band nei suoi prossimi passi.

Menzione d’onore per tutti i musicisti comunque, anche perchè chitarra e batteria si muovono su coordinate originali e mai scontate, soprattutto la chitarra, che sia nella scelta dei vari effetti che nella costruzione di trame avvolgenti si fa notare, eccome. Alla prossima, Menervah!

MENERVAH “Hard Times” (2023, Independent)