Welcome To The Torture Museum di Andrea Bacci

Welcome
to the torture museum (2022)

Regia:
Andrea Bacci

Quattro
youtuber si divertono a girare dei video che li vede andare alla
ricerca di luoghi abbandonati e infestati per il loro canale “The
House of Paranormal” ma, nonostante ciò, le visualizzazioni e i
follower scarseggiano. Un giorno, a seguito di una visita presso il
Museo delle Torture di San Gimignano, gli viene la brillante idea di
girare un video all’interno del museo, ma per rendere più
interessante il tutto decidono di intrufolarsi di notte dopo l’orario
di chiusura… Scopriranno di non essere soli. Un sadico e un boia si
aggirano in quei corridoi e sottoporranno i quattro giovani ad
orribili torture.

Andrea
Bacci
, dopo vari lavori a livello sperimentale, gira il suo primo
e vero lungometraggio nel 2022. Utilizzando la suggestiva cornice
Toscana (Calenzano, Campi ed appunto San Gimignano) il regista ci
offre un prodotto condito da elementi che a tratti ricordano molto
l’Hostel di Eli Roth (che non sto a spoilerare),
proponendo come tema principale il mondo degli youtuber, con tutte le
sue sfaccettature. Lo spettatore vive insieme ai protagonisti le
difficoltà che tale “mestiere” comporta, come il proporre
un prodotto originale ai follower, ricorrendo a qualsiasi mezzo
ingannatorio pur di ingranare e sgomitare tra la concorrenza. Ma
tutto questo è soltanto la prefazione dell’incubo in cui il
regista ci catapulterà. Il suggestivo e inquietante Museo della
Tortura di San Gimignano è il quadro perfetto per la discesa
all’inferno dei protagonisti. Le urla strazianti degli youtuber
sotto tortura echeggiano nei corridoi dell’angusto museo, con
performance di sofferenza molto credibili e a dar man forte a tale
realismo ci sono gli ottimi effetti splatter casalinghi, senza
nessuna CGI a rovinare cotanta bellezza realizzativa. Grande applauso
quindi al cast composto da Giacomo Bellini, Benedetta Del Freo,
Giacomo Costa
e Sara Rizzano nei ruoli dei quattro
youtuber, Ilaria Monfardini nel ruolo della cameriera del pub
(luogo dove i quattro ragazzi prendono la decisione del video nel
museo invogliati anche dalla cameriera stessa), Leonardo Paoli
nel ruolo del sadico (inquietantissimo e ben calato nel personaggio)
Giovanni Bacci nel ruolo del Boia e Alessandro Calonaci
nel ruolo del proprietario del museo (nonché protagonista di un
piccolo spezzone durante i titoli di coda). Con una sceneggiatura
essenziale e non troppo impegnativa, il film scorre liscio, tenendo
inchiodato lo spettatore al divano (o sedia, magari non quella
chiodata del museo) fino ad arrivare a un finale (forse) abbastanza
prevedibile ma che comunque non rovina affatto l’ottimo lavoro
svolto.

Come nella buona tradizione degli artigiani toscani, il regista confeziona un prodotto solido, affidabile e ambizioso che farà felici i fan del genere. Il cinema horror indipendente italiano si arricchisce con questo nuovo prodotto che è già un cult. Lasciatevi guidare quindi in questa discesa verso gli inferi. Le loro sofferenze saranno anche le vostre. Mettetevi comodi e godetevi lo spettacolo.

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welcome to the torture museum locandina