Racconti dal Profondo: Coven Riunito

[…]Erranti
nell’abisso, s’apron pagine di inchiostro immondo.

Vi
abbiamo raccolto incubi che fan tremare il mondo. Benvenuti, nei
Racconti dal Profondo […]

Racconti
dal Profondo
,
progetto che ha inaugurato il suo primo numero il 29 settembre 2022,
conta oggi, con questo speciale, quattro
numeri e ne ha in arrivo almeno altri due.

Si
presenta come un volume da collezione che riunisce racconti di
scrittori e scrittrici italiani dell’orrore, impreziosito dalle
illustrazioni di artisti di pari talento. Un connubio perfetto tra il
potere oscuro della penna e quello del pennello. Il tutto è
amalgamato in un’estetica vintage che omaggia le riviste Pulp del
1900, arricchita da inserti pubblicitari orrorifici e grotteschi con
un pizzico di umorismo nero.

Un
aspetto interessante di questo prodotto è la sua natura tematica:
ogni numero si concentra su un sottogenere specifico dell’orrore,
offrendo agli autori che tessono le tele dell’abisso al suo
interno, inoltre spazio pubblicitario se desiderano promuovere i loro
libri con un trafiletto.

Avendo
collaborato con Racconti dal Profondo come autore, ho avuto
modo di apprezzare la professionalità e la dedizione del team che
porta avanti questo progetto.

Coven
Riunito
è
il primo collettivo italiano di scrittura dedicato all’orrorifico e
al bizzarro, tutto al femminile. Ricordo ancora il loro primo post su
Instagram, risalente al 14 settembre 2022. Questo collettivo è nato
come risposta a un mondo che storicamente è stato dominato dagli
uomini, specialmente nel campo della letteratura di genere. Oggi,
Coven Riunito conta numerose autrici, dimostrando che è giunto il
momento di dare parola a tutte le espressioni provenienti
dall’oscurità e non solo.

Il
collettivo si è occupato della selezione dei racconti, delle
illustrazioni e degli articoli, garantendo così una qualità elevata
e una rappresentazione autentica delle loro voci uniche. Questo
progetto ha evidenziato l’importanza di ascoltare e valorizzare, in
un panorama letterario che è sempre più inclusivo e diversificato.

Adesso
concentriamoci su questo speciale numero, Racconti dal Profondo:
Coven Riunito, l’amalgamazione delle due forze, che ci porterà nel
mondo oscuro dell’inquietante e del bizzarro attraverso occhi tutti
al femminile.

Tredici
scrittrici e quindici illustratrici, guidate dalle sapienti mani dei
gestori del progetto e dalle coordinatrici del collettivo, hanno dato
vita a questa piccola perla da collezione.

Adesso
scendiamo un po’ i primi gradini dell’Abisso recensendo i singoli
racconti:

Blood
to Blood
di
Viviana Antonelli
,
illustratoda
Valentina Ghirardi
,
è un racconto contemporaneo ambientato ad agosto sulle Isole
Tremiti. Protagonista è Ania, una ragazza che si reca a casa della
sua psicologa per un periodo di riposo, ma si ritrova prigioniera di
un’entità apparentemente soprannaturale con caratteristiche
peculiari. La storia mescola elementi di folklore, scienza e
depravazione.

La
narrazione, in prima persona dalla prospettiva della carceriera, è
estremamente scorrevole. Il racconto approfondisce tematiche di
violenza psicologica e fisica, offrendo un’allegoria sul rapporto tra
donne e su come una persona che conosce i nostri punti deboli possa
trasformarsi in un mostro. Il tutto è condito da suspense e colpi di
scena, con un finale ricco di sangue.

Chokehold,
di Barbara
Monaco
e
illustrato da Isabella
Cacciabaudo
,
narra la storia di Pamela, una ragazza tormentata da un incubo
ricorrente e dall’insonnia. La narrazione, divisa in brevi paragrafi,
alterna descrizioni degli eventi a dialoghi concisi tra i personaggi.
Lo stile è coinvolgente e tagliente, creando un’atmosfera di
suspense e disagio.

A
differenza di molti racconti horror, dove il soprannaturale irrompe
violentemente nella vita quotidiana, in Chokehold succede
esattamente il contrario. L’autrice esplora l’impatto devastante
delle relazioni tossiche sull’autostima, mostrando come possano
condurre verso la depressione, un baratro sull’abisso.

Dove
regna Turandot
,
di
Yoneko Sirchio
e
illustrato da
Midori Tsubaki,

omaggia l’opera di Puccini
fin dal titolo, riprendendo i suoi versi iconici all’interno del
racconto. La protagonista, Emilia, è una talentuosa artista musicale
e canora che ricopre un ruolo fondamentale nella compagnia teatrale
che porterà in scena l’opera Turandot.

Ciò
che inizia come una semplice storia di una promessa del teatro si
trasforma in una macchinazione degna di un’opera teatrale stessa,
arricchita da elementi onirici. Il racconto esplora i temi della
perdita e del sacrificio, mostrando come la speranza, usata come arma
di seduzione, possa rendere diabolicamente attraenti anche le scelte
sbagliate.

Egoista,
di
Barbara Guarnieri
e
illustrato da Giulia
Renzi
,
si presenta come un intenso dialogo sotto forma di lettera a un
interlocutore non esplicito. Attraverso una confessione sincera e a
tratti brutale, l’autrice ci invita a riflettere sulla frequenza con
cui indossiamo la maschera della cortesia, recitando un copione di
gentilezza forzata quando, in realtà, il nostro animo è tormentato
da ben altri sentimenti.

L’autrice
evidenzia con forza come l’obbligo di essere gentili possa
trasformarsi in una prigione dorata, soffocante e alienante. Mette in
luce, inoltre, la pressione sociale che grava spesso sulle donne,
alle quali viene implicitamente richiesto di sfoggiare “ampi
sorrisi e ampi gesti” in ogni circostanza. Questa costante
richiesta di repressione emotiva, sottolinea l’autrice, porta
inevitabilmente all’esplosione del malessere represso.

Fiona,
di Nykyo
e
illustrato da Anna
Volpi
,
narra la storia di Fiona Braken, una celebre cantante che, prima del
suo concerto di addio, invita nel suo camerino Ewan O’Braken, un
appassionato di folklore irlandese e suo fan che ha contribuito alla
realizzazione del suo ultimo album.

Il
racconto si dipana come un intreccio dolceamaro tra la mitologia
irlandese e un valzer tra cacciatore e preda, anzi, tra cacciatrice e
preda. Per evitare spoiler, non posso entrare nei dettagli della
trama, ma posso affermare che l’autrice ha saputo mantenere il pathos
della storia anche quando la conclusione diventa intuibile, grazie a
una scrittura coinvolgente e a una sapiente gestione della
narrazione.

Ora,
non resta che immaginare la voce di Fiona mentre intona le sue
canzoni!

La
nostra vendetta,
di
Teresa
Perfetti
e
illustrato da Vanessa
Mancini,

ci immerge nella mitologia norrena. Il racconto si apre con una
seduta della Spaekona Estrid, una veggente che, invocando gli
spiriti, ottiene una visione del futuro relativa all’esito di una
imminente battaglia. In questa battaglia, le donne del clan avranno
un ruolo cruciale nel determinare il destino del loro popolo.

Il
racconto si sviluppa come un’epopea poeticamente amara, intrecciando
il dolore della perdita con la forza della solidarietà femminile. Le
protagoniste, unite dall’astuzia e da un’abbondante dose di coraggio,
si apprestano ad affrontare la sfida che le attende. Il tocco
dell’abisso si fa sentire con forza, ma è controbilanciato dalla
ferrea volontà delle donne del clan, pronte a tutto per difendere il
loro futuro.

La
società delle gatte
,
scritto da
Simona Volpe
e
illustrato da Laura
Sperandio
,
narra la storia di un gruppo di giovani tessitrici all’interno della
Bottega di Mastro Pietro. Il racconto si concentra in particolare
sull’amicizia speciale tra Isabella e Agata, che nasce in un ambiente
oppressivo, dominato dal vecchio bottegaio, il quale imponeva
condizioni vessatorie alle sue giovani dipendenti.

Il
testo è caratterizzato da una scrittura accurata e arricchita da
termini ricercati ma affascinanti, che contribuiscono a mantenere la
coerenza con un’ambientazione temporale storica. La trama si sviluppa
come una storia di sorellanza, coesione e lotta contro le ingiustizie
perpetrate da un cosiddetto “sesso forte”, che si sente
libero di agire impunemente.

Nonostante
il finale dolceamaro, le dodici notti che seguono rappresentano solo
l’inizio di un nuovo capitolo per le protagoniste.

La
sposa dell’Abisso
,
scritto da Jules
Guarienti
e
illustrato da
Angemilart
,
racconta la tragica vicenda di Dathien, una bambina che, dall’oggi al
domani, perde tutta la sua famiglia per mano di alcuni banditi.
Gettata nell’abisso di un mare in tempesta, ne riemerge come parte di
esso.

La
storia si sviluppa in un vortice di dolore, sangue e vendetta,
conducendo la protagonista a scoprire la verità dietro la sua nuova
condizione e la sua missione. Questo racconto oscilla tra un’oscura
rinascita alimentata dalla vendetta e un punto di svolta decisivo: la
forza di volontà necessaria per fare la cosa giusta.

La
Tigre
,
scritto da Debora
Parisi
e
illustrato da CimbyCiamby,
è una novella che intreccia il folklore cinese con la storia
dell’antica Cina. La protagonista, Jia Li, fugge nel bosco insieme al
fratello Mùchén per scampare all’assedio del palazzo imperiale. Jia
Li era la dama di compagnia della concubina dell’imperatore, Daji,
moglie del re Di Xin, l’ultimo sovrano della dinastia Shang
(storicamente corretto).

La
storia prende una svolta oscura quando Daji si rivela essere qualcosa
di diverso, scatenando un vortice di perversione, lussuria, malessere
e tormento. Questa scoperta spinge Jia Li e suo fratello a fuggire,
solo per ritrovarsi nuovamente nelle fauci del terrore, fino a un
epilogo che rispecchia il misticismo della terra del Dragone.

Lea
– A Victorian Tale
,
scritto da Francesca
V. F.
e
illustrato da
Eleonora Garofalo
,
è un racconto in stile giallo vittoriano. L’autrice ha creato una
storia che, a differenza degli altri racconti, ha come protagonista
un agente di polizia uomo, che mette la verità davanti ai desideri
delle autorità.

La
trama inizia con un brutale omicidio-suicidio che lentamente evolve
verso una rivelazione finale. Questo racconto rispecchia
perfettamente il mio gusto, essendo un appassionato di storie di
questo genere. Come nel racconto Egoista,
il soprannaturale non è presente, ma l’atmosfera gotica mantiene
alta l’attenzione del lettore. A differenza degli altri, ha un finale
che, per quanto malinconico, dona comunque un po’ di sollievo.
Inoltre, questo racconto affronta non solo la forza della
sopravvivenza di una madre con la prole, ma anche l’avversità sulla
diversità con l’intersessualità negli anni 20 del 900.
L’abilità
dell’autrice nel mantenere un’atmosfera gotica e coinvolgente, senza
ricorrere al soprannaturale, l’ho apprezzata.

Makeela,
scritto da Fiorella
Cerbasio
e
illustrato da Claudia
Argento
,
racconta la storia di Makeela, una protagonista ritenuta posseduta da
uno Zaar (equivalente dei Jinn nella cultura africana). L’opera è
ambientata nel monastero di Debre Libanos, in Etiopia, un luogo
storicamente significativo anche per un tragico episodio di violenza
accaduto nel 1937 per mano dei colonizzatori italiani.

La
narrazione è scorrevole e graffiante, mescolando abilmente il
folklore africano con luoghi di rilevanza storica. Fino alla
terzultima pagina, mi aspettavo un finale completamente diverso.
Tuttavia, quando l’atmosfera è cambiata, ho iniziato a sperare nel
finale che ho letto, e sono stato accontentato.

La
storia è ben scritta, capace di tenere alta l’attenzione del lettore
fino all’ultimo

Mamma,
scritto da Anna
Silvia Armenise
e
illustrato da Pamela
Annunziata
,
è un racconto narrato in prima persona da una bambina che,
disobbedendo alla madre, entra nella stanza della nonna e apre un
baule che non doveva essere aperto. Non mi dilungherò troppo sulla
trama per evitare spoiler, ma posso affermare senza esitazione che
questo racconto è stato come un cazzotto nello stomaco.

La
scrittura è fluida, e il messaggio orrorifico colpisce dritto nel
segno. Il finale, che ho particolarmente apprezzato, mi ha un po’
incrinato l’anima. Questo racconto ha,
secondo me, un forte impatto emotivo.

Ordinaria tempesta, scritto da F.R.A. e illustrato da Chiara Toniolo, è una novella che racconta la storia di Lucetta. Tutto ha inizio all’interno della metropolitana diretta alla stazione Termini, dove un paio di ragazzi la guardano in modo strano. Fin qui tutto sembra normale, più o meno, ma è solo quando arriva nel bagno del proprio ufficio che Lucetta si rende conto che c’è qualcosa di strano nel suo aspetto.

Questo
è l’inizio di una storia weird che lascia decisamente il segno. La
novella è un’allegoria sull’annientamento della psiche di una donna
causata da un rapporto tossico, una tematica purtroppo attuale. Tocca
il tema del corpo della donna e del suo diritto di scelta, portando a
una quasi totale annullamento dell’individuo, in questo caso
letteralmente.

La
narrazione è incisiva e la scrittura di F.R.A. cattura
l’attenzione, rendendo il racconto estremamente coinvolgente.

Terminati
i racconti, si passa agli articoli contenuti all’interno:

La
fiaba Hulme Parker: Due Ponti, il sentiero della Vergine oscura,
a cura di Irene
L. Visentin,

esamina un fatto realmente avvenuto: l’omicidio di Honorah Rieper,
noto anche come caso di omicidio Parker-Hulme, avvenuto a
Christchurch, in Nuova Zelanda, il 22 giugno 1954.

In
Shirley
Jackson, il delicato sussurro che riporta alla luce il buio
dell’animo umano
,
Chiara Argirò
esamina la vita della nota scrittrice Shirley
Jackson
, famosa
soprattutto
per opere come il
romanzo L’incubo di
Hill House
e
il racconto

La lotteria
.

Accabadora:
brutale assassina o pietosa portatrice di pace?

è
un articolo di Serena
Aronica
che
esplora la figura, storicamente non comprovata, dell’accabadora, una
donna che si incaricava di portare la morte a persone di qualsiasi
età, in caso di malattie gravi che portavano i familiari o la stessa
vittima a richiederlo.

In
Come
ti ho fatto, ti distruggo: quando sul grande schermo essere madre non
è esattamente una benedizione
,
Giulia Massetto
tratta l’aspetto della maternità nel 2024, per poi passare a come la
figura materna venga rappresentata nel cinema horror, citando film
come Psycho
e altri.

La
donna vampiro nel cinema: tra arte, seduzione e morte
è
un
articolo di Laura
Gobbo
che
esplora
minuziosamente la vita di Theodosia
Burr Goodman
,
conosciuta con il nome d’arte Theda
Bara
.

Infine
si dà spazio alle
artiste del profondo, le donne che hanno dato voce ai racconti delle
autrici attraverso il loro inchiostro: ognuna di loro ha ricevuto una
breve presentazione con i contatti social che hanno condiviso.

In
conclusione, questo speciale di Racconti
dal profondo: Coven Riunito

è un perfetto spaccato della cultura weird al femminile in Italia.
Non solo ci offre tredici
racconti da brivido intrecciati a illustrazioni meravigliose e cinque
interessanti articoli di approfondimento, ma anche notevoli spunti di
riflessione su una società che, nonostante sia nel 2024, ancora
lotta per garantire pari opportunità e un mondo più giusto,
prospero e sicuro per tutti. Inoltre, questo speciale ci ricorda il
significato della parola solidarietà, in quanto tutto il ricavato
verrà devoluto al Centro
Veneto Progetti Donna
,
un’associazione di volontariato Onlus che offre sostegno a donne
vittime di violenza.

Semplicemente,
grazie.

Racconti
dal profondo: Coven Riunito

Autrici
varie

ASIN‏:
‎ B0D4W1DGQ9

Copertina
flessibile: ‎ 163 pagine

Acquistabile su Amazon a 13,31€

Racconti dal Profondo: Coven Riunito

Tutti i diritti riservati ⓒ per immagini e testi.