Saw X di Kevin Greutert

Saw
X (USA, 2023)

Regia:
Kevin Greutert

Sceneggiatura:
Peter Goldfinger, Josh Stolberg


Per
John Kramer non c’è più nulla da fare dopo il tumore alla testa che
gli è stato diagnosticato. Ma nonostante gli resti un mese di vita,
non si dà per vinto. Navigando in internet scopre che Cecilia,
figlia del dottor Pederson, luminare esperto in cure di tumori, ha
aperto una clinica a Città del Messico. Incoraggiato dalle
testimonianze di pazienti che sono sopravvissuti dopo aver effettuato
le terapie in quella clinica, si mette subito in contatto con la
dottoressa e parte alla volta del Messico. Una volta arrivato lì
verrà accolto dallo staff medico e sottoposto ad intervento… ma
scoprirà presto che quella clinica era tutta una messa in scena e su
di lui non c’è stato alcun tipo di intervento. Non resta che
affidarsi allora alla fedele assistente Amanda per catturare tutti
coloro che lo hanno truffato e sottoporli alla “sua terapia”.

“Salve
a tutti, voglio fare un gioco con voi”… è Kevin Greutert
(veterano della saga con Saw VI e Saw 3D) a
riportare sul grande schermo l’iconica saga di Saw e
soprattutto la figura di John Kramer con questo “midquel”
del 2024, che si posiziona cronologicamente tra gli eventi del 1° e
del 2° capitolo. Nulla di nuovo rispetto ai precedenti capitoli
(torture ed enigmi ai danni delle vittime colpevoli nei confronti di
Kramer, perle di saggezza dell’enigmista, il pupazzo Billy) se non
quella di porre in primo piano lo stato d’animo del protagonista. In
questo capitolo il lato più umano di John Kramer è ancora più
rilevante rispetto ai precedenti capitoli. Lo spettatore viene
coinvolto appieno in tutte le sue emozioni. Assistiamo così alla sua
agonia nell’aspettare che sopraggiunga la ormai annunciata morte come
un orologio in procinto di smettere di ticchettare. Guardiamo il suo
aggrapparsi alla speranza di poter uscire da questo incubo con la
prospettiva di ricominciare a vivere, ben visibile attraverso i suoi
occhi lucidi dall’emozione e dalla commozione. Partecipiamo al suo
precipitare nello sconforto più totale per la truffa subita: un mix
di rabbia e delusione che lascia il passo a una calma che
contraddistingue il personaggio dimostrando ancora una volta la sua
volontà nel dare una chance alle persone.

A
parte questa esplosione di emozioni varie, non mancano le ingegnose
macchine di tortura con enigmi che metteranno a dura prova la
sopportazione del dolore delle vittime, con  effetti speciali
ben realizzati, come sempre, con sangue a fiumi, ossa rotte e arti
amputati. Tutto molto credibile. A vestire i panni di John e Amanda
ritroviamo ovviamente gli insostituibili Tobin Bell e Shawnee
Smith
, mentre nel ruolo della viscida dottoressa Pederson
troviamo l’attrice norvegese Syvonne Macody Lund (Headhunters:Il
Cacciatore di Teste, Millennium: Quello che non Uccide
) ben
calata nel suo ruolo. Il film scorre bene a suon di colpi di scena
che tiene col fiato sospeso, fino ad arrivare all’incredibile finale…
e un piccolo spezzone durante i titoli di coda.

Si può tranquillamente dire che ci troviamo di fronte a un Jigsaw in gran forma ed in gran spolvero (che farà felici i fans della saga dopo le mezze delusioni del Legacy e Spiral) ma soprattutto di fronte alla dimostrazione che questa saga (è già annunciato il capitolo 11), non può fare a meno della figura di Tobin Bell (il cosiddetto “mai più senza”). Mettetevi comodi e gustatevi lo spettacolo… inizia il gioco.

Saw X

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