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I tredici racconti che compongono Spettri di pietra, nuova raccolta di Francesco Corigliano, rappresentano un viaggio attraverso le pieghe del quotidiano, dove l’ordinario si trasforma in straordinario e l’innocuo si rivela pericolosamente seducente. Corigliano dimostra una maestria narrativa che riesce a fondere con armonia la fiaba nera e la cronaca quotidiana. Ogni storia, infatti, è un piccolo mondo a sé, in cui i confini tra realtà e immaginazione si fanno sempre più labili, costringendo il lettore a confrontarsi con paure antiche e profonde. Le ombre che popolano queste pagine non sono semplici fantasmi del passato, ma entità complesse e potenti, espressione di forze che sovrastano e minacciano le certezze più intime dell’essere umano.
Il primo racconto, Terra di paura, è ambientato in un territorio selvaggio e inospitale della Calabria, una terra che l’autore ben conosce. La ricerca di un faggeto costringe i protagonisti a scontrarsi con il manifestarsi di forze imperscrutabili. Si trovano a sperimentare un’esperienza di terrore metafisico in cui dei muretti simbolizzano il manifestarsi di un’altra dimensione della realtà. Con il successivo L’ostruzione si cambia registro: il male evocato nasce qui al nostro interno e assume una forma materiale inquietante. Madri è una storia che ci parla dei sentimenti dei genitori verso i propri figli. Compaiono anche delle bizzarre meduse che hanno qualcosa di lovecraftiano. Si tratta di una vicenda oscura che lascia il segno nel lettore. In Funerale una misteriosa confettura sembra determinare non solo la vita e la prosperità degli abitanti, ma anche il loro trapasso. Questo scenario evoca fortemente il folk-horror, con i suoi elementi di oscurità e mistero. Il paesino di San Filario diventa un microcosmo in cui il mistero e la comunità si intrecciano indissolubilmente. Il senso di appartenenza e la fiducia nella saggezza degli adulti offrono un conforto parziale di fronte all’orrore dell’ignoto, creando un equilibrio precario tra rassicurazione e paura. Corigliano riesce a catturare la bellezza e l’orrore di questo momento di consapevolezza, mostrando come la tradizione possa essere sia un rifugio che una prigione. In Nuove mansioni ho colto una critica a certe esperieze di lavoro contemporanee che purtroppo viviamo mentre in Rose sbocciate un bambino entra nel classico “posto sbagliato” di molta letteratura spettrale. La fortuna ci mostra un corriere che, a causa di un incidente con la sua auto, viene ospitato durante una tempesta. Il suo soggiorno, in balia di strani personaggi che sembrano celare oscuri segreti, è una vera e propria esperienza verso una dimensione “altra” anche se niente ci viene mostrato se non attraverso vaghi indizi. Segnale è una grande storia di spettri in cui il fantasma di una lontana parente si manifesta in un’ala disabitata della casa. Un racconto che sarebbe piaciuto a Walter de la Mare. Sete è ancora ambientato in una natura solitaria in cui in apparenza l’uomo non mette mai piede. Ma, all’improvvio, l’apparizione di una bizzarra fontana in mezzo al bosco crea un elemento di disturbo. Mark Fisher avrebbe classificato questa come un’esperienza eerie dove si manifesta “qualcosa dove non dovrebbe esserci niente”. Devo dire che in molte atmosfere di questa raccolta ho sperimentato proprio una sensazione di eerie. L’atmosfera mi ha ricordato qualcosa di Machen. Ho ravvisato una sensazione di sacralità leggendo questo racconto. Dentro la scatola è invece un racconto particolare ambientato nella solitudine dei boschi. Forse è proprio la solitudine a trasformare le persone facendole cadere in abissi “nietzschiani”. La scala è una storia di ambientazione marina, forse il momento “hodgsoniano” di questa raccolta. In Merenda risalgono in superfice ricordi in apparenza dimenticati che vivono ancora nell’inconscio del protagonista. La funzione silvestre, un racconto ambientato ancora in Calabria sull’altopiano della Sila dove uno scrittore si ritira a vivere, chiude l’antologia evocando antiche leggende pagane.
Spettri di pietra è permeato da una visione del mondo in cui la realtà è costantemente in bilico tra luce e ombra, e ogni certezza può essere minata da una rivelazione improvvisa e sconvolgente. Gli spettri di Corigliano non sono solo presenze sinistre, ma metafore potenti delle perdite e delle paure che ogni essere umano porta con sé. La loro minaccia è tanto più efficace quanto più si radica nel conosciuto, trasformando il familiare in qualcosa di estraneo e inquietante. Si tratta di un’opera che non solo omaggia le grandi tradizioni letterarie del passato, ma le reinventa con una freschezza e una profondità che la rendono attuale e necessaria, come ben scrive Giacomo Ortolani nell’introduzione. Corigliano, con il suo stile evocativo e la sua capacità di penetrare nelle pieghe più nascoste dell’animo umano, ci regala una raccolta di racconti che affascina e inquieta, offrendo una riflessione acuta e penetrante sulla natura della paura e della perdita. Un’antologia che non mancherà di lasciare un segno profondo in chi avrà il coraggio di addentrarsi nelle sue pagine.
L’AUTORE
Francesco Corigliano è docente di scuola secondaria di primo grado. Nel 2019 ha conseguito un Dottorato di Ricerca con un lavoro di studio sulla letteratura weird. Ha pubblicato articoli di critica letteraria dedicati a fantastico, folk horror e letteratura del soprannaturale in raccolte e riviste accademiche, e il saggio La letteratura weird. Narrare l’impensabile (Mimesis, 2020). Nel 2015 con il racconto Ex machina si è classificato al primo posto ex-aequo con Giovanni De Feo al Premio Hypnos, concorso in cui negli anni successivi è stato più volte finalista. Nel 2018 è stato vincitore della XIV edizione del concorso NASF, dedicato ai racconti di fantascienza. È stato finalista della XXIV e XXIX edizione del Trofeo RiLL. Ha pubblicato un’antologia personale, Malasacra (Kipple, 2019) e i racconti lunghi Sangue del padre (Delos Digital, 2020), Nostra signora delle scaglie (Delos Digital, 2021), La funzione silvestre (Hypnos, 2021), L’eco dell’acqua (Delos Digital, 2023), Il canto di vetro (Scheletri Ebook, 2023). Altri racconti appaiono in antologie edite da Delos Books, Historica edizioni, Edizioni Hypnos, Lethal Books, Edizioni Watson e Horti di Giano, e sulle riviste Il Buio, Dimensione Cosmica, Specularia, METATRON e Narrandom” Suoi racconti in lingua inglese appaiono in raccolte edite da Chthonic Matter e The Great Void Books.
Spettri di pietra
Autore: Francesco Corigliano
Editore: Edizioni Hypnos
Formato: Brossura; pag: 268
Codice ISBN: 9791280110893
Prezzo: cartaceo 16,90 €; ebook 5,99
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