La sposa dello strigoi di Giorgio Smojver
[…]Si
diceva che il castello di Finkenstein, alto sopra il lago, fosse
stato eretto dal mago ungherese Klingsor nel dodicesimo secolo e che
egli sacrificasse giovani e fanciulle ai suoi oscuri dei, ma era una
leggenda da narrare nelle lunghe notti di inverno.
[…]
La sposa dello strigoi, di Giorgio Smojver, edito dalla Delos Digital per la collana Heroic Fantast Italia, curata dallo stesso autore e da Ambra Stancampiano, è un romanzo di centoventi pagine attive. All’interno vi sono delle illustrazioni di pregevole fattura che catturano alcuni dei momenti più ricchi di pathos.
L’opera inizia con una prefazione di Ambra Stancampiano. La curatrice sostiene che il fantasy eroico non solo è aperto alle protagoniste femminili, ma che la loro presenza è necessaria e auspicabile. Per dimostrarlo, Stancampiano cita esempi di eroine letterarie classiche e moderne, e di come Hannelore, l’attuale protagonista del romanzo di Giorgio Smojver si annoveri in questo pantheon eroico.
La
curatrice sottolinea che queste eroine non sono solo forti e
coraggiose, ma anche complesse e psicologicamente profonde. Non si
tratta di semplici damigelle in pericolo o di repliche femminili dei
protagonisti maschili, ma di donne con le proprie motivazioni, i
propri obiettivi e le proprie debolezze.
Passando
al romanzo:
Prologo,
interludio ed epilogo di questa storia sono narrati in diretta da una
specifica voce narrante. La sua voce echeggia nella taverna del
villaggio ove è ambientata la storia a degli avventori di origine
italiana, avvolgendo appunto i suddetti che ascoltano con
trepidazione. L’idea di farci sentire protagonisti del racconto, come
se fossimo noi stessi gli avventurieri riuniti attorno al narratore,
è davvero originale e coinvolgente.
Nel
cuore della Carinzia, attorno agli anni ’30 del 1500, si dipana una
storia che riecheggia le atmosfere del Patto
dei Lupi
e la penna di Bram
Stoker.
Hannelore,
chiamata quasi sempre con il diminutivo Lore, è una giovane donna
dal carattere volitivo. Insieme ai suoi fidi compagni Wilhelm, figlio
del guardiacaccia, e Kurt, figlio del maniscalco ma che sogna di
diventare un soldato, vivono le loro vite fino all’arrivo di un
contingente di Turchi che saccheggiano il loro villaggio.
Anni
dopo, il ritorno il nipote del barone, accompagnato da un drappello
di esotici soldati, e del fiero guerriero Roderich, sconvolge la
quiete del villaggio. Ben presto, una serie di misteriose sparizioni
e sanguinose morti gettano gli abitanti nel terrore, facendo
sprofondare la comunità in un clima di oscurità e paura. Il
gruppetto si trova costretto a rivolgersi a Frau Hulda, una donna
conosciuta come strega per le sue arti erboristiche, per risolvere
una specifica necessità.
Sei
anni sono trascorsi da quel terribile evento. Lore, ormai
diciannovenne, si ritrova catapultata nella notte di San Giovanni,
una festività che non ha mai amato. Un ballo è stato organizzato,
ma un velo di inquietudine oscura il suo animo.
Come
un macabro presagio, le morti misteriose ricominciano a turbare la
quiete del villaggio. Una serie di eventi funesti dà inizio a una
nuova spirale di terrore, che sembra riportare alla luce gli incubi
del passato.
Ma
proprio dall’oscurità emergono figure familiari. Personaggi che
erano stati costretti ad allontanarsi tornano sulla scena, pronti a
confrontarsi con le forze del male che nuovamente minacciano la loro
comunità.
Lo
scontro tra bene e male si fa inevitabile. Lore, insieme ai suoi fidi
compagni, si ritrova al centro di una battaglia epica, dove il
coraggio e l’amore saranno le loro armi più potenti.
Ho
trovato estremamente coerente e in linea con il setting il finale
prima dell’epilogo.
L’autore
di questo fantasy non solo ha confezionato una storia avvincente,
ricca di eroismo e sfumature Grimdark
degne di Warhammer
Fantasy Roleplay,
ma ha anche creato un’ambientazione storica eccellente. Ha
sapientemente mescolato folclore tedesco e leggende dell’Europa
dell’est, amalgamando tutto con i miti orrorifici Somali. I
personaggi, che io ho apprezzato in modo particolare, sono ben
delineati e complessi, tanto da dare vita a un mondo autonomo
all’interno della storia stessa. Anche se la trama fosse stata meno
solida (cosa che non si verifica in questo caso), i personaggi
principali e secondari sarebbero stati comunque sufficienti a rendere
il racconto estremamente interessante.
L’AUTORE:
Giorgio Smojver è nato a Padova da genitori profughi da Fiume il 23 luglio del 1950. Si è laureato presso l’Università degli Studi di Padova. Ha lavorato per anni nelle biblioteche civiche di Padova. Le sue passioni sono la mitologia comparata, la storia antica e medievale, il romanzo cavalleresco (passione condivisa con Don Chisciotte) e la letteratura Fantasy.
Alterna romanzi e racconti a sfondo storico ad altri ambientati in mondi di sua creazione. Tra i romanzi pubblicati Le aquile e l’abisso (Watson edizioni, 2019); Valawyne e Helmor I – La frontiera di Finyas (Tora edizioni, 2022); Valawyne e Helmor II – Le Terre Selvagge, (Tora edizioni, 2022); I Venturieri della notte (Letterelettriche, 2022); Tenebre sull’Impero (Amazon, 2023); I Venturieri dei Monti Pallidi (Letterelettriche, 2023); Valawyne e Helmor III. L’assedio di Radebona (Tora edizioni, 2024); La sposa dello Strigoi (Delos 2024). Ha curato diverse antologie tra cui Terre Leggendarie (Watson 2022). Tra i premi vinti la Sfida RiLL (2021); e il Trofeo La Centuria-La zona morta 2024.
La
sposa dello strigoi
Autore:
Giorgio Smojver
Editore:
Delos Digital
Collana:
Heroic Fantasy Italia
Pagine:
146
ASIN:
B0D8XPJXLF
Costo: ebook 3,99 € ; versione cartacea 14 €
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