Antagonist di Demoghilas
DEMOGHILAS
“Antagonist” (Full-length, Independent, 2024)
Cosa
succede quando un artista decide di non puntare più su alcun termine
quale successo, fama o evoluzione? Bene, la risposta è questo
Antagonist,
album che in realtà è partorito da un solo individuo, tale Alfred
Zilla,
polistrumentista pugliese che prima di buttare fuori questo prodotto
totalmente anticonformista, ci aveva già avvisato con la traccia
Silent
Hill
e relativo videoclip, molto inquietante. L’artista sembra farsi beffa
del music business realizzando un disco di alternative rock/metal che
strizza un po’ l’occhio agli immancabili anni Novanta di questo
genere, ma che trova nei suoni di chitarra un po’ sintetici dei
rimandi a band che in pratica arrivano più o meno da quegli anni, ma
che sono di un’altra categoria (Ramnstein,
Marilyn Manson, Nine Inch Nails).
Quindi il risultato è un album buono, un disco che si basa su trame
musicali e vocali semplici, che assumono molto le sembianze di uno
sfogo dell’artista coinvolto. Non pare esserci traccia di
commercialità in questo album, anche se alcune melodie vocali e un
sound in generale abbastanza lineare potrebbero far pensare a un
disco fatto per acchiappare facili entusiasmi giovanili… Niente di
più sbagliato, perché scorrendo le tracce ci si accorge del vero
motivo di tutto questo: Demoghilas
è una maschera che viene indossata da Alfred
Zilla
per prendersi gioco di una società che forse non lo ha mai accettato
totalmente, né come individuo e né come artista, e questo lo dico
perché dando una ascolto anche ai suoi vecchi lavori traspare questo
malessere quasi adolescenziale ma contenuto in un corpo da adulto, e
traspare anche la passione per l’underground e per tutta la musica
non troppo facile da classificare. Alfred
attinge da varie componenti, comprese quelle industrial-electro e poi
le usa per forgiare il suo particolare sound e concept lirico. Non è
un disco per fighetti questo, non ha i suoni che il 2024 impone e non
tutte le melodie vocali sono eseguite alla perfezione, però c’è
tanta passione e fantasia in Antagonist,
e questo potrà attrarre fascino da chi cerca prodotti veri e senza
troppi orpelli, come si facevano una volta soprattutto, quando si
avevano pochi mezzi a disposizione. Da scoprire.
Tracklist:
1.
The Fallen Angel
2.
Killing Your God
3.
Always
4.
Antagonist
5.
I’m The King You’re My Slave
6.
I Love You To Kill You
7.
Broken Doll
8.
Screaming Reaper Vengeful Reaper
9.
I Know Why Jesus Wept
10.
Silent Hill
Line-up: Alfred Zilla – All Instruments


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