Hits: 236
Madhouse (2004, USA)
Regia: William Butler
Cast: Joshua Leonard, Jordan Ladd, Natasha Lyonne, Lance Henriksen, Dendrie Taylor, Leslie Jordan
Nel 1994 un paziente riesce a fuggire dall’ospedale psichiatrico di Cunningham Hall ma, dopo essere stato investito da una auto, viene ricatturato e di nuovo rinchiuso. Qualche anno dopo il giovane dottore Clack Stevens ottiene un posto come stagista presso l’ospedale psichiatrico, in modo da poter studiare i pazienti e completare gli studi per diventare medico. Dopo il colloquio con l’ambiguo dottor Franks, responsabile della struttura, Clark si mette subito all’opera, aiutato anche dall’infermiera Sara per potersi ambientare meglio… ma non sarà facile. Clark, oltre a venire travolto da strane visioni e incubi, si troverà ad indagare su strani omicidi tra il personale medico, scoprendo inoltre un’ala dell’ospedale dove sono rinchiusi persone ritenute pericolose in quanto possibili pazzi omicidi. Ma tra loro spicca un certo Ben, tanto cordiale e collaborativo con Clark quasi come se fosse rinchiuso in quella cella per sbaglio o per fargli tenere la bocca chiusa. Quali segreti nasconde Cunningham Hall? Perché Ben è rinchiuso in quel reparto… ma soprattutto come mai tali omicidi sono iniziati in coincidenza dell’arrivo di Clark?
William Butler, il quale vanta una buona esperienza nel panorama horror come attore (Terror Night, Ghoulies 2, Venerdì 13 Parte VII, Non Aprite Quella Porta 3, La Notte dei Morti Viventi remake 1990, Buried Alive), come sceneggiatore (Il Ritorno dei Morti Viventi, Necropolis e Rave to the Grave, Gingerhead Man 2 e 3) e come regista (Demonic Toys 2, Demonic Toys:Jack Attack, Baby Oopsie 1, 2 e 3) dirige nel 2004 (suo secondo lungometraggio come regista) questo slasher a tema ospedaliero condito da elementi di sottogenere paranormale. Dopo una intro (quella del paziente che fugge dall’ospedale sopra citata) che lascia aperta la voragine di mistero nella testa dello spettatore, ci troviamo subito faccia a faccia con l’ambiente malsano dell’ospedale psichiatrico, con i classici pazienti di ogni tipo che vagano in giro per i corridoi farfugliando frasi sconnesse e senza senso e con qualcuno di essi che prende subito di mira il nuovo arrivato in struttura. La componente horror del film avviene in maniera molto graduale, come se oltre al protagonista Clark anche lo spettatore debba prendere confidenza con l’ambiente e data la tipologia di film ci può anche stare. Purtroppo però i personaggi non sono ben caratterizzati, cadendo quasi subito nel banale. Lo stagista Clark si trasforma quasi subito da apprendista medico in detective, facendosi aiutare nelle indagini dal paziente Ben (i dialoghi attraverso la cella ricordano molto il duo Jodie Foster-Anthony Hopkins ne Il Silenzio degli Innocenti) e creando così un inevitabile e prevedibile ascendente verso l’infermiera Sara, la quale insieme al dottor Franks (interpretato da Lance Henriksen – Terminator, Omen 2, Piranha 2, Alien 2, Alien 3, Pumpkinhead, Scream 3, Mimic 3 per citarne alcuni) dà troppo a vedere che hanno qualcosa da nascondere (chi nel bene e chi nel male) creando così delle incrinature nell’atmosfera misteriosa che si è creata. Ma tutto questo alla fine viene compensato dalle componenti slasher e paranormale, le quali in questo contesto camminano a braccetto senza sbavature, proponendoci momenti di horror vecchio stile (con omicidi realizzati con effetti speciali molto artigianali) e momenti di pura follia (con le visioni e gli incubi del protagonista) e una sceneggiatura solida e ambiziosa che prevede dei risvolti impressionanti nella trama che, man mano che si giunge alla parte finale, cambia completamente le carte in tavola.
In conclusione, ci troviamo di fronte a un buon prodotto che intrattiene il giusto senza voler essere ricordato come un capolavoro. Tralasciando i vari cliché presenti e qualche difettuccio citato sopra, la visione è consigliata, specialmente chi ama questo genere di film.
Tutti i diritti riservati ⓒ per immagini e testi.