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Non leggo Dylan Dog con continuità da diversi anni. Lo compro ormai solo ogni tanto. A volte mi piace, a volte no. Rispetto alla passata diatriba interna ai fan su quale gestione fosse meglio tra quella di Tiziano Sclavi (mitizzato) e quella di Roberto Recchioni (emeticamente rifiutato) mi sono sempre posto nel mezzo. O da un punto di vista terzo. Cioè ho sempre pensato che il fumetto seriale Dylan Dog abbia avuto da sempre alti e bassi, sia con la gestione di Sclavi sia con quella di Recchioni e le cause sono da imputare alla bravura dei singoli sceneggiatori e disegnatori. Da più di un anno la gestione è affidata a Barbara Baraldi. Mi sembra che la qualità altalenante continui ad essere la costante di questa serie bonelliana. Ma non voglio dare giudizi totalizzanti sulle curatele editoriali.

Veniamo al numero 456 attualmente in edicola e concentriamoci sul singolo albo. Colui che divora le ombre. Testi di Alessandro Bilotta e disegni del sopravvalutato da sempre Corrado Roi.

Timothy Scare è un bambino di nove anni che si rivolge a Dylan Dog perché questi distrugga il mostro che ha ucciso i suoi genitori. Un essere che pare fatto di ombra, ma che ha allo stesso tempo una terribile fisicità ed è dotato di innumerevoli occhi ed enormi artigli letali. Timothy è affidato alle cure di un maggiordomo ed è vittima di bullismo da parte degli altri bambini. Timothy è un bambino che soffre tremendamente la solitudine. Viene disprezzato dai suoi coetanei perché legge raffinati libri di fiabe invece di fare sport. Trova rifugio nell’amicizia di altri due bambini con i quali invece sembra crearsi una certa empatia. Emily e Barry. Ma il mostro che ha ucciso i suoi genitori si accanisce anche contro i suoi amici. E qui mi fermo perché qualsiasi cosa dica d’ora in poi sulla trama, rischio di commettere un terribile peccato di spoiler. Perché il soggetto, che all’inizio appare banale, è, in realtà, originale e spiazzante. La sceneggiatura è ben condotta. Bilotta non è, a giudicare almeno da questo numero di Dylan, un virtuoso della parola-immagine, un infiorettatore della forma. Lo scrittore fornisce a Corrado Roi una sceneggiatura concreta, solida, ben elaborata che racconta delle paure infantili (argomento di numerosi, importanti o meno, film e racconti e romanzi horror) e di come vanno affrontate, senza fuggire da esse. Il percorso di maturazione e transizione/mutamento che Timothy, con l’aiuto dell’amico e consigliere adulto Dylan Dog, deve compiere è, fondamentalmente, quello di presa di consapevolezza. Conoscere sé stesso nella propria individualità e in rapporto al contesto in cui si vive. È inevitabile che questo processo includa anche il confronto con le proprie paure. Ci riuscirà Timothy o no? Vincerà lui o il mostro? Dovete leggerlo per saperlo. Come già detto, niente spoiler.

Ho trovato molto suggestive le sequenze degli omicidi perpetrati dalla creatura e, in generali, le parti in cui questi appare. Forse, prima e dopo l’apparizione del mostro fuoriuscente dalle ombre, si poteva fare qualcosa di più a livello di tensione e di suspence, che comunque non mancano del tutto. Corrado Roi che ritengo, come dicevo agli inizi della recensione, un artista sopravvalutato, ha carenze nelle basi del disegno, in particolare per quanto riguarda le anatomie. Queste carenze non sono sempre evidenti, non in tutto quello che fa, ma in questo Colui che divora le ombre sì, decisamente. Sembra essersi applicato a questo albo davvero con controvoglia. Certi volti e alcune figure intere non si possono guardare per quanto sono brutte. Roi, come ha sempre fatto (in altri numeri di Dylan è riuscito in questo anche, e decisamente, meglio), cerca di sopperire alle sue lacune lavorando sulle atmosfere, giostrando con abilità inquadrature e chiaroscuro. Ci riesce? Questa volta solo in parte e unicamente nelle sequenze in cui si materializza il mostro, interpretando graficamente in modo notevole le suggestioni, tanto umbratili quanto fisiche, della sceneggiatura di Bilotta.

In conclusione questo Dylan Dog è un fumetto buono, non un capolavoro, e riuscito solo in parte. Comunque leggibile.

Dylan Dog 456 – Colui che divora le ombre

Testi: Alessandro Bilotta

Disegni: Corrado Roi

Copertina: Gianluca e Raul Cestaro

Editore: Sergio Bonelli Editore

Prezzo: 4,90 €

Dylan Dog 456 - Colui che divora le ombre
Dylan Dog 456 - Colui che divora le ombre 1
Dylan Dog 456 - Colui che divora le ombre 2
Dylan Dog 456 - Colui che divora le ombre 3

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