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Il terzo numero della rivista Meyrinkiana si conferma un punto di riferimento essenziale per chi desidera approfondire l’opera e il pensiero di Gustav Meyrink, offrendo un ricco ventaglio di contenuti inediti e analisi critiche.
Da segnalare l’articolo Il mio nuovo romanzo, in cui Meyrink presenta il suo romanzo L’angelo della finestra d’occidente. Tuttavia, in questo numero emerge un’interpretazione intrigante del capitolo intitolato Storie di facitori d’oro: si avanza l’ipotesi che l’effettivo autore del citato romanzo L’angelo della finestra d’occidente sia il mistico Friedrich Alfred Schmid Noerr, mentre Meyrink avrebbe fornito solo l’idea iniziale. Questa teoria è particolarmente interessante, poiché potrebbe spiegare la prolissità e lo stile differente di questo libro, che non sembra totalmente riconducibile a Meyrink. Inoltre, lo stesso saggio analizza i tre racconti del libro Storie di facitori d’oro, anche questi scritti da Fiedrich Alfred Schmid Noerr, portando nuove prospettive sulla paternità di alcune opere tradizionalmente attribuite a Meyrink.
Questo numero contiene anche il Diario privato di John Dee, la cui figura è centrale in L’angelo della finestra d’occidente. Il diario del celebre occultista inglese fornisce ulteriore profondità al romanzo, collegando il mondo esoterico di Dee con quello di Meyrink.
Un altro interessante contributo è dedicato a La faccia verde, uno dei romanzi più enigmatici di Meyrink, con un’analisi che esplora lo spostamento delle “luci interiori”, simbolo del risveglio spirituale, elemento chiave della narrazione meyrinkiana. Ne La faccia verde troviamo anche una vena apocalittica riconducibile al disastro morale, spirituale e materiale causato dalla Prima Guerra Mondiale.
Tra i contenuti più affascinanti del numero, spicca il commento dettagliato a Le Piante del dottor Cinderella, un racconto horror di Meyrink che unisce elementi scientifici e magici in una storia densa di tensione e atmosfere oscure. Uno dei migliori esempi del modo in cui Meyrink riesca a fondere l’occulto e l’orrore con la scienza, creando un universo narrativo inquietante e surreale, tipico del suo stile.
Oltre ai testi meyrinkiani, il numero offre uno spazio dedicato agli illustratori delle opere dell’autore, con un focus su Kurt Werth, le cui illustrazioni hanno contribuito a rendere iconico l’immaginario visivo delle opere di Meyrink.
Di notevole interesse è anche il contributo su Saddhāloka Bhikku, il nipote buddhista di Meyrink, che getta luce sugli influssi spirituali orientali nella vita dell’autore, e un articolo storico di Alberto Spaini, originariamente pubblicato nel 1920, che presenta Meyrink al pubblico italiano, offrendo una visione d’epoca su uno degli autori simbolisti più enigmatici del suo tempo.
Il terzo numero di Meyrinkiana, come abbiano visto, offre una ricca panoramica su alcuni dei lavori più significativi di Meyrink e propone nuove riflessioni critiche sulla complessità del suo mondo letterario e spirituale.
Un numero imperdibile per studiosi e appassionati della sua opera.
La rivista è disponibile presso il sito Tipheret.org al seguente link: .
Meyrinkiana 3
Rivista
Pag. 88
Codice ISBN: 978-88-6496-768-4
Prezzo: 10 €
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