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La riedizione dell’antologia 25 racconti neri e fantastici è un evento importante per gli amanti del fantastico e del macabro. Originariamente pubblicata da Marabout nel 1961 e in Italia da Baldini & Castoldi nel 1963 (in un’edizione ormai da tempo fuori catalogo e da collezione), questa raccolta rappresenta uno degli apici della carriera di Jean Ray. Finalmente di nuovo disponibile per Agenzia Alcatraz (con la nuova traduzione di Camilla Scarpa), il volume permette di riscoprire l’opera di un maestro del genere, capace di unire l’immaginario gotico a tematiche che spaziano dal soprannaturale al metafisico. La copertina riprende quella originale di Marabout anche se, personalmente, preferivo quella raffigurata nella storica edizione Baldini & Castoldi. 25 racconti neri e fantastici è una raccolta che permette di esplorare in profondità l’universo letterario di Jean Ray, un autore che ha lasciato un segno indelebile nella narrativa dell’orrore e del fantastico.


Jean Ray e la poetica dell’inquietudine
Jean Ray è un autore che attinge profondamente alla tradizione culturale e mitica del Nord Europa. Tuttavia, la sua vera forza risiede nell’abilità di creare atmosfere perturbanti, dove il confine tra la realtà e il sogno, tra l’ordinario e l’orrifico, si assottiglia pericolosamente. Un esempio emblematico di questa poetica è il racconto Il Gran Notturno, considerato il capolavoro assoluto di Ray e il manifesto della sua visione fantastica. In questa mirabile storia, Ray intreccia ricordi d’infanzia con incubi onirici, portando il lettore in un universo governato dall’entità oscura che dà il titolo al racconto. Il Gran Notturno è un essere che si erge come un messaggero delle potenze delle tenebre, evocando immagini che ricordano i Grandi Antichi della mitologia lovecraftiana. In questo senso, Il Gran Notturno può essere paragonato al celebre Nyarlathotep di H.P. Lovecraft, sebbene Jean Ray e Lovecraft non si fossero mai letti a vicenda. Entrambi, come ha osservato lo studioso Jacques Van Herp, condividevano però una comune influenza: l’opera dello scrittore inglese William H. Hodgson, autore ammirato da entrambi e noto per le sue esplorazioni delle dimensioni ignote e dell’inquietante. In Il Gran Notturno, Ray sviluppa brillantemente il tema delle dimensioni parallele, infestate da esseri mostruosi e terrificanti. La capacità dello scrittore di creare un’atmosfera di terrore e mistero è straordinaria, rendendo questo racconto una pietra miliare del fantastico. La figura del Gran Notturno è il simbolo di forze oscure che esistono oltre la nostra comprensione, una presenza che si insinua nei ricordi e nei sogni dei protagonisti, rendendoli vittime di un orrore cosmico. Oltre a Il Gran Notturno, la raccolta 25 racconti neri e fantastici presenta una vasta gamma di racconti che spaziano dall’orrore gotico al noir sovrannaturale. Ogni storia è un piccolo capolavoro di atmosfera e tensione, che mostra la versatilità di Jean Ray come autore capace di sorprendere e inquietare il lettore con scenari sempre nuovi e originali. Il vicolo tenebroso, ad esempio, è un’altra delle sue prove più riuscite, dove l’autore esplora la multidimensionalità della realtà attraverso figure mitiche come le Strigi e utilizza il classico stratagemma gotico del manoscritto ritrovato. Racconti come Il salterio di Mayence, dove il delirio raggiunge vette inarrivabili nella visione incubica di una fantasmagorica città sottomarina che ricorda la celebre R’Lyeh di Lovecraftiana memoria e La mano di Goetz von Berlichingen trasportano il lettore in un mondo in cui storia, leggenda e sovrannaturale si fondono, creando un senso di mistero che pervade ogni pagina. Storchaus o la casa delle cicogne è un altro capolavoro incentrato su una casa infestata (il tema della magione maledetta ritornerà nel romanzo Malpertuis) mentre Denti d’oro non è soprannaturale ma è molto convincente nella sua vena macabra e gotica. Da ricordare poi La notte di Camberwell – dove in un quartiere desolato di Londra si aggirano orrori senza nome – e Il guardiano del cimitero, racconto capolavoro in cui la tematica del vampirismo è trattata in maniera esemplare e da manuale.


Jean Ray e la sua eredità letteraria
Jean Ray è un autore che ha saputo rinnovare il genere fantastico, portandolo verso nuove vette di introspezione e terrore. I suoi racconti spesso lasciano il lettore sospeso in una dimensione di incertezza, dove l’inquietudine deriva dall’ignoto e dall’impossibilità di comprendere appieno le forze che governano il mondo. La sua opera, sebbene spesso accostata non sempre a ragione a quella di Lovecraft (lo scrittore fiammingo ha più affinità con un Montague Rhodes James o un William Hope Hodgson senza dimenticare la forte influenza su di lui da parte di Dickens), mantiene una sua originalità inconfondibile, unendo l’influenza del gotico europeo con una visione personale e tormentata dell’esistenza. Il linguaggio di Jean Ray è denso e ricco di suggestioni, capace di evocare scenari e atmosfere con poche pennellate precise. La sua scrittura è intrisa di un’oscurità sottile, che non si manifesta attraverso descrizioni esplicite, ma si insinua progressivamente nell’animo del lettore. La ristampa di 25 racconti neri e fantastici è un’occasione imperdibile per riscoprire uno degli autori più originali e inquietanti della letteratura fantastica considerando anche che, se volevate acquistare l’originale, dovevate spendere una cifra importante. Con il suo universo fatto di incubi, dimensioni parallele e misteri insondabili, Jean Ray ha creato un mondo in cui la paura diventa un viaggio nell’ignoto.

L’AUTORE
Nato nel 1887 nella cittadina belga di Gand, durante la sua vita Jean Ray (pseudonimo più noto di Raymundus Joannes de Kremer) ha scritto un notevole numero di racconti e romanzi. Attivo anche nel genere mystery con la fortunata serie dedicata allo Sherlock Holmes americano, il detective Harry Dickson, Jean Ray è però diventato una vera istituzione della narrativa fantastica e horror, di cui è considerato uno degli autori principali a livello mondiale, tanto da essere stato definito «il Poe belga». Nonostante ciò, Jean Ray è un autore ancora molto poco tradotto in lingua italiana, e la sua vastissima produzione è letteralmente una miniera d’oro ancora in gran parte da esplorare. Le sue opere principali tradotte in italiano sono il romanzo Malpertuis (Urania Mondadori e poi Agenzia Alcatraz), le raccolte di racconti Il gran Notturno e I racconti del whiskey (entrambi Edizioni Hypnos).

25 racconti neri e fantastici
Autore: Jean Ray
Editore: Agenzia Alcatraz
Collana: Bizzarre N. 15
Pag. 534, brossurato 13X19cm
Codice ISBN
Prezzo: 22 €

25 racconti neri e fantastici di Jean Ray
Jean Ray

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