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[…] Non riusciva più a distinguere il giorno dalla notte. Seduta, con le gambe incrociate, non capiva perché gli Dei continuassero a tenerla in vita. Ogni volta che socchiudeva gli occhi provava delle fitte lancinanti. […]
Il Vuoto di Yamauba di Emanuela A. Imineo è l’ultima uscita della Dark Abyss Edizioni. Fin da subito si presenta come un’opera dal forte impatto, la copertina stessa anticipa molto sia il contesto che il carattere del testo, viene infatti collocata all’interno della collana Angele de la Barthe dedicata alla letteratura horror in ogni sua sfumatura.
La protagonista, Yamauba, il cui nome è già intrinsecamente legato ai miti del folclore nipponico, subisce una tragica discesa nella follia e nell’orrore. Dopo essere stata sottoposta a palesi maltrattamenti psicologici da parte del marito Akuma, questi avvelena il figlio e la fa apparire responsabile della sua morte agli occhi di tutto il villaggio. Yamauba viene così esiliata, in preda al delirio e distrutta dal dolore per la perdita del pargolo. Da quel momento, la sua esistenza è segnata dalla disperazione, mentre vaga solitaria per le montagne innevate alla ricerca del corpo del bambino, intraprendendo una lunga e tortuosa discesa negli abissi della sofferenza.
Il romanzo esplora temi come la perdita, la sofferenza, la follia e il cannibalismo, intrecciando elementi soprannaturali con l’oscurità dell’animo umano. La figura di Yamauba evolve in una creatura che si nutre degli altri, perdendo progressivamente la sua umanità e abbracciando il ruolo di strega emarginata.
Il Vuoto di Yamauba si presenta come un’opera densa di simbolismo e dramma psicologico. La scrittura della Imineo è ricca di descrizioni dettagliate e vivide che costruiscono un’atmosfera angosciante e surreale. L’utilizzo della mitologia giapponese dona profondità alla narrazione, ma è la discesa di Yamauba nella follia che rappresenta il cuore pulsante del romanzo.
Uno dei punti di forza della trama è la capacità dell’autrice di esplorare la psiche di tutti i personaggi principali, immergendo il lettore nel loro tormento interiore. I ricordi distorti, le allucinazioni e i dialoghi con apparizioni spettrali riflettono in modo convincente il loro crollo mentale. Reputo che uno degli intenti dell’autrice sia non solo quello di condurci in una discesa nell’orrore, ma anche di offrirci uno spaccato della mentalità del Giappone feudale; tanto contorta quanto interessante.
Il finale è esattamente come me lo aspettavo, dolce amaro e in perfetta linea con tutto il romanzo.
In conclusione, Il Vuoto di Yamauba è una storia cupa e affascinante che esplora i limiti dell’umanità e la discesa nell’alienazione attraverso la lente del folklore giapponese. La sua profondità psicologica e l’ambientazione lo rendono un’opera adatta agli amanti dell’horror psicologico e delle narrazioni basate su miti e leggende, pur richiedendo al lettore di accettare la lentezza e la densità emotiva della narrazione, oltre ad un ampio spettro di creature sovrannaturali.
In fondo al libro troverete una nota dell’autrice e un glossario dei termini nipponici maggiormente utilizzati.
L’AUTRICE
Emanuela A. Imineo è nata nel 1988 a Vibo Valentia, esoterista e tarologa da vent’anni, lavora attualmente nel mondo editoriale ed esoterico.
Conosciuta nel mondo editoriale e dell’occulto come Madreh Corva.
Creatrice della Dark Abyss Edizioni, casa editrice e scuola esoterica.
Creatrice de Il mondo di sopra, blog letterario ed esoterico.
Ha pubblicato diversi saggi esoterici e romanzi dark fantasy. Ha ottenuto diversi riconoscimenti e Master nel settore olistico e Reiki.
Il Vuoto di Yamauba
Autore: Emanuela A. Imineo
Editore: Dark Abyss Edizioni
Collana: Angele de la Barthe
Pagine: 426
ISBN: 979-1280782441
Costo: 4,00 € e-book
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Grazie per questa splendida analisi