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Witchdoctor of the Livingdead (Nigeria, 1986)
Regia: Charles Abi Enonchong
Sceneggiatura: Charles Abi Enonchong
Cast: Joseph Layode, Joe Layode, St. Mary Enonchong, Larry Williams, Victor Eriabie.
La popolazione di un remoto villaggio africano è terrorizzata dalla presenza di uno stregone. Egli è capace di trasformarsi in capra e far resuscitare i morti. L’unica speranza è riposta nel parroco del villaggio, l’unico che potrebbe contrastare i poteri malvagi dello stregone e riportare pace e tranquillità tra gli abitanti.
Film Nigeriano amatoriale del 1985 diretto da Charles Abi Enonchong (nonché unico film della sua “carriera”) dalla trama accattivante visto che la tematica zombesca è legata a quella del voodoo. Peccato che il suo essere troppo amatoriale rende il film senza senso in ogni sua parte. Girato realmente in un villaggio nigeriano dove tutto è improvvisato (capanne, baracche e quant’altro) e interpretato da abitanti del luogo, il film si presenta in tutta la sua povertà proprio come l’ambientazione. Inutile dire che la recitazione non è per nulla credibile, i dialoghi sono buttati lì a caso e di una scontatezza allucinante (quindi neanche un minimo di impegno da parte del cast). Per quanto riguarda gli effetti speciali, abbiamo a che fare con un serpente di gomma che appare ogni tanto e a cui piace entrare e uscire dalle povere vittime che lo incrociano. Il sangue è assente (se non quello della povera capra realmente uccisa in diretta) e gli zombi truccati con quello che sembra essere il terriccio mischiato ad acqua e spalmato sui volti degli attori i quali, si muovono impacciati con una andatura tipo robot zoppi. L’andatura del film è un susseguirsi di eventi ridicoli quasi a far scoppiare dal ridere lo spettatore, accompagnati da colonne sonore tipo film western e (unica cosa positiva) da una colonna sonora tipica degli zombie movies ad ambientazione esotica (tipo Zombi Holocaust e Zombi 2), abbastanza orecchiabile ma che non salva di certo la situazione.
L’intenzione di voler creare un trash memorabile è percepibile, ma il risultato è quello di un prodotto weird senza un minimo di ambizione, che più di mostrare allo spettatore un po di sano horror pare sia più incentrato sul mostrare i livelli di povertà di molte regioni africane, in particolar modo il villaggio nel quale è stato girato il film. Difficilmente troverete qualcosa di più brutto, e il suo essere amatoriale non può (questa volta e in questo caso) essere presa come scusante. Se siete dei cultori dell’orrido vi auguro buona visione!
Intro & Opening Credits:
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