Hits: 508
Il primo album dei Crypt, nuovo progetto di Leif Edling, è un’immersione profonda e affascinante nel mondo dell’heavy metal occulto, con un sound intenso che richiama atmosfere mistiche e potenti. Con una formazione consolidata e la guida sapiente del produttore Marcus Jidell, il disco non è solo una raccolta di brani, ma una vera e propria narrazione musicale ispirata dalle radici gotiche del genere e dai giganti come Black Sabbath, Coven e Pentagram.
Fin dalla traccia di apertura, “Into the Crypt”, ci si ritrova immersi in un mondo oscuro e misterioso: i riff di Dave McKenzie e il drumming profondo e cadenzato di Danne McKenzie evocano l’idea di un rituale antico, come se l’ascoltatore partecipasse a un rito esoterico. La voce di Pepper, una sacerdotessa del metal con una potenza ipnotica, domina la scena e accompagna l’ascoltatore in un viaggio intenso. Con una voce che alterna sussurri ammalianti e note potenti, Pepper rende ogni brano un’esperienza liturgica. Il suo background teatrale e burlesque aggiunge un’audace teatralità che incarna perfettamente il personaggio della sacerdotessa gotica.
Edling e Jidell, unendo atmosfere cupe a melodie avvincenti, riportano in vita un metal dal sapore mistico, distante dall’eccesso tecnico e dalla produzione levigata della scena contemporanea. Le tastiere di Floke non si limitano a riempire il sound, ma creano vere e proprie visioni musicali: dipingono scenari di paesaggi spettrali e visioni notturne, rendendo il sound cupo e cinematografico. Il basso di Rigor Mortimer pulsa come un tamburo cerimoniale, offrendo una base ritmica profonda che evoca l’oltretomba.
Ogni traccia dell’album è un capitolo a sé stante, un’esperienza rituale che si sviluppa man mano che si procede nell’ascolto. Nonostante le atmosfere cupe e soprannaturali, i Crypt mantengono una sorprendente accessibilità grazie a ritornelli orecchiabili e melodie che si imprimono nella mente. Le chitarre, con i loro riff ritmati e ipnotici ispirati al doom classico, trovano nuova linfa in uno stile moderno e incisivo. Brani come “Ritual of the Forgotten” e “Sacrifice in Shadows” trasportano l’ascoltatore in un tempo in cui la musica era quasi una porta verso il divino e l’oscuro. Pepper, con la sua presenza magnetica, rende l’esperienza ancora più immersiva.
The Crypt riesce a rendere omaggio ai grandi del passato senza cadere nella nostalgia. La produzione, che valorizza al massimo la potenza del gruppo, e le performance strumentali che fondono tecnica e profondità emotiva fanno di questo album d’esordio un’opera destinata a lasciare il segno non solo nella scena metal svedese, ma anche a livello internazionale. Le sonorità, insieme familiari e innovative, esplorano un universo musicale che va oltre i confini del metal, toccando corde emotive profonde.
The Crypt non è solo un album, ma un autentico rito sonoro che trasporta l’ascoltatore in un mondo gotico e senza tempo, dove l’oscurità prende forma e il suono diventa esperienza rituale. Un debutto che conferma ancora una volta il talento e la visione di Leif Edling, che con i Crypt raggiunge nuove vette di ispirazione e intensità.
Formazione che ha suonato sull’album:
Pepper (voce)
Danne McKenzie (batteria)
Marcus Jidell (chitarra e basso)
Leif Edling (basso)
Carl Westholm (tastiere)
Stefan Berggren (cori)
Formazione attuale:
Pepper (voce)
Danne McKenzie (batteria)
Rigor Mortimer (basso)
Dave McKenzie (chitarra)
Floke (Tastiere)
The Crypt
(Metal Department, 2024)
Tracklisting:
1. Intro
2. Into The Crypt
3. Mistress Of Fire
4. Metal Priestess
5. I Love The Darkness
6. Cemetary Children
7. Night Of The Devil
8. Open The Gate
9. Halos
10. Who Broke The Coffin
Tutti i diritti riservati per immagini e testi agli aventi diritto ⓒ.