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Crimson Peak (Usa, 2015)
Regia: Guillermo del Toro. Soggetto e Sceneggiatura: Guillermo Del Toro, Matthews Robbins. Fotografia: Dan Laustsen. Montaggio: Bernat Vilaplana. Effetti Speciali: Rocco Larizza, Laird MacMurray, Dennis Berardi. Musiche: Fernando Velazquez. Scenografia: Tom Sanders, Brandt Gordon, Shane Vieau. Costumi: Kate Hawley. Trucco: Jordan Samuel, Daniel Carrasco, David Martí, Montse Ribé. Produttori: Guillermo Del Toro, Callum Greene, Jon Jashni, Thomas Tull. Case di Produzione: Legendary Pictures, Double Dare You Productions. Distribuzione (Italia): Universal Pictures. Genere: Horror Fantastico. Durata: 119’. Paese di Produzione: USA, 2015. Interpreti: Mia Wasikowska (Edith Cushing), Jessica Chastain (Lady Lucille Sharpe), Tom Hiddleston (Sir Thomas Sharpe), Charlie Hunnam (dott. Alan McMichael), Jim Beaver (Carter Cushing), Burn Gorman (Holly), Bruce Gray (William Ferguson), Emily Coutts (Eunice McMichael), Leslie Hope (Mrs. McMichael), Laura Waddell (Pamela Upton), Alec Stockwell (William Findley), Jonathan Hyde (Ogilvie), Doug Jones (fantasma della madre di Edith e di Lady Beatrice Sharpe), Javier Botet (fantasma di Enola, Margaret e Pamela).
Guillermo Del Toro è un regista cha fa cinema horror con un taglio tra il fantastico e il fiabesco, affascinato dai mostri e dagli incubi della mente, come spettri e visioni ancestrali, sa essere sempre originale e innovativo anche trattando di temi che sono stati sviscerati a lungo dal cinema dell’orrore. Crimson Peak è una storia di fantasmi ma è anche un racconto nerissimo di una coppia diabolica, un fratello e una sorella stretti da un legame di sangue che li porta a uccidere per affermare le loro personalità. Tutto parte dal dono di Edith che vede gli spiriti dei morti da quando ha perso la madre, uccisa dal colera, ma la vera parte horror deve ancora arrivare dopo l’incontro con Thomas Sharpe, l’omicidio del padre e il suo trasferimento nel castello di Crimson Peak, popolato da fantasmi che ossessionano le sue notti. Non sono gli spettri la parte terribile della vicenda, quanto il suo sposo e la perfida sorella che hanno deciso di avvelenarla e farla morire lentamente. Non vado oltre con la trama che va scoperta gustando un film sceneggiato come un thriller fantastico, fotografato in maniera cupa e vivace (Laustsen), montato a ritmi frenetici (Vilaplana), ricco di suspense e colpi di scena. Del Toro scrive la sceneggiatura insieme a Robbins, subito dopo aver realizzato Il labirinto del fauno (capolavoro) e il modesto Pacific Rim, per omaggiare film importanti come Gli invasati e Suspense, ispirandosi ai modelli giovanili come Shining, L’esorcista e Il presagio. Il tono del film è da fiaba dark, con la coppia perfetta diabolica composta da un dominante e un succube, gli omicidi efferati a scopo di denaro ma soprattutto per assecondare un delirio di follia, il tutto impaginato tra lugubri apparizioni di spiriti e da un vero e proprio eccesso di sangue. Lucinda Coxon collabora alla sceneggiatura, anche se nei crediti risultano solo Del Toro e Robbins. Centoventi minuti di tensione narrativa a base di colpi di teatro che conducono a un finale ritenuto ormai impossibile, tipico di una fiaba drammatica ricca di effetti speciali e di personaggi dipinti a tinte fosche con sfaccettature realistiche. La colonna sonora sinfonica a base di brani classici rende il tono della pellicola ancor più fantastico, calandolo in un mondo sospeso tra il reale e il fiabesco. La scenografia del castello cadente di Crimson Peak completa l’opera, creando un ambiente scenico suggestivo e orrorifico al punto giusto. Attori bravissimi che si calano in personaggi non facili da rendere con il giusto mix tra fiaba e realtà, dando corpo e anima agli incubi del regista. Un film da ricercare e da vedere, se l’avete perso, e che trovate con estrema facilità (senza spesa) su Mediaset Infinity.

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