La Redazione GHoST presenta In utero, il nuovo video targato ClubGHoST & Ipnotica, un video-audio racconto tratto da un’opera originale di Luca Bonatesta e narrato da Massimiliano Ruzzante.
Il video è stato caricato sul nuovo canale You Tube ufficiale del Club GHoST: https://youtube.com/@clubghost1994 che prossimamente ospiterà altre innumerevoli iniziative. Per non perdere tutte le novità a riguardo quindi vi invitiamo a iscrivervi al canale attivando la campanella per le notifiche.
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Horror Talks Volume 1 di Lorenzo Ricciardi
Horror Talks. Il cinema horror raccontato dai protagonisti. Volume uno: da Non aprite quella porta a Shining
Questo libro è la prima parte di un’opera in quattro volumi sul cinema horror. Presenta un taglio accattivante e coinvolgente, grazie alle molte interviste ai registi, agli interpreti, ai protagonisti che raccontano influenze, aneddoti, curiosità, esperienze inaspettate attorno ai grandi film, ai cult, alle opere che hanno fatto scandalo e influenzato il punto di vista sugli orrori della società. Oltre alle interviste, sono raccolte le schede dei film e i ritratti dei registi, in un quadro completo su uno dei generi cinematografici più amati. Il primo volume di Horror Talks è dedicato agli anni Settanta, da Non aprite quella porta a Shining. Roman Polanski, Dardano Sacchetti, Tobe Hooper, David Hess, John Carpenter, Wes Craven e moltissimi altri protagonisti dell’horror si raccontano in un viaggio completo e affascinante dedicato a una stagione tra le più innovative del genere: autori che Lorenzo Ricciardi ha intervistato di persona in tanti anni di esperienza come saggista e critico. Si tratta di un libro unico e completo, destinato a diventare un punto di riferimento per tutti gli amanti del mistero, agile e utile per una consultazione ripetuta.
Horror Talks è un ambizioso progetto di Lorenzo Ricciardi, amante del cinema horror fin da ragazzo e apprezzato saggista con alle spalle diverse pubblicazioni ed è concepito come una sorta di piccola enciclopedia di 4 volumi. Quello che prendiamo in esame è il primo di questa quadrilogia, un volume di quasi 300 pagine pubblicato a fine 2024 dai tipi di Falsopiano, che inizia esaminando i cosiddetti “capostipiti” del moderno genere horror; a partire da una delle prime pellicole “splatter”, quel seminale Blood feast del 1963, o il demoniaco Rosemary’s baby di Polanski. Ricciardi ripercorre nel suo saggio altre pellicole divenute dei classici come La notte dei morti viventi, passando per L’esorcista, Non aprite quella porta e all’iconico slasher Halloween che chiude gli anni settanta, addentrandosi fino ai primi film di quella che sarà la decade più florida e di successo del genere horror: la “golden age” degli anni ottanta.
Il volume oltre all’apparato critico dell’autore con le schede dei film più importanti del periodo preso in esame, raccoglie un impressionante numero di interviste ai protagonisti di quelle pellicole, tra registi, attori (tra cui spicca Sigourney Weaver) e sceneggiatori oltre al mago degli effetti speciali come Tom Savini. Preziose e prestigiose testimonianze queste quasi tutte esclusive di Lorenzo Ricciardi, raccolte nel corso degli anni e che approfondiscono il “dietro le quinte” dei film con curiosi e gustosi aneddoti.
Tra tutti gli intervistati menzioni particolari vanno al “padrino” del genere splatter come Herschell Gordon Lewis con il suo già citato Blood feast, Roman Polanski (Rosemary’s baby); il leggendario Wes Craven (L’ultima casa a sinistra, Le colline hanno gli occhi) e a mostri sacri quali William Friedkin (L’Esorcista) e Tobe Hooper (Non aprite quella porta), fino ai grandi registi italiani di genere quali Ruggero Deodato (Cannibal Holocaust) e il maestro del thriller/horror Dario Argento con i suoi capolavori Suspiria e Inferno, oltre a omaggi d’eccezione ad altri registi imprescindibili quali Lucio Fulci e George Romero.
Da segnalare inoltre le numerose foto in bianco e nero delle scene dei film trattati. La prefazione è curata da uno dei più importanti e prolifici sceneggiatori italiani di genere come il decano Ernesto Gastaldi.
Consiglio vivamente questo volume per tutti gli amanti del cinema di genere, con la speranza di non dover attendere troppo per la pubblicazione degli altri tre volumi che comprenderanno gli anni 80/90 e il primo ventennio degli anni 2000.
L’AUTORE Lorenzo Ricciardi è uno scrittore italiano apprezzatissimo per i suoi saggi dedicati all’horror e al thriller. Tra i suoi numerosi libri Stephen King. L’altra metà oscura (2017) e Rob Zombie. Il circo degli orrori (2020). Horror Talks. Volume 1 è la prima parte di un progetto ambizioso e completo sull’horror cinematografico.
Horror Talks. Il cinema horror raccontato dai protagonisti. Volume uno: da Non aprite quella porta a Shining Autore: Lorenzo Ricciardi Prefazione: Ernesto Gastald Editore: Edizioni Falsopiano Anno: Dicembre 2024 Pagine: 288 ISBN: 978-8893042802 Prezzo: 22,00 Euro
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Disponibile L’innerspace e l’inumano – La “Terza Frontiera”
Esce per la collana Avatar la raccolta di racconti L’innerspace e l’inumano – La “Terza Frontiera”nei sogni, negli incubi, nelle trascendenze, nello spleen distopico, la terza puntata di una ricerca liminale che, nell’esplorazione di Sandro Battisti, contempla un nuovo step di indagine del confine tra umano e inumano. In rigoroso ordine di lettura, gli autori presenti in questo volume sono: Maddalena Marcarini, Stefano Spataro, Maico Morellini, Yanuk Lurijame, Emiliano Maramonte, Giovanni De Matteo, Lukha B. Kremo, Marco Milani, Elisa Franco, Giulia Abbate, Franco Ricciardiello, Roberto Furlani, Carmine Mangone.
Il volume è disponibile in cartaceo e in ebook su www.kipple.it, nelle librerie e nei principali store online; la copertina è di Ksenja Laginja.
SINOSSI …questi racconti ci mostrano l’interazione dell’intimo umano con l’inumano e così, amati lettori, trovate voi stessi il punto d’ascensione attraverso i testi che preferite e poi specchiatevi nei loro riflessi, cercando il confine tra umano e inumano, il raccordo tra l’ascesi psichica e quella dimensionale, ascoltando ciò che il disincarnato ha da dirvi quando v’infilate nel buco nero del vostro kernel psichico: sognare è libertà, percepire è costrizione; questi sono i limiti che la nostra condizione incarnata ci pone, attraverso cui potrete muovervi sulla “Terza Frontiera”…
ESTRATTO – Dall’intro di Sandro Battisti Lo sciamanesimo non è una religione, ma un insieme di pratiche e credenze che gravitano intorno a varie tecniche dell’estasi, cerimonie e rituali che favoriscano il contatto diretto con essenze soprannaturali allo scopo di recare benefici ai singoli e alla comunità di cui lo sciamano fa parte: sempre benefico, è medicine man, diagnostica malattie grazie all’aiuto degli spiriti e sempre grazie al loro ausilio favorisce la guarigione, volando con il corpo astrale in altre dimensioni per recuperare l’anima del malato rubata dalle entità sfavorevoli; oppure, se il malato ha subìto l’intrusione da parte di uno spirito, si adopera per liberarlo dall’intruso, con il soccorso dei suoi spiriti adiutori che spesso hanno forma di animali, o degli antenati. Divina il futuro e accompagna, in qualità di psicopompo, i defunti nell’aldilà mentre propizia magicamente il buon esito della caccia; sovrintende a riti sacrificali.
(Angelo Tonelli – Negli abissi luminosi)
— Oggi sappiamo che il pensiero si diffonde in quanti di energia, come la luce, e che l’energia è tramutabile in materia. — State dando corpo all’inconscio collettivo; la gente non riesce più a distinguere tra incubo e realtà, i sogni non sa più nemmeno cosa sono. — Be’ era proprio questa la finalità del sistema: spegnere i sogni perché non sono governabili, mentre gli incubi sì; sovversione e terrorismo nascono dai primi, anche se magari si convertono nei secondi.
(Valerio Evangelisti – Fuga dall’incubatrice)
Il margine è per eccellenza il luogo del meraviglioso e del fantastico: è il punto d’incrocio tra il noto e l’ignoto, dove s’incontrano forme e luoghi favolosi e il diaframma tra l’umano e il divino si assottiglia. Nel margine, tradizionalmente, gli eroi compiono le loro prove iniziatiche aprendo il varco tra il reale e il fantastico. Il margine non è l’ignoto, ma una porta aperta su esso: è uno spazio e non la sua assenza o fine, è un luogo in cui s’incontrano gli estremi che sono normalmente esclusi dall’esperienza umana, cioè il mostruoso e il divino.
(Giulio Guidorizzi – Il racconto degli dèi)
Simbologie oltre le frontiere antropiche mostrano istanti privati di creatività surreale.
LA QUARTA La Terza Frontiera si colloca nel nostro innerspace. Qui l’inumano comunica con l’uomo usando un lessico da interpretare e genera un nuovo limes, il cui orizzonte appare come un vasto arenile prosciugato, un’aspersione di cenere psichica sparsa sopra i nostri cluster cognitivi: lasciandosi attraversare da ciò che umano non è, siamo arrivati al limitare d’ogni intima interazione immaginabile, il buco nero dell’esistenza attira e fa precipitare nell’interiore. L’innerspace non è soltanto una condizione interiore, è soprattutto l’introiettarsi di dimensioni sconosciute, spesso destabilizzanti, a contatto con l’inconcepibile. Gli scrittori presenti hanno fornito la loro interpretazione della Terza Frontiera, del limes che stritola o libera, delle chimere eviscerate dalle ossessioni, dei simbolismi arcaici che esplorano un universo simile al nostro, da vivere senza costrizioni, ansie o smanie di possesso.
GLI AUTORI In rigoroso ordine di lettura (introduzione del curatore Sandro Battisti): Maddalena Marcarini, Stefano Spataro, Maico Morellini, Yanuk Lurijame, Emiliano Maramonte, Giovanni De Matteo, Lukha B. Kremo, Marco Milani, Elisa Franco, Giulia Abbate, Franco Ricciardiello, Roberto Furlani, Carmine Mangone.
LA COLLANA Avatar è la collana di Kipple Officina Libraria dedicata ai romanzi e grandi capolavori prettamente italiani del Fantastico e della SF, opere contraddistinte dalla cura meticolosa dei testi e dalle ampie visioni autoriali. Il logo della collana sintetizza perfettamente il circolo del tempo, delle conoscenze, degli eventi nascosti; l’iperbole del Fantastico per spiccare il volo nella fantasia più sfrenata e meravigliosa.
L’innerspace e l’inumano – La “Terza Frontiera” – a cura di Sandro Battisti Autore: AA. VV. Copertina: Ksenja Laginja Editore: Kipple Officina Libraria Collana: Avatar Formato cartaceo: Pag. 192 – 15.00€ – ISBN 978-88-32179-95-8 Formato ePub: Pag. 205 – 3.95€ – ISBN 978-88-32179-96-5
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L’intruso di Deon Taylor
L’intruso (Usa, 2019) Regia: Deon Taylor. Soggetto e Sceneggiatura: David Loughery. Fotografia: Daniel Pearl. Montaggio: Melissa Kent. Musiche: Geoff Zanelli. Case di Produzione: Screen Gems, Hidden Empire Film Group, Primary Wawe Entertainment. Durata: 102’. Paese di Produzione: Stati Uniti d’America, 2019. Lingua Originale: Inglese. Interpreti: Dennis Quad (Charlie Peck), Michael Ealy (Scott Russell), Meagan Good (Annie Russell), Joseph Sikora (Mike), Lili Sepe (Cassidy Peck/Vanessa Smith), Debs Howard (Reception Clerk).
The Intruder (titolo originale) è un film nordamericano dal taglio molto televisivo che ho recuperato su Rai 4, il canale digitale del thriller e del noir, ma che è apprezzabile (senza spese) anche su Rai Play. Scott (Ealy) e Annie (Good) vogliono fare un figlio e non hanno intenzione di vivere in città, per questo comprano una casa della Napa Valley chiamata Foxglove dal suo vecchio proprietario, Charlie Peck (Quaid). Tutto molto ordinario sino a questo punto, ma le stranezze cominciano quando ci accorgiamo che Charlie non ha nessuna intenzione di abbandonare la casa. Inoltre sono troppe le cose che non tornano sul losco figuro che mostra una predilezione per Annie e un’antipatia per Scott. La moglie di Charlie sarebbe morta di cancro, ma le ricerche di Scott fanno scoprire una decesso per presunto suicidio, inoltre pare che la figlia che vive in Florida non voglia avere più niente a che fare con il padre. Basta con la trama, il film presenta un crescendo di tensione e una suspense palpabile che non va sciupata con anticipazioni fuori luogo. Il regista dimostra di saperci fare con i meccanismi del cinema thriller, diffonde indizi a tempo debito, incasella suggestioni horror in una storia nerissima, schizza qua e là un po’ di erotismo, infine gira molto bene una sceneggiatura di David Loughery che non concede tregua allo spettatore. La regia alterna parti oniriche e ricordi a momenti di pura suspense vissuti in diretta, così come le immagini inserite ad arte con personaggi che compaiono e appaiono fanno parte della tensione narrativa. Inutile dire che il montaggio di Melissa Kent è perfetto, 102’ di narrazione sono la misura adatta per il film, mentre la fotografia di Daniel Pearl è soffusa di chiaro scuri evocativi e di luminose panoramiche. Colonna sonora di Geoff Zanelli interessante, in tema con la storia. Interpreti molto ordinari, soprattutto Ealy e Good nei panni dei coniugi che vivono un vero e proprio incubo, mentre Dennis Quad sfoggia la giusta folle espressione tra le pieghe dei sorrisi. Se proprio vogliamo trovare difetti a una pellicola di puro intrattenimento che non aspira alla qualifica di capolavoro, diciamo che la storia sa molto di già visto e di già detto, inoltre il finale è abbastanza scontato. Un buon thriller nordamericano che cita Shining nel momento più alto della follia di Charlie, quando fracassa una porta per dare la caccia ai coniugi. Consigliato per gli amanti del thriller psicologico e dell’horror non soprannaturale.
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Le dodici ore di Vic di Francesca Cavallero
[…] Vic riapre gli occhi solo quando la musica si spegne. Il locale è ancora deserto: può vederlo riflesso nella superficie di uno specchio opaco, intorno allo scarabocchio del suo viso sulla patina di polvere. Ma sentendosi ancora lo sguardo di Gus puntato fra le costole, sospira, strofinandosi le braccia. Il fuoco sta arrivando. – Ciao e vaffanculo, Gus! – saluta in fretta, guadagnando l’uscita e spalancando la porta di lamiera. I pannelli impeciati e rugosi che costituiscono il sontuoso ingresso del Reus si richiudono alle sue spalle con un clangore sordo. Fuori, il sole inchioda raggi nelle pupille e Nitens, la città liberata, respira piano sotto un manto di brina. […]
Le dodici ore di Vic di Francesca Cavallero è edito da Delos Digital per la collana Chew-9 al numero 58, a cura di Lorenzo Fontana e Andrea Tortoreto. In un futuro segnato da guerre interplanetarie e rivolte politiche, Le dodici ore di Vic segue la storia di Victoria “Vic”, una cacciatrice di criminali di guerra nella devastata città di Nitens. Dipendente dal Chew-9, una droga capace di farle rivivere eventi passati attraverso le tracce lasciate sui luoghi del massacro, Vic è una donna segnata dal senso di colpa e dalla dipendenza. Il suo incarico è identificare e smascherare i responsabili del colpo di Stato che ha annientato Nitens, portando alla guerra con Capella IV. Ma quando una serie di sparizioni inizia a minacciare i civili, Vic si trova coinvolta in un’indagine che la costringerà a confrontarsi con i fantasmi del suo passato e con la natura della giustizia in un mondo che sembra aver dimenticato ogni umanità. Francesca Cavallero firma un romanzo breve di forte impatto, unendo fantascienza distopica e investigazione in un intreccio denso di atmosfera e disperazione. La scrittura è precisa, immersiva e potente, capace di delineare un mondo distrutto dalla guerra con descrizioni vivide e dettagliate. Il ritmo serrato e la narrazione in prima persona immergono il lettore nella mente di Vic, tra azione, indagini e momenti di cruda introspezione. La protagonista è un personaggio straordinariamente complesso, che affronta la propria missione con una determinazione autodistruttiva. Le dodici ore di Vic è un’opera potente e ben scritta, che unisce dramma personale e critica sociale in un universo fantascientifico cupo e spietato. Una lettura imperdibile a un costo decisamente irrisorio.
L’AUTRICE: Francesca Cavallero è nata nel 1982. Cresciuta in Val Bormida, nell’entroterra ligure, ha un dottorato di ricerca in Arti, spettacolo e tecnologie multimediali. Ha vinto il Premio Urania 2018 con il romanzo Le ombre di Morjegrad, pubblicato nella collana Urania Mondadori nel 2019. Nello stesso universo narrativo sono ambientati il suo secondo romanzo (Il sangue delle madri, apparso su Urania Jumbo nel 2022) e tre racconti (Dimenticare gli uragani, pubblicato in calce a Urania Collezione nel 2020; Ninfe Sbranate e Chora, pubblicati su antologie Urania Millemondi, rispettivamente, nel 2020 e nel 2023).
Le dodici ore di Vic Autore: Francesca Cavallero Editore: Delos Digital Pagine: 67 Costo: 2,99 €
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