12 to the Moon di David Bradley
(Usa/1960)
Durata: 74′ Genere: Fantascienza

Una missione spaziale Internazionale riesce un’operazione di allunaggio e si mette in contatto con una entità extraterrestre dotata di un’intelligenza superiore…

Unico sci-fi diretto da un regista che riesce comunque a dire cose non banali sull’ignoto, l’universo e il destino del l’umanità evitando richiami all’attualità dell’epoca (Guerra Fredda, paranoia comunista); azzeccata poi la messa in scena iperrealista che rende ancora più angosciante l’evoluzione della trama che sembra quasi anticipare i capolavori di Stanley Kubrick e Steven Spielberg sul tema delle intelligenze artificiali ed extraterrestri. Ottimi scenari e costumi. Nel cast caratteristi dell’epoca.

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Creature from the pink lagoon di Chris Diani
(Usa/2006)
Durata: 71′ Genere: Commedia, orrore

Nel 1967 un’esplosione chimica causa il risveglio di una orda di zombi gay…

Scritto e diretto da un esordiente poi sparito nel nulla un dichiarato omaggio ai classici Plan 9 from outer space e La notte dei morti viventi con provocazione; ovviamente funziona perché oltre alla cinefilia ci sono anche lo stile e il talento e i morti viventi che si nutrono mettono sul serio paura. Girato a Seattle con un bizzarro e accattivante bianco e nero…

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Crawl (Intrappolati) di Alexandra Aja
(Usa/2019)
Durata: 87′ Genere: Azione , orrore

Dopo un uragano di livello 5 una ragazza cerca di salvare il padre intrappolato nella sua casa con gli alligatori in agguato…

Diretto dal regista di “Piranha 3D” e del remake di “La colline hanno gli occhi” un film congeniato con grande perizia nel quale il genere catastrofico viene unito al nick of time in maniera decisamente innovativa con gli alligatori che arrivano come la ciliegina sulla torta; insomma non il solito mix di citazioni ma un film sul serio claustrofobico ed angosciante. Nel cast ottima Kaya Scodelario. Girato in Serbia.

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The reef: stalked di Andrew Traucki (Australia,Usa/2022)
Durata: 93′ Genere: Orrore

In vacanza in un’isola pacifica la giovane Nic e due amiche al suo seguito si ritrovano perseguitate da un feroce squalo…

Diretto da un regista decisamente a sua agio con i temi e i soggetti naturalistici un film che va al di là non solo dei vari Sharknado ma anche della semplice citazione de Lo squalo di Steven Spielberg per recuperare lo spirito parabolico di Moby Dick di John Huston nel quale la grandezza dell’animale diventa un monito da non sfidare. Alla fine interessante. Cast semiscosciuto ma bene calato nelle parti.

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Predator world di Jeff Leroy
(Usa/2017)
Durata: 85′ Genere: Fantascienza, commedia

Quando l’astronave da crociera Titan 1C viene attaccata da una feroce specie aliena i  passeggeri in  vacanza avranno piu di una brutta sorpresa…

Scanzonato sci-fi diretto da un Leroy in ottima forma che come spesso accade in questi casi si rivela meno demente e inutile di quello che sembra e se i riferimenti ad Alien, Predator e Titanic (ma c’e’ anche molto Star Wars e Star Trek) sono inevitabili per non dire scontati il loro utilizzo è comunque efficace e gradevole e si guarda fino alle fine senza farsi troppe illusioni; insomma per dirla in musica una  buona e vigorora scala maggiore. Nel cast Tasha Tacosa. Vanta diversi titoli trai quali Aliens  vs College Girls (?!) e il piu divertente Aliens vs Titanic .

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Burnt offering di Steven Perez
(Usa/2018)
Durata: 90′ Genere: Orrore

Quattro adolescenti graffittari sorpresi dalla polizia si nascondono in una scuola abbandonata nella quale scopriranno una oscura presenza…

Film di esordio di un regista che non cerca l’originalità ma neanche la faciloneria e che malgrado il budget riesce a sfruttare bene lo scenario creando un clima di vera angoscia con effetti sul serio sorprendenti. Merita quindi la visione. Girato ad Atlanta. Conosciuto anche col titolo “Schoolhouse”.

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