Oggi Hemingway vinceva il Pulitzer

Nel 1953 oggi Ernest
Hemingway vinceva il premio Pulitzer per la letteratura per il romanzo breve
“Il vecchio e il mare”.

Il romanzo parla di un
vecchio pescatore cubano, Santiago, che cattura il pesce più grande della sua
vita. Ma il pesce, mentre egli lo conduce a terra, viene divorato lentamente
dagli squali. Così egli torna indietro con soltanto un’enorme lisca. Tale opera
concorrerà a conferire allo scrittore americano, più tardi, anche il premio
Nobel.

Dei suoi altri romanzi
ricordiamo “Alle cinque del pomeriggio”, “Addio alle armi”
e una numerosa serie di racconti che lo fanno considerare da alcuni critici il
migliore autore di narrativa breve.

Ne “Il vecchio e
il mare” ricorrono tematiche tipiche della narrativa di Hemingway: il
coraggio e la tenacia dell’uomo; la vita come sfida al destino; la fusione
dell’uomo con la natura; l’incombere della morte.

Nel 1958 il regista John Sturges girò un film ispirato al libro di Hemingway. Il film vinse un Oscar per le musiche. Il vecchio è interpretato da Spencer Tracy.

Ernest Hemingway




La casa nella nebbia di Alda Teodorani

La vecchia viveva sola, in una casa di campagna della pianura romagnola, vicino a Pontesanto. Una casa in mezzo al nulla. Solo una piatta distesa nebbiosa. Per questo il cadavere fu ritrovato solo parecchie settimane dopo. Il contadino raccontò che aveva sete, e si era fermato a bere al pozzo della vecchia.
“Quella là,” disse ai carabinieri sforzandosi di parlare in buon italiano, non in dialetto, “non usciva mai di casa. Ciò, l’è longa in bicicletta da Sasso a Toscanella e mi fermo sempre là a bere e magari a cambiare l’acqua ai lupini. Lei non mi ha mai detto niente, non l’ho mai vista, neppure.”
E alle domande dei carabinieri, che non sapevano cosa voleva dire cambiare l’acqua ai lupini ma erano più interessati a un’ipotesi di delitto, rispondeva: “A’ ne so, gli portavano da mangiare quelli del comune. Dicevano tutti che era una strega, o qualcosa del genere. Ma io non l’ho mica neanche mai vista.”
I carabinieri conclusero che la vecchia doveva essersi buttata nel pozzo da sola, e commentavano su quel disgraziato di Pirotti, che era stato il primo ad arrivare sul posto e aveva dovuto aiutare a tirar su la morta, già mezzo putrefatta. La vecchia non aveva parenti, e il comune di Imola aveva pagato i funerali, facendo suoi casa e podere.
E la storia parve finita.

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Oggi moriva William Shakespeare

A Strapford, dove era nato cinquantadue anni prima, nel 1516 si spegneva il drammaturgo inglese William Shakespeare. E’ stato un drammaturgo e poeta inglese, considerato come il più importante scrittore in inglese e generalmente ritenuto il più eminente drammaturgo della cultura occidentale.

Delle sue tante opere ricordiamo “Romeo e Giuietta”, “Sogno di una notte di mezza estate”, “Otello”, “Macbeth” e “Re Lear”.




Night Club di Luca Bonatesta

Un crooner effeminato canta “The
man I love”

sotto lo sguardo annoiato e distratto

di una donna che ha superato i
quaranta

e fuma una sigaretta dietro l’altra.

Nel parcheggio, dentro il
portabagagli di una chevrolet,

riposa il cadavere di un uomo
incaprettato.

Un ragazzo non ancora maggiorenne,
timido e nervoso, malsopporta lo sguardo insistente di un anziano finocchio.

Un uomo molto vecchio, magro e dalla
pelle ricoperta di rughe, la testa calva chiazzata di macchie marroni, lo
sguardo quasi cieco, consuma lentamente un piatto di vermi.

Adolescenti maschi danzano abbracciati ai cadaveri delle loro madri. Il crooner continua a cantare mentre sanguina: “E’ destino che io debba morire di questo amore”

di Luca Bonatesta

(lucabonatesta71@gmail.com)




Oggi moriva Leonardo Da Vinci

Oggi ricorre la morte di Leonardo Da Vinci e il cinquecentesimo della sua dipartita. Cinquecento anni esatti, il 2 maggio 1519, ad Amboise scompariva il genio.
Leonardo di ser Piero da Vinci fu un’uomo d’ingegno e talento universale del Rinascimento che incarnò in pieno lo spirito della sua epoca, portandolo alle maggiori forme di espressione nei più disparati campi dell’arte e della conoscenza.
Si occupò di architettura e scultura,fu disegnatore, trattatista, scenografo, anatomista, musicista, progettista e inventore, al punto che è considerato uno dei più grandi geni dell’umanità. Ricordiamo, tra le tante opere, il ritratto di Monna Lisa e L’ultima cena. È sempre stata controversa la sua presunta omosessualità.




Riscossione di Luca Bonatesta

Il bambino aveva capelli color del
grano maturo

e occhi azzurri e luminosi,

che in qualche modo facevano venire
in mente il fuoco.

Quando entrò a mezzanotte nella casa
antica,

gli altri ospiti non fecero caso a
lui.

Nessuno trovò strana la sua presenza.

Il bambino attraversò un enorme
salone illuminato, pieno di gente.

Ignorò gli uomini e le donne e passò
oltre.

Arrivò alla stanza di un uomo molto
vecchio che, dopo aver vissuto una vita lunga e intensa, stava morendo.

Il medico, l’infermiere e i parenti,
presenti nella stanza, reagirono alla presenza dell’ultimo arrivato con
indifferenza.

Il bambino si avvicinò al letto del
moribondo,

che voltò verso di lui il viso magro
e solcato da numerose rughe.

Gli occhi azzurri,

che in qualche modo facevano venire
in mente il fuoco,

si fissarono in quelli color cielo
slavato,

velati dall’approsimarsi della morte.

Il vecchio riconobbe il bambino,

ricordò un antico patto

ed esalò l’ultimo respiro.

Blond boy with azur eyes