Borderland – Linea di confine di Zev Berman

Ed, Phil ed Henry sono tre ragazzi americani che stanno per andare al college. E per festeggiare tale evento decidono di farsi una vacanza in Messico, paese in grado di offrire forti emozioni e proposto da Henry, il più esuberante dei tre. Una volta giunti a destinazione come prima tappa scelgono un night club ma l’accoglienza non è proprio delle migliori, anzi, i tre ragazzi si sentiranno molto spesso tenuti d’occhio… ed è proprio così. La situazione comincerà a prendere una brutta piega quando Phil una sera scompare senza lasciare traccia… Una sanguinaria setta capeggiata da un certo Santillian ha messo proprio gli occhi su loro tre, e intende sacrificarli per un rituale. Ad aiutare i ragazzi ci saranno Valeria, una ragazza del luogo, e Ramirez, un ex poliziotto che da la caccia a Santillian da anni e che ha perso il suo collega di lavoro in maniera brutale durante proprio una retata nei confronti della setta. Sarà stata proprio questa setta a rapire Phil? Ma soprattutto, riusciranno ad uscirne vivi tutti e tre da questa brutta faccenda?

Sulla scia di Hostel e derivati, nel 2007 arriva questo più che dignitoso horror vacanziero a tema “sette sataniche” con una variegatura di torture movie. Il film parte subito in modo da preparare lo spettatore al bagno di sangue a cui assisterà, senza troppe chiacchiere. L’ambientazione è uno dei punti forti del film, i gringos, la polvere e il calore del Messico messo ben in evidenza con le sue sfumature che vanno dal giallo all’arancione fino al rosso sangue, e di quest’ultimo ce ne è in abbondanza e ben dosato. I personaggi dalle personalità ben diverse tra loro sono caratterizzati abbastanza bene grazie alle qualità recitative degli attori tra i quali si segnala la presenza di Jake Muxworthy (il protagonista di Shadow di Federico Zampaglione) nei panni dell’esuberate Henry. La setta, ovvero il cuore del film, è ben rappresentata da brutti ceffi che non si fermano davanti a nulla devoti al loro capo il quale, al contrario di loro, è ben più raffinato sia nei modi che nel vestiario ma marcio dentro molto più degli altri. Grazie a una buona sceneggiatura (anche se prevedibile in alcuni tratti) regala momenti di alta tensione e di adrenalina.

Una pellicola poco conosciuta, complice l’esistenza di titoli ben più blasonati che ne oscurano la visibilità. Se vi imbattete in questo titolo non snobbatelo!

Borderland – Linea di confine (Borderland)
di Zev Berman
Con Brian Presley, Rider Strong, Jake Muxworthy, Beto Cuevas, Martha Higareda, Sean Astin, Marco Bacuzzi, Roberto Sosa.
Messico, Stati Uniti d’America / 2007
Durata: 105′
Genere: drammatico, orrore

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La notte delle streghe di Sidney Hayers

La notte delle streghe (Night of the Eagle) di  Sidney Hayers (Uk/1962)
Durata: 90′ Genere: Orrore

Dopo che uno scettico professore universitario scopre che la moglie pratica da decenni la magia nera cerca ad  ogni costo di allontanarla da tali pratiche…

Da un futuro regista di serie TV (tra le quali “Magnum P. I.” e “Supercar”) un piccolo gioiellino prehorror tutto giocato sulla semioscurità e sul realismo della messa in scena e con un stile tipicamente hitchcockiano quando si tratta di mettere in risalto elementi apparentemente banali del proscenio quali un camino, un telefono che squilla o una foto. Da riscattare anche per le implicazioni sociali molto simili a quelle trattate da Roman Polanski in “Rosemary’s Baby”. Ottima l’interpretazione di Janet Blair. Conosciuto anche col titolo “Burn, witch, burn”.

(a cura di Antonio Pike Di Carlo)

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Il lungo coltello di Londra di John Llewellyn Moxey

Il lungo coltello di Londra (Circus of fear) di John Llewellyn Moxey (Uk/1966)
Durata : 90′ Genere : Thriller

Indagando su un furto un ispettore s’imbatte in un circo dove un domatore sfigurato, un geloso lanciatore di coltelli ed un losco nano chiamato Mr. Big destano piu di un sospetto…

Dal regista de “La citta’ dei morti” un curioso noir d’ambientazione circense che sembra quasi fare il verso a “Freaks” di Tod Browning ma che resta troppo irrisolto e indeciso e di sicuro non aiuta la, seppur sempre affascinante, location londinese troppo diurna, autunnale e malinconica. Resta comunque il cast che vede assieme Christopher Lee (curioso il suo personaggio), Klaus Kinski, Margaret Lee e Suzy Kendalo. Mistero il titolo italiano…

(a cura di Antonio Pike Di Carlo)

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100 SCENE CULT DAI MIEI TOP MOVIES 4

Number
Four…

Il Duello alla scimitarra tra Sinbad e lo scheletro vivente nel mai troppo amato Il settimo viaggio di Sinbad (1958) di Nathan Juran.
Potere e gloria del maestro della stop-motion Ray Harryhausen.

#Sinbad
#StopMotion
#RayHarryhausen




100 SCENE CULT DAI MIEI TOP MOVIES 3

Number
Three…

La Danza Apache di Totò nel meraviglioso Totò Le Mokò di Carlo Ludovico Bragaglia (1948), sotto lo sguardo estasiato di Gianna Maria Canale (sì, quella de I Vampiri di suo marito Riccardo Freda).
Maschiaccio.

Ma
che glie fa lui alle donne?

Quisquilie… Pinzellachere…

#Totò
#GiannaMariaCanale
#TotòLeMoko