Dylan Dog e Batman – L’ombra del pipistrello di Recchioni, Dell’Edera e Cavenago

Questo graphic novel a colori è stato proposto prima in tre albi da Sergio Bonelli Editore e poi successivamente raccolto in questo volume cartonato di grande formato.
Lo sceneggiatore Roberto Recchioni è in grandissima forma e non sono da meno Werther Dell’Edera e Gigi Cavenago che disegnano.
La storia è un crossover allucinato e allucinatorio tra Batman e Dylan Dog.
Inizia dall’ennesimo ritorno di Joker, come criminale, che apprende dell’esistenza di Xabaras e vuole “avere lui come dottore”, stabilire un’alleanza insomma.
Quindi ci spostiamo a Undead, dove si svolge il primo episodio di Dylan Dog e questi è prigioniero insieme a Groucho e alla sua ragazza di turno (la protagonista “ennesima” di quella prima storia qui rivisitata – in quanto rivisitata la ragazza ci appare ennesima).
Inquadrature ai confini dell’equilibrio/squilibrio (mentale?) e colori acidi e psichedelici. Effetto 3d garantito, senza ricorrere a occhialini, come quando Batman era disegnato da Neal Adams, pur con le differenze notevoli di stile tra Adams e Dell’Edera/Cavenago.
Un lucido trip spazio-temporale ci attende tra queste pagine.
Il crossover coinvolge anche i personaggi comprimari.
Quindi a Londra, città magica e sovrannaturale, si muove Selene/Catwoman che va a letto con Dylan.
Poi abbiamo i siparietti tra Groucho e Alfred.
Il dialogo tra l’ispettore Bloch e il commissario Gordon.
Divertimento a mille.
Scene d’azione calibratissime.
Recchioni gioca con gli stereotipi della serie Dylan Dog e del personaggio Batman, citando continuamente. Il post-moderno citazionista, inventato da Tiziano Sclavi e proseguito in parte di suoi successori, diventa auto-citazionismo ed è elevato all’ennesima potenza.
Quando questo gioco eterno di rimandi inizia a stancare, interviene qualche elemento nuovo, come la presenza di John Costantine. Proprio lui, quello della serie Hellblazer della Vertigo DC.
Del resto siamo in una Londra magica, no?
Inizia quindi un nuovo confronto. Non abbiamo più Dylan e Batman. Ma Dylan, Batman e Costantine in una sorta di triangolo magico. Anzi: se contiamo tutti i personaggi coinvolti, arriviamo a un pentagono come minimo.
Sottotesto esoterico? Forse.
Spero di avervi incuriosito abbastanza da leggere questo capolavoro di arte fumettistica.
Il volume è arricchito da bozzetti, studi a matita, cover gallery.

GLI AUTORI
Werther Dell’Edera, dopo essersi diplomato alla Scuola Romana dei Fumetti, ha collaborato con editori italiani come Eura, Magic Press e Sergio Bonelli Editore e statunitensi come Dc (etichetta Vertigo) e Marvel.

Gigi Cavenago alterna l’attività di disegnatore di fumetti a quella di illustratore. Ha pubblicato per Mondadori e Sergio Bonelli Editore.

Roberto Recchioni ha scritto numerose sceneggiature per la Sergio Bonelli Editore, in particolare per Dylan Dog, di cui ha tenuto in mano la curatela per molti anni, dopo quella di Tiziano Sclavi.

Dylan Dog e Batman
L’ombra del pipistrello
Sceneggiatura: Roberto Recchioni
Disegni: Werther Dell’Edera e Gigi Cavenago
Editore: Sergio Bonelli Editore
Codice ISBN: 9788869618567
Prezzo: 26 €

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Spellbound di Francesco Napoletano

[…] Anche con gli occhi chiusi, si conosce più nel sonno che nella veglia. […]

Spellbound è un fumetto ad opera dell’artista Francesco Napoletano, in arte heatherEXrose, pubblicato sotto il marchio Racconti dal Profondo.
In questo volume illustrato, in cui la sperimentazione grafica si fonde armoniosamente con una narrazione dallo stile cinematografico, l’artista ci conduce in un’esperienza visionaria che oscilla tra sogno e realtà.
Credo molti di noi, almeno una volta, hanno sognato di varcare una soglia che li ha condotti verso un mondo remoto o banalmente verso un abisso di orrore.
Spellbound è un labirinto sensoriale, un viaggio ai confini della realtà dove sogni e incubi si intrecciano in un vortice di immagini. Siamo spettatori di una mente che vaga tra mondi paralleli, sospesa tra il bianco e nero della lucidità e le tinte vibranti dell’inconscio. Un’esperienza che invita a perdersi, a lasciarsi trascinare in un flusso di emozioni e sensazioni, senza cercare risposte, ma semplicemente godendo della bellezza del mistero.
Posso trovargli un difetto? Un’altra decina di pagine in più, ma io sono un ragazzo goloso.
Oltre al fumetto, troverete alcuni sketch molto belli, e una storia, denominata Novella malefica: un elogio al potere evocativo della parola, un invito a confrontarsi con l’inconscio e con la natura. Si tratta di un testo per lettori disposti a lasciarsi trasportare da un flusso di immagini e simboli, più che da una narrazione lineare. Il testo affronta temi esistenziali come il desiderio di tornare alle origini, la nostalgia, il rapporto con la natura, e il senso di smarrimento. L’idea del mare come crogiolo di memoria e trasformazione è potente e ben sviluppata

L’AUTORE
Francesco Napoletano (nato nel ’95 in provincia di Roma) è un artista indipendente italiano. Specializzato in studi di grafica e pittura, dal 2020 lavora sotto lo pseudonimo “heatherEXrose” portando avanti un progetto artistico totale, comprendente la commistione tra pittura, fumetto e poesia di ispirazione modernista. La sua missione come creativo è quella di sondare le profondità della coscienza e dell’esistenza attraverso un atto creativo che è in sé medianico e spirituale. La sua opera ha figurato in varie mostre collettive ed eventi culturali in Italia; ha pubblicato un artbook intitolato “FRAGMENTS” nel 2023, e nello stesso anno una breve raccolta di versi: “Lord Pierrot”, entrambi in edizione limitata. Nel settembre 2024 pubblica (con l’etichetta “Racconti dal Profondo presenta”) il suo primo racconto a fumetti: “SPELLBOUND”.

Spellbound
Autore: Francesco Napoletano
Editore: Independently published
Collana: Racconti dal profondo
Pagine: 74
ISBN-13 : ‎ 979-8335437387
Costo: 12,73€

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Tsunami il primo manga italiano di Weird Book

La Redazione GHoST presenta Tsunami il primo manga italiano scritto da Erika Innocenti e Antonio Ruggiero con i disegni di Giulia Valenti edito da Weird Book.

Tsunami è il racconto dei cataclismi dell’adolescenza di cinque ragazzi problematici in una noiosa città di provincia. Il sentirsi diversi e incompresi porta i protagonisti a interfacciarsi in modo diverso dagli altri, cercando vie di fuga e arrivando a dover combattere per la sopravvivenza del proprio essere affrontando i mostri che si annidano dentro e fuori di loro.

SCHEDA TECNICA
Titolo: Tsunami
Autore: Erika Innocenti, Antonio Ruggiero e Giulia Valenti
Editore: Weird Book
Collana: Kaiju
Genere: Fumetto
Pagine: 248
Prezzo: 19,90 €
Formato: 15 x 21 cm
Caratteristiche: Brossurato
ISBN: 979-12-81603-16-5

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Nick Raider – Senza respiro / Tracce di sangue di Sergio Toppi e Gino D’Antonio

NPE
Nicola Pesce Edizioni ha ristampato, in un volume unico, Tracce
di sangue

e Senza
respiro,
le
due storie di Nick Raider (personaggio pubblicato in Italia da Sergio
Bonelli Editore) realizzate, per i disegni da Sergio
Toppi

e, per i testi, da Gino
D’Antonio
.
Entrambi scomparsi da un po’ di anni, disegnatori e autori completi
che hanno fatto la storia del fumetto italiano, anzi europeo.

Nonostante
adotti la griglia narrativa bonelliana, Toppi
non
rinuncia alla propria personalità. Echeggiano, dal suo passato di
Autore, tra le tre sequenze di due vignette ciascuna, il gusto per la
composizione ardita della tavola, il senso dell’inquadratura
insolita e la deformazione grottesca, possibile quest’ultima solo a
chi possiede ampiamente le basi del disegno classico, delle anatomia.

Altra
caratteristica del segno di
Sergio Toppi

è la raffigurazione del movimento dei personaggi in un tempo
surrealisticamente cristallizzato.

Il
bianco, abbacinante, e il nero, fondo come la notte, entrano in
comunione sotto l’egida del tratteggio: sottili linee si intersecano
a formare un viso, un corpo, un albero o un auto.

L’ottima
sceneggiatura del grande narratore Gino
D’antonio

è rispettata da Toppi
e
al temo stesso interpretata. Il ritmo serrato del montaggio, che
rallenta e accelera a seconda della situazione rappresentata, sono in
vitale e produttivo contrasto con la tendenza di Toppi
a fissare i propri personaggi nello spazio e nel tempo.

Nick
Raider è, come Tex Willer – l’inventore di Raider, Cladio
Nizzi
,
è anche sceneggiatore di lungo corso di Tex – , ricercatore
implacabile della giustizia, poliziotto integerrimo e disposto a
tutto, nell’ambito del rispetto della legge di cui è garante per
trovare i colpevoli

Veniamo
alla trama della prima storia, Senza
respiro
,
pubblicata per
la prima volta nel 1997 su «Nick Raider» n. 114, Sergio Bonelli
Editore.

Greed,
delinquente sotto protezione, viene aggredito nella sua casa da
sicari inviati da una famiglia mafiosa per cui precedentemente egli
lavorava. Così Raider ipotizza che sia stato Don Zarro, contro cui
Greed avrebbe dovuto testimoniare, a mandare i due killer. Greco
riesce a scappare ed è ricercato sia dalla polizia che non vuole
rinunciare alla sua importante testimonianza sia dai sicari di Don
Zarro che vuole invece chiudere per sempre la bocca del testimone
scomodo

Le
inquadrature si distinguono per una accentuata profondità di campo e
una distanza quasi irreale tra soggetto in primo piano e figure in
secondo piano o sullo sfondo. Il Nick
Raider
di Toppi
è sulla soglia della narrazione fantastica. Ed elementi di grottesco
ce ne sono sicuramente.

Toppi
utilizza tute le possibili inquadrature (primi e primissimi piani,
piani americani, piani medi, viste dall’alto e dal basso)
armonizzando il tutto in un montaggio perfetto

Raider
ha la stessa insofferenza di Tex verso gli alti papaveri (sindaco e
procuratore distrettuale in questo caso) che pensano solo a
visibilità mediatica e stipendio.

Il
carattere “anarchico” e texano di Nick Raider lo porta ad
andare direttamente a parlare con Don Zarro, il boss che ha, dal suo
eremo, ordinato l’esecuzione di Dread causando così la morte dei
poliziotti di sorveglianza.

Don
Zarro è, in realtà, una figura tragica. Vecchio e con poco tempo da
vivere, non ha figli ma ha, come unico erede. un nipote che vuole
risolvere goffamente a colpi di mitra i problemi. mentre Zarro,
mafioso della vecchia guardia, ha sempre preferito risolvere le
questioni tramite accordi con gli altri boss.

Il
poliziotto d’azione Martin e il poliziotto nerd ed esperto di
informatica Jimmy coadiuvano Nik Raider nella sua indagine.

L’intera
trama si basa sulla ricerca di Dread da parte di Raider, prima che lo
trovi chi vuole ammazzarlo per chiedergli la bocca.

I
personaggi (poliziotti e delinquenti) si muovono in una metropoli che
è ricavata da tanti romanzi gialli e film americani ma non per
questo meno realistica, caratterizzata da un cupo senso di
oppressione e precarietà, una città dove basta poco per essere
vittima e i carnefici scorrazzano a loro piacimento.

Zarro
dice al nipote che Dread non sa niente e quindi non costituisce un
pericolo ma il nipote, troppo impulsivo e poco intelligente,
preferisce mandare killer in giro senza la pur minima strategia.

Come
nel miglior poliziesco anni 70, non mancano sparatorie sincopate e
vorticose corse in auto.

I
personaggi, protagonisti e comprimari, sono ottimamente, in senso
narattologico, scolpiti da D’Antonio
e raffigurati secondo principi fisiognomici da Toppi.

Le
onomatope dinamiche inducono il lettore a sentire realisticamente i
suoni e i rumori, dal driin
di un campanello al crash
di un vetro che si infrange, dallo skreee
di una frenata, al sock
di un pugno, dal crack
di un fucile al flop
di una pistola con silenziatore.altresì il gusto per l’eccesso
nell’inquadratura dove le mani e i visi o le figure intere in primo
piano risaltano tridimensionali nel loro porsi al confine o talvolta
sconfinare dai bordi della vignetta come ad invitare il lettore ad
entrare nel mondo scuro e degradato narrativamente offerto da Gino
D’antonio

e Sergio
Toppi

la cui capacità d’invenzione grafico-narrativa non viene sminuita
dall’adozione, necessaria, del montaggio bonelliano di cui l’artista
sonda e forza i limiti producendo opere che possono senz’altro essere
messe accanto alle storie de Il
collezionista

o a quelle realizzate per Un
uomo un avventura

della Cepim (serie anni settanta della Sergio Bonelli editore) ma
perché no anche delle sue storie autoconclusive, che uscivano negli
anni ottanta su Corto
Maltese

piuttossto che su L’eternauta
o, ancora prima, nei sessanta, su Linus.

Le
scene di violenza sono di una bellezza cristallina.

D’Antonio
costruisce con sapienza una trama che alterna i punti di vista dei
poliziotti a quello dei criminali, usando fluidi passaggi da
un’ambientazione all’altra (un distretto di polizia, un appartamento
in un quartiere malfamato, dalle strade metropolitane, gli interni
lussuosi della villa di un capomafia), flash back esplicativi delle
motivazioni dei personaggi e costruisce una trama resistente senza la
minima sfilacciatura. Non ci sono cadute di tono. Il ritmo accelera e
rallenta coinvolgendo il lettore nello scontro tra i due poli opposti
della scacchiera in cui si muovono personaggi, protagonisti o
comprimari, ottimamente caratterizzati. Non ci sono figure
bidimensionali nella sceneggiatura di D’Antonio come non c’erano
nella serie Storia
del West

(Bonelli Editore) o quella sulla Seconda
guerra mondiale,

pubblicata sulla rivista per ragazzi Il Giornalino, edita dalla
Editrice Paoline. Dalle serie lunghe a quelle brevi fino ai racconti
autoconclusivi, usciti per Il
corriere dei ragazzi

o per Supergulp,
D’Antonio
ha sempre dimostrato, con le sue opere che ogni personaggio ha
diritto a una propria personalità.

Nelle
vignette ombre e luci sono in perfetta armonia. Criminali e
poliziotti, diseredati e altolocati, bene e male in una
rappresentazione equilibrata del reale.

Le
scene di violenza hanno l’eleganza formale di un dipinto di un
pittore giapponese.

Troviamo
anche inquadrature “sbilenche” secondo studiate angolazioni che
Toppi
controlla totalmente racchiudendo situazioni di disarmonia o violenza
in perfette costruzioni grafiche elaborate. Ricordate la sequenza
della violenza di Accattone
di Pier
Paolo Pasolini
?

Tutto
in Toppi
è perfezione: dalla forma del balloon alll’onomatopea, passando per
tuto il resto: niente è lasciato improvvisazione .

Praticamente
tutte le considerazioni fatte finora per la storia precedente
sull’arte di Toppi
e l’abilità di narratore di D’Antonio
valgono anche per la seconda storia del volume, Tracce
di sangue,
 pubblicata
per la prima volta nel 2001 su Almanacco del Giallo n. 9, Sergio
Bonelli Editore.

Si
inizia con un omicidio e sembrerebbe che il colpevole sia Jacky,
ragazza adolescente che uccide la sorella maggiore Pearl, prostituta,
che vuole indurla a vendersi. Jackie l’avrebbe fatto per fuggire da
un ambiente degradato e retto dalle regole della delinquenza. Per
scappare porta con sé del denaro che Levasseur, un malavitoso
protettore della donna uccisa, reclama come suo. Questo
è ciò che sembra accadere ma la scelta particolare del montaggio
interno ed esterno, unita alle ombre che oscurano il viso di Jackie,
mette già in guardia il lettore: forse non e stata lei.

Dalla
palude passiamo al Greenwich village di New York dove Nick Raider
viene svegliato da Jim che gli ricorda che deve fare il turno di
notte.

Jackie
si mostra dapprima in una vignetta avvolta da ombre. Poi, in un primo
piano in piena luce, appare. Pallida come un fantasma. Jackie
racconta la sua versione: lei e innocente e non sa chi ha ucciso sua
sorella. Nick Raider decide di credergli. Inziano così le
investigazioni di Raider.

Anche
qui il disegno di Sergio
Toppi

raggiunge vette insondabili di qualità.

I
visi e le figure risaltano come immagini tridimensionali sullo
scenario “dipinto” con la china. Immagini come la vignetta
iniziale a doppia striscia che racconta l’habitat paludoso della
Louisana in cui inizia l’episodio o l’incendio della casa di Jackie
restano indelebili nella mente di chi legge.

Assistiamo
alla bravura di Toppi
che, anche qui, si “adatta” al formato Bonelli e l’incontro tra
lo stile del Toppi
D’autore con il formato a tre scrisce di sei vignette dà a vita a un
modo nuovo di concepire la nona arte, che purtroppo non sempre è
servito come lezione per altri autori di Bonelli o altri editori.
Mettere insieme ricerca e sperimentazione non è facile. Toppi
e D’antonio
ci sono riusciti.

GLI
AUTORI

La
storia artistica di Sergio
Toppi

(Milano, 11.10.1932 – Milano, 21.08.2012) rappresenta certamente
una tappa imprescindibile per la nascita del fumetto d’autore in
Italia. Insieme a Dino
Battaglia

e Hugo
Pratt

è uno dei personaggi-chiave della Nona Arte italiana.

Ha
vinto l’ambìto premioYellow
Kid

nel 1975 durante il Salone del fumetto di Lucca.

Ha
collaborato con L’Eternauta, Comic
Art, Orient Express

e Corto
Maltese
.

Sharaz-deBluesBestiarioNaugatuck
1757
ChapungoOgoniokIl
dossier Kokombo
Dio
minore
KrullIl
collezionista
Colt
Frontier
,
sono solo alcuni dei titoli riproposti nella collana di Edizioni NPE
dedicata al maestro.

Gino
D’Antonio (Milano 1927-2006), tra i maggiori autori di fumetto
italiano, è uno dei pochi a vantare una formazione completa. Abile
tanto nella scrittura quanto nel disegno, ha debuttato a vent’anni
realizzando la serie Jess
Dakota

per approdare successivamente al settimanale Il Vittorioso. Ha
lavorato per Il Giornalino, di cui è divenuto responsabile del
settore fumetti, dando vita a numerosi personaggi come Jim Lacy,
Soldato Cascella e Susanna. Ha anche collaborato sin dall’inizio
con la prestigiosa collana Un
uomo un’avventura della Cepim

(Bonelli), per la quale ha realizzato soprattutto, con la
collaborazione di disegnatori come Renato
Polese
,
Sergio
Tarquinio

e Renzo
Calegari
,
la mitica serie Storia
del West
che
anticipa le tematiche sviluppate poi da Berardi
e Milazzo
con Ken
Parker
e
la serie
Bella e Bronco
.
Negli ultimi anni si è dedicato soprattutto alla sceneggiatura,
confermandosi un autore completo e un maestro del fumetto.

Nick
Raider – Senza respiro / Tracce di sangue

Testi:
Gino
D’Antonio

Disegni:
Sergio
Toppi

Collana:
Sergio
Toppi

Numero
in collana 23

Formatovolume
21×29,7 cm, cartonato b/n

Pag.
200

Codice
ISBN: 9788836272532

Prezzo:
29,90 €

Il
volume è stampato in sole 2.000 copie, tutte numerate a mano.

Sergio Toppi

Gino D’Antonio

Tutti i diritti riservati per immagini e testi agli aventi diritto ⓒ.




Femina – Volume 2: Primitive

La Redazione GHoST presenta l’uscita di “Femina – Volume 2: Primitive”, un fumetto in tre volumi scritto e disegnato da Janka Creator edito da Weird Book Edizioni.

Veronica, allontanatasi da Resin, scopre un luogo inesplorato del Pianeta dove si imbatte in feroci animali che non aveva mai visto. Intanto all’Acropoli vige il lutto per la Somma Profeta di Resin, morta sotto il crollo del monte Janka. Mentre Femina onora la tomba della Profeta, farà la conoscenza di uno strano animale col quale partirà alla ricerca di Veronica verso la parte inesplorata di Resin, dove farà la conoscenza delle Primitive, una tribù autoctona…
Ma chi sono in realtà la Primitive? Cosa sveleranno a Femina riguardo la nascita delle Amazzoni e del loro scomparso Creatore? Il viaggio di Femina continua alla ricerca della verità.

SCHEDA TECNICA
Titolo: Femina – Volume 2
Autore: J. Creator
Editore: Weird Book
Collana: Weird Comics
Genere: Fumetto
Pagine: 100
Prezzo: 17,90 €
Formato: 17 x 24 cm
Caratteristiche: Brossurato
ISBN: 979-12-81603-15-8

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