Melody, la vestale di Inventia di Roberta De Tomi

[…]La
magia è l’azione della creatività che rende il mondo quello che
è. Senza creatività voi esseri umani non sareste voi, e nemmeno
avreste fatto quello che avete fatto. Le case, l’arte, i romanzi,
le poesie, le canzoni. […]

Melody,
La vestale di Inventia.
di
Roberta De Tomi,
pubblicato
dalla Delos Digital per la collana Fair Tales, curata
da Monica Serra, è un
romanzo breve di sessantaquattro pagine attive e presenta una bella
copertina realizzata con una IA.

L’autrice,
Roberta De Tomi, apre l’opera con una breve nota in cui
spiega che questo suo lavoro nasce come omaggio ai cartoni animati
con giovani maghette che hanno fatto sognare migliaia di giovani
anime sognatrici. Un pensiero che ha donato un buon augurio a questa
lettura.

Citazioni
a Shakespeare,
oggettivamente dovute in questo racconto, trasmettono vibes in stile
Cronache
di Narnia e La Storia Infinita
,
attirando notevolmente la mia curiosità e immergendomi maggiormente
nella lettura. Incomincia subito con sprint, ti fa subito capire la
strada che prenderà, ovvero, un bel fantasy che ha un inizio
fanciullesco e che lentamente si evolve in qualcosa di più maturo e
complesso.

Questo
racconto parla di Melody, una ragazzina rimasta orfana che vive in
una casa famiglia. Un giorno viene contattata dal Bambino dei
Desideri
che le offre di esprimere tre desideri. Tuttavia, lei
può chiedere solo l’unico desiderio che non può essere esaudito:
riavere i genitori morti. Ma da dove arriva questo bambino magico?
Perché i tre desideri? E perché proprio lei?

Queste
sono le domande che inizialmente vi balleranno in testa; la risposta
arriverà addirittura nel capitolo 2, quindi nemmeno troppo in là.
La fonte di Inventia, che dà parte del titolo, è fondamentale per
mantenere la creatività sulla Terra e, allo stesso tempo, la
creatività terrestre la tiene viva, come si evince dall’estratto che
ho riportato all’inizio dell’articolo.

Il
tutto, ovviamente, è condito dalla presenza di un villain di nome
Alcamo il Grigio, e dalla sua introduzione si svilupperà tutta la
verità in merito alla storia della protagonista. Il finale ha
decisamente un gusto dolce e perfettamente in linea con lo stile di
scrittura dell’autrice che ci ha donato pagine di narrativa
fantastica con eccellenti descrizioni del mondo in cui siamo immersi,
e allo stesso tempo ci ha regalato emozioni fanciullesche ma pregne
di significato.

Si
intuisce uno stile di scrittura che privilegia una certa
pianificazione nel worldbuilding
e nei suoi personaggi.

In
conclusione, questo racconto merita ampiamente di essere letto da
tutti coloro che amano storie fantasy dal sapore fiabesco e sono alla
ricerca di un po’ di magia, che di questi tempi, non fa mai male.

L’Autrice

Roberta
De Tomi è nata a Mirandola (Modena) nel 1981. Laureata
al Dams di Bologna, allieva di Bottega Finzioni nel 2019, dopo aver
lavorato nel giornalismo e negli eventi per diversi anni, ha iniziato
a occuparsi di scrittura a 360°, lavorando come copy e ghostwriter
freelance.

Nel
2012 ha curato, insieme al poeta modenese Luca Gilioli,
l’antologia lirica solidale La luce oltre le
crepe
 (Bernini). Dal 2014 ha iniziato a pubblicare con
alcuni editori indipendenti: Come sedurre le donne (HOW2
Edizioni), il retelling Alice nel labirinto (Dae
Editore, 2017), da cui è nato il saggio il lingua
inglese Post-Alice: from Wonderland to the Labyrinth, passing
through a cultural Looking Glass
, inserito nella pubblicazione
accademica Pop- & post- Contemporary Routes in English
Culture
 (Aras Edizioni).

Nel
2022 è stata co-sceneggiatrice di Ricostruzione.
Emilia-Romagna 2012-2022
, prodotto da Wildcom Italia e ha
pubblicato Alyssa, l’ultima sirenetta (DAE).

Con
Delos Digital ha prodotto diversi racconti lunghi/romanzi tra
cui Chick Girl- Azalee per Veridiana (2016), Trappola
d’ardesia
 (2020) edito in cartaceo nel 2021 da Sága
Edizioni, Abuso d’amore (2022) e Gen-Z.
Zombie in una notte di mezza estate
 (2023).

Nel
2024 ha partecipato all’antologia Il dio del rock è severo
ma giusto
 (Les Flâneurs Edizioni), a cura di Eliselle
e Gianluca Morozzi, e pubblicato L’angelo caduto di
Feerilandia”
 (Sága Edizioni).

Melody,
la vestale di Inventia

Autore:
Roberta De Tomi

Editore:
Delos Digital

Collana:
Fantasy Tales

Pagine:
108

ASIN:

B0D9CHGNWK

Costo: 2,99 € su Delos Store, Amazon e Kobo. 4,99 € su Google Play

Melody, la vestale di Inventia di Roberta De Tomi

Roberta De Tomi

Tutti i diritti riservati ⓒ per immagini e testi.




Le case che abbiamo perso – Antologia del Trofeo RiLL 2023

[…]
Quest’anno
c’è scarsità di case. Ne sono giunte solo due, con la macchina del
mese scorso

[…]

Un’antologia
ricca di storie. L’edizione 2023 della collana Mondi
Incantati

porta i lettori in un affascinante viaggio tra fantasia e talento
letterario. Dodici racconti, sapientemente selezionati, attendono di
essere scoperti e di rapire il pubblico con le loro trame avvincenti.

I
primi cinque classificati del 29esimo
Trofeo RiLL

figurano tra i protagonisti dell’antologia, insieme ai quattro
vincitori di SFIDA
2023
.
A completare la raccolta, tre racconti premiati in concorsi letterari
internazionali gemellati con il Trofeo
RiLL.

Acheron
Books
,
con il patrocinio di Lucca
Comics & Games
,
presenta questa preziosa edizione curata direttamente da RiLL.

Un’immagine
che cattura l’essenza. L’illustrazione di copertina, realizzata da
Valeria
De Caterini
,
trae ispirazione dal racconto vincitore del Trofeo RiLL, opera di
Francesco
Corigliano
,
e si inserisce perfettamente nella tradizione artistica della collana
Mondi Incantati. Un invito alla scoperta. Un’antologia assolutamente
da non trascurare per gli amanti del fantasy e della narrativa breve,
che offre l’occasione di immergersi in mondi immaginari e di
conoscere nuovi talenti letterari.

I
racconti premiati del 29esimo Trofeo RiLL sono i seguenti:

Le
case che abbiamo perso

di Francesco
Corigliano

(vincitore)

Tutt’apposto
di Giorgio
Cappello

(secondo classificato)

I
colori del Campo Santo
di
Giorgio
Smojver
(terzo
classificato)

Un
ragazzo

di Valentina
Schiaffini

(quarto classificato)

È
stata la Palude

di Francesco
Pone

(quinto classificato)

Le
case che abbiamo perso

di Francesco
Corigliano
è
una storia che narra di nomadi della steppa, che, anziché muoversi
con cammelli e grandi tendoni, si spostano su case con grandi zampe.
Il racconto segue in particolare la vita di Aki, che ne è il
narratore. Questa storia è dolceamara tanto quanto il suo finale.
Corigliano,
grazie alla sua abilità narrativa, è riuscito a immergermi
completamente nel racconto, proiettando la mia mente in un viaggio
attraverso questo deserto fantasy popolato da case in movimento.
Comprendo benissimo perché questo racconto abbia vinto! È
scorrevole, piacevole e godibile: quando ho terminato la lettura mi è
quasi dispiaciuto che fosse già finito.

Tutto
apposto
di
Giorgio Cappello

narra la storia di un uomo che, per avviare la sua piccola attività,
chiede soldi alla malavita locale. Quando questi si presentano per
riscuotere, trovano una sorpresa decisamente inaspettata. Ovviamente,
la storia è più complessa di così, ma la brevità di questi
racconti mi impedisce di entrare troppo nei dettagli. Ammetto che ho
fatto un po’ di fatica a leggere i dialoghi in dialetto, ma erano
comunque perfettamente comprensibili. Il colpo di scena finale di
questo racconto mi ha decisamente colto di sorpresa , nel complesso
il racconto l’ho trovato molto gradevole.

I
colori del camposanto

di Giorgio
Smojver

è un fantasy storico ambientato a Pisa, che narra la storia di tre
pittori incaricati di dipingere gli affreschi del Camposanto
Monumentale. Questi artisti, già menzionati nel Decameron
di Boccaccio, vengono ripresi dall’autore per dare vita al suo
affascinante racconto. L’abilità di Smojver nel tessere una trama
che fonde elementi storici con il fantasy è notevole. La sua scelta
di utilizzare un linguaggio ricercato arricchisce l’opera,
conferendole un tono raffinato e suggestivo. La narrazione, inoltre,
è ritmata e coinvolgente, mantenendo il lettore incollato alle
pagine.

Un
ragazzo

di
Valentina Schiaffini

è un racconto storico fantasy, ambientato in un’epoca indefinita. La
storia ruota attorno a Lucius, un contadino che, per bontà
cristiana, accoglie nella sua casa un uomo ferito di un’altra etnia.
Da quel momento, iniziano a capitare cose strane, bizzarre ma
positive. Tuttavia, nulla di bello è destinato a durare. La
scrittura delicata di Schiaffini
accompagna una narrazione decisamente interessante. L’autrice
descrive con cura l’atmosfera, permettendo al lettore di provare una
forte empatia verso i protagonisti. Lucius, in particolare, emerge
come un personaggio profondamente umano, la cui generosità e bontà
risuonano con forza attraverso le pagine.

È
stata la palude

di
Francesco Pone

è un lodevole racconto fantasy con venature Grim Dark. Si assapora
l’aroma di povertà di un’Italia a cavallo delle Crociate. Il
racconto orbita attorno a una locanda su palafitte che sorge su una
palude. Un avvenimento insolito attira tutti lì, dando il via a un
evento sconvolgente. La narrazione è avvincente, sporca e
grottescamente divertente. Pone
riesce a dipingere con maestria un mondo oscuro e crudo, dove la
miseria e la durezza della vita medievale emergono in tutta la loro
brutalità. L’ambientazione della palude, con la sua atmosfera umida
e inquietante, aggiunge un ulteriore strato di tensione e mistero
alla storia. I personaggi sono vividi e ben caratterizzati, ciascuno
con le proprie peculiarità e ombre. La locanda, centro nevralgico
degli avvenimenti, diventa quasi un personaggio a sé stante, con i
suoi segreti e il suo fascino lugubre.

Qui
adesso passiamo al Rill
World Tour
,i
racconti vincitori di concorsi letterari esteri:
I
fiori che sbocciano nel deserto

di Guilherme
Pires Correia

(vincitore del Premio Ataegina 2022, Portogallo; traduzione: Emiliano
Marchetti
)
La
Pinza Storica
,
di Talita
Isla

(vincitore del premio Visiones 2023, Spagna; traduzione: Serena
Valentini
)
Substrato,
di Philip
Machanick

(vincitore della NOVA Short-Story Competition 2022, Sud Africa;
traduzione: Gianfranca
Gastaldi
)

I
fiori che sbocciano nel deserto

di Guilherme
Pires Correia

si presenta come un racconto distopico che ci svela una realtà
decadente in cui l’umanità è allo stremo. Il surriscaldamento
globale ha generato una drammatica disuguaglianza nella società, con
la mancanza di lavoro che ha diviso gli individui in due categorie:
quelli che si sono fusi con la tecnologia delle macchine per lavorare
e quelli disoccupati che soffrono di fame e aspettano di potersi
trasformare in macchine stesse.

Nonostante
l’ambiente arido e freddo, il mondo descritto è anche automatizzato
e privo di sentimenti. Tuttavia, all’interno di uno dei robot, nasce
un interesse per qualcosa di raro e prezioso, un fiore. Questo
racconto è profondo e delicato, offrendo una visione drammatica di
un futuro possibile che, purtroppo, sembra sempre più vicino.

La
Pinza Storica

di Talila
Isla

è un racconto che narra la storia di sei ragazzi che, in seguito
alla fine del mondo, sono riusciti a creare un mondo completamente
artificiale. Isolandosi in una capsula fuori dalla Terra, essi hanno
creato una realtà idilliaca che presenta diversi livelli simili a un
videogioco, ambientati in contesti storici dell’umanità. Tutto
sembra procedere normalmente finché qualcosa attira la loro
attenzione.

Tra
i titoli stranieri, posso affermare che La
Pinza Storica

di Talila
Isla
è
il mio preferito, sia per la cura nella scrittura che per il tema
trattato.

Il
Substrato

di Philip
Machanick

è un interessante racconto ambientato in un contesto contemporaneo.
Un incidente con alcuni droni desta preoccupazione, poiché il loro
lavoro autonomo si dimostra più efficiente rispetto a quello umano.
Ciò scatena un’indagine che porterà a una scoperta sensazionale e
dal risvolto inquietante. Il finale del racconto è tra i migliori
dell’intera antologia.

Tornando
al puro Made
in Italy
,
i racconti vincitori di SFIDA 2023:

Dove
i morti viaggiano veloci
di
Alessandro
Izzi

Segni
di pista

di Nicola
Catellani

Petricore
di Marta
Bonaventura

Assuntina
e la Luna

di Laura
Silvestri

Dove
i Morti viaggiano veloci

di Alessandro
Izzi

presenta un setting originale dalle venature oniriche e horror. Siamo
in un mondo dove i morti di notte camminano e di giorno mandano sogni
ai viaggiatori. Ovviamente è più profondo di così, ma dovreste
sviscerare tutto nella lettura. Il racconto non è affatto banale,
scritto estremamente bene e ampiamente scorrevole.

Segni
di pista

di Nicola
Cattelani

parla di un gruppo di boy scout, la squadriglia Falchi, al momento
del racconto situata nel varesotto a pochi chilometri dalla Svizzera.
Durante il Grande Gioco indetto per tutti i gruppi scout,
immergendosi nel bosco si accorgono di non essere più nel punto da
dove erano partiti. L’autore ci immerge dentro una storia dal sapore
della resistenza e, come nel suo stile, dal finale positivo e
rasserenante.

Petricore
di Marta
Bonaventura

narra di un mondo che ha evitato apocalissi annunciate, ma che si
trova ora a fronteggiare un male più subdolo che si diffonde
attraverso malattie. La storia segue la vita di Leda e di sua madre,
che è prossima a essere colpita da una malattia. Si parla del loro
rapporto e di come le icone presenti su un tablet possano facilitare
la comunicazione tra di loro. Nonostante il tema trattato sia molto
pesante, l’autrice è riuscita a trattare l’argomento con leggerezza,
scavando nel profondo dell’anima senza lasciare cicatrici evidenti.

Assuntina
e la luna

di Laura
Silvestri
,
è un racconto ambientato nello Stato Pontificio nel 1094. La storia
ruota attorno a una giovane e bellissima ragazza di nome Assuntina,
promessa in sposa dal padre al Console del paese, un uomo molto più
anziano di lei. Tuttavia, Assuntina è già innamorata di un altro e
si trova così a dover affrontare un forte trauma.

Il
racconto parte
come una narrazione storica che poi vira sul fantasy, inizia leggero
ma poi assume una connotazione di forza e ribellione. Personalmente,
ho avuto qualche difficoltà a causa del dialetto ciociaro utilizzato
dall’autrice per mantenere coerenza con l’epoca storica.
Fortunatamente, le note a piè di pagina mi hanno aiutato a
comprendere i significati più complessi.

Conclusione
della mia lettura: Le
case che abbiamo perso e altri racconti del trofeo Rill e dintorni

conferma ancora una volta che questo concorso sforna non solo nuovi
talenti ma riprova l’abilità anche di penne già note nel panorama
fantasy italiano (e in questo caso anche internazionale)

Questi
racconti sono tutti ricchi di significato e lasciano sempre quel
qualcosa in più al lettore, sia dolce che amaro.

Le
case che abbiamo perso e altri racconti del trofeo Rill e dintorni

Autore:
AA.VV.

Editore:
Acheron Books

Collana:
Mondi Incantati

Pagine:
167

ISBN-13:

979-1254980965

ASIN:

B0CHHNJH6X

Costo: 10 €

Le case che abbiamo perso e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni

Tutti i diritti riservati ⓒ per immagini e testi.




Spettri di pietra di Francesco Corigliano

I tredici racconti che compongono Spettri di pietra, nuova raccolta di Francesco Corigliano, rappresentano un viaggio attraverso le pieghe del quotidiano, dove l’ordinario si trasforma in straordinario e l’innocuo si rivela pericolosamente seducente. Corigliano dimostra una maestria narrativa che riesce a fondere con armonia la fiaba nera e la cronaca quotidiana. Ogni storia, infatti, è un piccolo mondo a sé, in cui i confini tra realtà e immaginazione si fanno sempre più labili, costringendo il lettore a confrontarsi con paure antiche e profonde. Le ombre che popolano queste pagine non sono semplici fantasmi del passato, ma entità complesse e potenti, espressione di forze che sovrastano e minacciano le certezze più intime dell’essere umano.

Il
primo racconto, Terra di paura,
è ambientato in un territorio selvaggio e inospitale della Calabria,
una terra che l’autore ben conosce. La ricerca di un faggeto
costringe i protagonisti a scontrarsi con il manifestarsi di forze
imperscrutabili. Si trovano a sperimentare un’esperienza di terrore
metafisico in cui dei muretti simbolizzano il manifestarsi di
un’altra dimensione della realtà. Con il successivo L’ostruzione
si cambia registro: il male evocato nasce qui al nostro interno e
assume una forma materiale inquietante. Madri
è una storia che ci parla dei sentimenti dei genitori verso i propri
figli. Compaiono anche delle bizzarre meduse che hanno qualcosa di
lovecraftiano. Si tratta di una vicenda oscura che lascia il segno
nel lettore. In Funerale
una misteriosa confettura sembra determinare non solo la vita e la
prosperità degli abitanti, ma anche il loro trapasso. Questo
scenario evoca fortemente il folk-horror, con i suoi elementi di
oscurità e mistero. Il paesino di San Filario diventa un microcosmo
in cui il mistero e la comunità si intrecciano indissolubilmente. Il
senso di appartenenza e la fiducia nella saggezza degli adulti
offrono un conforto parziale di fronte all’orrore dell’ignoto,
creando un equilibrio precario tra rassicurazione e paura. Corigliano
riesce a catturare la bellezza e l’orrore di questo momento di
consapevolezza, mostrando come la tradizione possa essere sia un
rifugio che una prigione. In Nuove mansioni
ho colto una critica a certe esperieze
di lavoro contemporanee che purtroppo viviamo mentre in Rose
sbocciate
un bambino entra nel classico
“posto sbagliato” di molta letteratura spettrale. La
fortuna
ci mostra un corriere che, a causa
di un incidente con la sua auto, viene ospitato durante una tempesta.
Il suo soggiorno, in balia di strani personaggi che sembrano celare
oscuri segreti, è una vera e propria esperienza verso una dimensione
“altra” anche se niente ci viene mostrato se non attraverso
vaghi indizi. Segnale
è una grande storia di spettri in cui il fantasma di una lontana
parente si manifesta in un’ala disabitata della casa. Un racconto che
sarebbe piaciuto a Walter de la Mare.
Sete è ancora
ambientato in una natura solitaria in cui in apparenza l’uomo non
mette mai piede. Ma, all’improvvio, l’apparizione di una bizzarra
fontana in mezzo al bosco crea un elemento di disturbo. Mark
Fisher avrebbe
classificato questa come un’esperienza eerie
dove si manifesta “qualcosa dove non dovrebbe esserci niente”.
Devo dire che in molte atmosfere di questa raccolta ho sperimentato
proprio una sensazione di eerie.
L’atmosfera mi ha ricordato qualcosa di Machen.
Ho ravvisato una sensazione di sacralità leggendo questo racconto.
Dentro la scatola
è invece un racconto particolare ambientato nella solitudine dei
boschi. Forse è proprio la solitudine a trasformare le persone
facendole cadere in abissi “nietzschiani”. La
scala
è una storia di ambientazione
marina, forse il momento “hodgsoniano” di questa raccolta.
In Merenda
risalgono in superfice ricordi in apparenza dimenticati che vivono
ancora nell’inconscio del protagonista. La
funzione silvestre
, un racconto ambientato
ancora in Calabria sull’altopiano della Sila dove uno scrittore si
ritira a vivere, chiude l’antologia evocando antiche leggende pagane.

Spettri
di pietra
è permeato da una visione del mondo in cui la realtà
è costantemente in bilico tra luce e ombra, e ogni certezza può
essere minata da una rivelazione improvvisa e sconvolgente. Gli
spettri di Corigliano non sono solo presenze sinistre, ma
metafore potenti delle perdite e delle paure che ogni essere umano
porta con sé. La loro minaccia è tanto più efficace quanto più si
radica nel conosciuto, trasformando il familiare in qualcosa di
estraneo e inquietante. Si tratta di un’opera che non solo omaggia le
grandi tradizioni letterarie del passato, ma le reinventa con una
freschezza e una profondità che la rendono attuale e necessaria,
come ben scrive Giacomo Ortolani nell’introduzione.
Corigliano, con il suo stile evocativo e la sua capacità di
penetrare nelle pieghe più nascoste dell’animo umano, ci regala una
raccolta di racconti che affascina e inquieta, offrendo una
riflessione acuta e penetrante sulla natura della paura e della
perdita. Un’antologia che non mancherà di lasciare un segno profondo
in chi avrà il coraggio di addentrarsi nelle sue pagine.

L’AUTORE

Francesco Corigliano è
docente di scuola secondaria di primo grado. Nel 2019 ha
conseguito un Dottorato di Ricerca con un lavoro di studio sulla
letteratura weird. Ha pubblicato articoli di critica letteraria
dedicati a fantastico, folk horror e letteratura del
soprannaturale in
raccolte e riviste accademiche, e il saggio La
letteratura weird. Narrare l’impensabile
 (Mimesis,
2020). Nel
2015 con il racconto Ex
machin
a
si è classificato al primo posto ex-aequo con Giovanni
De Feo

al Premio Hypnos, concorso in cui negli anni successivi è stato più
volte finalista. Nel 2018 è stato vincitore della XIV edizione del
concorso NASF, dedicato ai racconti di fantascienza. È stato
finalista della XXIV e XXIX edizione del Trofeo RiLL. Ha
pubblicato un’antologia personale, Malasacra (Kipple,
2019) e i racconti lunghi Sangue
del padre 
(Delos
Digital, 2020), Nostra
signora delle scaglie 
(Delos
Digital, 2021), La
funzione silvestre 
(Hypnos,
2021), L’eco
dell’acqua 
(Delos
Digital, 2023), Il
canto di vetro 
(Scheletri
Ebook, 2023). Altri racconti appaiono in antologie edite da Delos
Books, Historica edizioni, Edizioni Hypnos, Lethal Books, Edizioni
Watson e Horti di Giano, e sulle riviste Il
Buio
,
Dimensione
Cosmica
,
Specularia,
METATRON
e Narrandom
Suoi racconti in lingua inglese appaiono in raccolte edite da
Chthonic Matter e The Great Void Books.

Spettri
di pietra

Autore:
Francesco Corigliano

Editore:
Edizioni Hypnos

Formato:
Brossura; pag: 268

Codice
ISBN: 9791280110893

Prezzo: cartaceo 16,90 €; ebook 5,99

Spettri di pietra di Francesco Corigliano

Francesco Corigliano

Tutti i diritti riservati ⓒ per immagini e testi.




Zack Snyder – Into the Snyderverse di Filippo Rossi

Presentiamo
Zack Snyder – Into the Snyderverse
di
Filippo
Rossi,
pubblicato
da Edizioni NPE.

Zack
Snyder
,
tra i più grandi cineasti contemporanei, ha realizzato opere per il
grande schermo divenute ben presto dei cult: da L’alba
dei morti viventi

a Batman
v Superman
,
passando per 300.
Questo saggio analizza in maniera approfondita tutti i suoi film,
ripercorrendo la carriera del regista tra curiosità e retroscena. Il
suo percorso di vita, poco noto, e il cammino professionale non sono
sempre stati semplici. E i suoi lavori sono tra i più polarizzanti
del nostro tempo.

Questo
volume passa in rassegna tutti i suoi film, dagli esordi sin ad oggi,
tra appassionanti dietro le quinte e curiosità inedite.

L’AUTORE

“Jedifil”,
nato a Rovigo nel 1971 e trasferitosi a Trieste nel 2009, ha scritto
libri sulla saga di Star Wars, su Superman e sull’Universo
fantascientifico di Dune (quest’ultimo pubblicato per Edizioni
NPE).
Ama
il disegno e il fumetto, la psicologia e il mito, il rock filosofico
di Roger
Waters

e certo cinema. È Presidente di Yavin 4, il fan club italiano di
Star Wars, del Fantastico e della Fantascienza.
Membro
dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, sostiene la rivista
Éndore
dedicata al mondo del Signore degli Anelli.

Zack
Snyder – Into the Snyderverse

Autore:
Filippo Rossi

Editore:
Edizioni NPE

Collana:
Narrativa

Formato:
148×210 mm, brossura con alette, bianco e nero, pag. 432

ISBN:
9788836272068

Prezzo: 17,90 euro

Zack Snyder – Into the Snyderverse di Filippo Rossi

Tutti i diritti riservati ⓒ per immagini e testi.




L’angelo trafitto di Alberto Buchi

Pochi
giorni fa, scendendo in cortile con mio figlio, ho avuto modo di
osservare attentamente, forse in modo estatico… una crisalide di
falena notturna.

Era
agganciata alla vite, sporgente, di un cancello in ferro, e si
contorceva su sé stessa effettuando un movimento convulso, quasi
ipnotico.

Nel
terminare di leggere il libro di quest’autore contemporaneo, Alberto
Buchi,
dal titolo L’angelo trafitto, continuava a tornarmi in mente
l’incedere impazzito di questa oscura pupa.

“La
crisalide si agitava con movimenti intermittenti…”

L’ambientazione
descritta nel libro tratta di una provincia scura, triste, persino
malinconica del nord Italia, ai piedi delle montagne. In qualche
istante sembra di scorgere i nostrani paesini brianzoli, carichi di
pioggia e malumore, zeppi di sorrisi falsi e velenosi (come diceva il
nostro grande cantautore Lucio Battisti).

In
questo angolo di inferno si muovono i personaggi della nostra storia,
caratterizzati in modo certamente particolare, ognuno avvolto da
recondite pressioni interne, come se fossero messi a fuoco da un
caleidoscopio atto a osservare la singola fisionomia sfaccettata in
una molteplicità di figure simmetriche.

Ogni
personaggio, incredibilmente, ripropone la medesima turpe ombra, come
se fossero, tutti, parte di una quadrophenia musicale (vedi il
fortunato album degli Who).

In
via del tutto sommaria, cito, tra tutti, il misterioso Sandro, il
dubbioso Giuseppe, e così di seguito i voluttuosi Armando e
Maddalena, il violento ispettore Carcano e il suo fido braccio
destro, fino ad arrivare forse alla vera protagonista di questa
vicenda, Maria!

Notevole
il percorso psicologico della ragazza, che incarna perfettamente i
dubbi e i misteri che vengono resi palesi nell’animo di ciascuno di
noi.

Attraverso
Maria, il cui nome non è stato certamente scelto a caso – così come
quello degli altri personaggi – l’autore ci accompagna nella
trattazione, forse a volte persino semplicistica, mai banale, ma
sempre carica di mistero rivelato solo tra le pagine finale del
racconto.

“La
crisalide si agitava convulsamente trafitta da una scheggia di legno.

Per
un attimo temetti fosse stata intaccata”

Lo
stile dello scrittore è lineare, interfacciandosi con una struttura
narrativa assai apprezzabile, per via della formazione culturale
derivante sostanzialmente dal mondo del cinema.

In
più di un’occasione si ha l’impressione di leggere e vedere
contemporaneamente le sequenze filmate e i movimenti cadenzati degli
attori protagonisti.

Mi
soffermo, ancora una volta, a riproporre qualcosa che riprende
parzialmente ciò che ha ispirato la recensione…

“La
crisalide smise di muoversi convulsamente e… si fermò.

Era
trapassata?”

Trapassare
come sinonimo di passare oltre.

Confermo
che nella nostra vicenda carica di sogni, incubi e situazioni
fondamentalmente oniriche – molto ben evidenziate – l’autore lancia
alcuni messaggi che hanno tanto, ma proprio tanto, di attuale e
psicologico:


L’importanza del proprio passato, del proprio imprinting,
capace di modificare in toto la vita di ognuno di noi, sia per
effetto dei cosiddetti shock adolescenziali, che per effetto dei
trascorsi in famiglia, a volte poco considerati e trattati
superficialmente, ma che, spesso e volentieri sono cause di veri e
propri traumi.
– L’altro messaggio invece è riportato proprio
tra le pagine finali e invito caldamente il lettore a leggerlo per
assimilarlo nel suo significato più esaustivo.

In
ultimo, perché si intitola L’angelo trafitto?

La
spiegazione effettiva si può trovare in un determinato episodio di
uno dei vangeli apocrifi.

Consiglio
vivamente il lettore di andarci a fondo, ne vale la pena.

È,
come detto, terapeutico.

Alberto
Buchi, con grande maestria ci induce a riprendere
in mano quei passi e a sottolinearne la sfaccettatura, come sotto la
lente del caleidoscopio, sopra accennato.

Un
bel libro, da godersi e leggere con doviziosa attenzione di
particolari, senza tralasciare la cover, davvero significativa e,
seppur semplice, carica di simboli.

Bravo
Alberto, attendo con ansia una tua sceneggiatura!

“La
sera stessa, il bozzolo giaceva penzolante e vuoto.

La
crisalide aveva spiccato il volo ed era diventata …falena!

Buon
viaggio, amica mia!”

Alberto
Büchi
nasce a Milano nel 1978. Il cinema è il suo primo grande
amore e dopo la laurea si traferisce a Londra per frequentare la New
York Film Academy. Negli anni seguenti lavora in pubblicità e
insegna.

Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati su antologie come Strane Visioni (Hypnos, 2016), il volumetto bifronte Demoni (Nero Press, 2017) e 80 voglia di ammazzarti (AlterEgo, 2020). Il suo romanzo L’Eroe delle Terre Morenti (Nero Press, 2015) è uscito negli Stati Uniti col titolo Frontier Wanderer (Caliburn Press/Siento Sordida, 2015). Nel 2016 ha pubblicato il romanzo Fuoco Fatuo (AlterEgo Edizioni).

L'angelo trafitto di Alberto Buchi

Alberto Buchi

Tutti i diritti riservati ⓒ per immagini e testi.




Animali Notturni di Andrea Cattaneo

Andrea
Cattaneo
, scrittore lodigiano di
fantascienza e finalista del Premio Urania con il notevole Uomini
e Lupi
, ci regala con Animali
notturni
un’antologia che svela la sua
passione per i vampiri. L’opera raccoglie dieci racconti, tutti
ambientati in Italia, che si collocano nel solco tracciato da maestri
del genere come Le Fanu, Stoker
e Anne Rice.
Animali notturni
nasce dall’esigenza di Andrea Cattaneo
di scrivere nuove storie di vampiri, dopo aver letto tutto il
possibile sull’argomento.

La
prima storia, Sai cos’è un Famiglio?,
ci porta nelle atmosfere nebbiose della campagna lombarda, dove due
uomini si avventurano nella notte alla caccia di una creatura
responsabile di orrendi delitti ai danni di alcuni ragazzini. Il
finale sorprendente lascia il lettore col fiato sospeso, regalando
una conclusione inaspettata e potente. Sonnambulismo,
invece, ci trasporta a Roma, dove una madre, psicanalista di
formazione junghiana, deve affrontare i gravi problemi psichici della
figlia Artemide, affetta da sonnambulismo e anoressia. L’intervento
di Katharina Blabatsky aggiunge una dimensione enigmatica alla
vicenda. La storia suggerisce una sottile critica e ironia verso
l’efficacia della psichiatria. Sacco di
sangue
è un racconto folk-horror
ambientato a Predoi, in provincia di Bolzano. Un gruppo di ragazzi
partecipa alla tradizionale Via Crucis, ma la storia prende una piega
oscura quando una ragazza milanese diventa la vittima sacrificale di
una misteriosa creatura nascosta in una montagna. Anche se la
tematica non è nuova, Cattaneo
la tratta con maestria, creando un’atmosfera inquietante e
avvincente. Il segreto della felicità
si svolge a Rimini, dove un giovane in crisi di identità cade nel
tunnel della droga, decidendo di assumere eroina. L’incubo che segue
è un potente monito sociale, intrecciato con elementi horror e
vampirici. La narrazione si arricchisce di riferimenti musicali a
band come Joy Division, New Order, Simple
Minds
e Depeche
Mode
, che aggiungono profondità e
contesto alla storia. In Leur,
gli effetti della morfina evocano un vampiro dalla mente distorta del
dottor Spitzer, sullo sfondo della strage di Piazza Fontana. Questo
racconto non superficiale esplora l’inconscio delle persone e la
memoria storica del nostro paese, risultando particolarmente profondo
e riflessivo. Il primo amore
ci riporta sulla riviera romagnola, a San Mauro a Mare, dove un uomo
torna dopo molti anni per esorcizzare i suoi incubi, solo per
ritrovarsi vittima del suo primo amore. La narrazione evocativa e
malinconica ci fa immergere nei tormenti interiori del protagonista.
Solve et Coagula
presenta Mircalla, un personaggio femminile che richiama
inevitabilmente alla mente Le Fanu.
In Scholomance, Napoli,
un professore di latino vive un incubo crescente e inquietante nel
capoluogo campano, arricchendo l’antologia con una storia che mescola
sapientemente erudizione e terrore.

I
racconti di Animali notturni
sono scritti con uno stile diretto e incisivo, che va subito al punto
senza troppi fronzoli. Questa raccolta rappresenta una lettura
imprescindibile per gli appassionati del genere vampirico, offrendo
storie che intrigano e affascinano, mantenendo alta la tensione
dall’inizio alla fine.

Animali
notturni
è un’opera che conferma il
talento di Andrea Cattaneo
nel panorama della narrativa fantastica italiana, con racconti che
sanno essere al contempo inquietanti e profondi.

L’AUTORE

Andrea
Cattaneo scrive
storie di genere fantastico ambientate in Europa, prevalentemente
fantascienza ma, ogni tanto, la curiosità lo
spinge ad esplorare nuovi generi e territori anche molto lontani dai
suoi
abituali come il romance e il fantasy. Cerca
di dare ai suoi
lettori storie divertenti che sfidino la loro concezione della
realtà. I suoi
autori di riferimento sono Philip
K. Dick

e Murakami
Haruki.

Si
occupa,
per passione e lavoro, di
quotidiani e riviste, di critica letteraria, tecnologia e pop
colture.

Animali
Notturni: Dieci racconti di vampiri ambientati in Italia

Autore:
Andrea Cattaneo

Editore:
Self Publishing

Codice
ASIN: B0D3W2HJZT

Pag.
101

Prezzo: edizione cartacea 9 €; ebook 5 €

Animali Notturni di Andrea Cattaneo

Tutti i diritti riservati ⓒ per immagini e testi.