The Silence of Rust è l’album di debutto di Marea

Per
l’etichetta Masked Dead Records/ Sulphur Music è in prossima
uscita The Silence of Rust, album di debutto di Marea.
Genere: Atmospheric/Post-Black/Doom
Metal

Il
CD sarà disponibile in bundle con il numero speciale di Sulphur
Fanzine “Deep Dark Blue”.

“Marea riguarda  sogni, introspezione, paesaggi desolati, paure più profonde e suoni grevi. Il mare e il cosmo condividono una cosa, pur riflessa al rovescio: l’abisso.”

One-man band dalla provincia di Milano, MAREA propone un Black Metal atmosferico orientato verso uno stilema Post-Black fortemente intriso di Doom. L’amalgama di The Silence Of Rust è densa e le strutture dinamiche, alterando la pesantezza in melodia, la melodia in atmosfera e l’atmosfera nuovamente in pesantezza. L’alternarsi fra lento e veloce delle sezioni ritmiche e fra registri lancinanti e sofferenti della voce agevola un trasporto emotivo di impatto. 

I
punti salienti dell’album
sono:

Uno
stile a cavallo tra Black,
Post-Black 
Doom
Metal;

Strutture
dinamiche ed emotivamente d’impatto;

Registri vocali suddivisi fra scream grezzo e tonalità alte;

Tracklist (38:06 min)
1) Riptide Tune
2) Sidereal
3) Chiaroscuro
4) Irreversible
5) Rain Colours
6) The Silence Of Rust

Line-up:
M.B. – Everything
Alessandro Mori – Session Drum

Mix e master a cura di Carlo Meroni (ADSR Decibel Studio).
Artwork di STRX.
I riferimenti musicali di Marea sono Woods Of Desolation, Novembre, An Autumn For Crippled Children, Drudkh, Arcana Coelestia, Beatrik, Katatonia.
L’album sarà disponibile dal 24 maggio 2024.

MAREA links
Facebook – https://www.facebook.com/profile.php?id=61557421798672
Instagram – https://www.instagram.com/marea.rusted/ The silence of rust su Bandcamp: https://maskedeadrecords.bandcamp.com/album/the-silence-of-rust

MASKED
DEAD RECORDS links

Bandcamp
– https://maskedeadrecords.bandcamp.com/
Facebook
– https://www.facebook.com/maskedeadrecords/
Instagram
– https://www.instagram.com/maskedeadrecords/

The Silence of Rust di Marea




E’ uscito Sidereal, il singolo di Marea

È uscito il singolo Sidereal di MAREA, one-man band milanese il cui album di debutto The Silence Of Rust uscirà in data 17 Maggio 2024 per Masked Dead Records/Sulphur Music.

L’Atmospheric
Post-Black/Doom Metal di Marea risulta assimilabile a band
quali Woods Of Desolation, Novembre, An Autumn For Crippled
Children
e Katatonia, amalgamandone pesantezza, melodia ed
atmosfera in una formula vicina al Black Metal moderno.

Il
pre-order del CD di The Silence Of Rust è disponibile qui:

https://maskedeadrecords.bandcamp.com/

Tracklist
(38:06 min)

1)
Riptide Tune

2)
Sidereal

3)
Chiaroscuro

4)
Irreversible

5)
Rain Colours

6)
The Silence Of Rust

Line-up:

M.B.
– Everything

Alessandro
Mori – Session Drum

Mix
e master a cura di Carlo Meroni (ADSR Decibel Studio).

Artwork
di STRX.

Facebook – https://www.facebook.com/profile.php?id=61557421798672

Instagram – https://www.instagram.com/marea.rusted

Marea - The Silence of Rust

Marea




Tezza F. torna con Key to Your Kingdom

TEZZA
F.: il cantante dei Chronosfear torna con un nuovo album solista

Torna Filippo
Tezza
,
cantante e polistrumentista veneto col suo progetto solista power
metal denominato Tezza
F.
 e
col suo terzo album “Key
To your Kingdom
“,
in uscita il 17
maggio 2024
 per Elevate
Records
 e
in collaborazione con Broken
Bones Promotion
.
L’artista, ormai conosciuto per la sua militanza negli
storici Chronosfear e
per i suoi molteplici progetti e collaborazioni (Silence
Oath, Empathica, Goliardeath
),
ha realizzato un’opera che delizierà tutti gli amanti di band
come Stratoviarius,
Gamma Ray, Blind Guardian
.
Con l’occasione saranno pubblicati da Elevate
Records
 sulle
piattaforme digitali anche gli album non ancora presenti “A
Shelter from Existence

e l’EP “The
Guardian Rises II
“.
Il 12
aprile 2024
 sarà
pubblicato il primo singolo “Moonlight Chant”.  

Tracklist:

1.
The Fire Still Burns (5:05) 

2.
Voices (4:58) 

3.
Dead Roses (5:26) 

4.
Key To Your Kingdom (5:31) 

5.
Cold Rain (5:46) 

6.
Endless Night (5:33) 

7.
Moonlight Chant (3:56) 

8.
For Death Or Glory (14:25) 

           I
– The Oatth

           II-
Across These Frozen Lands 

           III
– The Dawn Of A New War 

           IV
– Homeward 

Tezza
F is: 

Filippo
Tezza guitars, bass, keyboards, piano, vocals, drum programming 

Credits: 
All
music, lyrics, arrangements by Filippo Tezza

Recording and Mixing by Filippo Tezza (Fil’s homestudio) 
Mastering by Francesco Gambarini (Black Alley Studio) 
Graphics, cover photo-composition, and logo by Filippo Tezza 
Produced by Filippo Tezza 

Key to your kingdom di Tezza F.

Tezza F.




Intervista a Meghistos

Ciao Meghistos, presentati ai nostri lettori! 

Innanzitutto vi ringrazio per questa opportunità.

Il mio progetto nasce da un lungo iter iniziato nella seconda metà degli ’80: immerso nella NWOBHM e seguendo con grande interesse le evoluzioni più estreme del genere decido di emularne gli eroi acquistando la mia prima modesta chitarra. Nei primi ’90, quando il death metal è al suo apice, decido di trovare una band con cui suonare: mi imbatto nei Neophyte di Andy Soresina e inizio la mia avventura tra concerti e sala prove senza però apportare contributi al livello di idee.

Contemporaneamente inizio a comporre per mio conto utilizzando a supporto un 4 tracce a cassetta.

La scarsa strumentazione e al contempo l’esigenza di non avere interferenze esterne (non volevo una band in quanto non intendevo scendere a compromessi) mi ha fatto desistere dall’intraprendere la strada della pubblicazione.

Poi, qualche anno fa ho realizzato che un home – studio oggi è alla portata di tutti.

Confortato dalla collaborazione con Andy “Bull” Panigada, mio caro amico dagli anni dell’uscita di Neurodeliri dei suoi Bulldozer, mi sono deciso e ho cercato un’etichetta a cui appoggiarmi.

Cercavo professionalità e passione; penso che Buil2kill possegga entrambe le qualità.

Parlaci di come avviene il processo compositivo di solito. 

Non seguo un unico metodo: a volte, sembrerà strano dato il genere, il pezzo nasce prima nella mia testa e poi lo provo grossolanamente con la chitarra; se lo ritengo valido procedo a svilupparlo.

In altri casi nasce dall’improvvisazione: adoro suonare ininterrottamente senza uno schema e senza una meta e quando mi imbatto in una soluzione interessante la utilizzo come base su cui sviluppare il brano.

“The Reasons” è il secondo album. Parliamo del disco, partendo dal significato del titolo! 

Parla appunto dei motivi per stringere un patto con il Male pagando un prezzo: il portone in copertina rappresenta l’ingresso ad un pantheon infernale al quale esporre i nostri desideri.

I motivi sono vari: vendetta, smania di potere, successo…

Come descriveresti lo stile musicale a chi ancora non ti conosce? 

Meghistos fa death metal e non per scelta, ma per identità, lo stile è quello dei primi ’90.

A questo stile ho accostato quelle suggestioni che diverse decadi di ascolti mi hanno fornito e quindi è possibile identificare soluzioni personali la cui realizzazione passa ad esempio attraverso l’uso di tastiere, di cori, di tempi particolari.

Con chi ti piacerebbe collaborare in studio almeno una volta? A parte Andy Bull Panigada col quale già hai collaborato. 

Indubbiamente con Trey Azagthoth, un visionario che ha dettato l’essenza di un genere.

Obiettivi che vuoi raggiungere con Meghistos? 

Penso che l’arte sia veicolo delle pulsioni dell’artista: io esprimo odio, un rancore ancestrale e totalizzante.

Ecco, vorrei che questo arrivasse nella sua genuinità: compongo principalmente per me, per avere sollievo dal Buio che ho dentro, e non faccio nulla per piacere ad altri.

In questo modo, se riuscissi a trasmettere ciò che mi muove, ne sarei estremamente gratificato perché avrei raggiunto lo scopo a cui ogni artista deve tendere.

Come vedi la scena death metal italiana nel 2024? 

È una scena estremamente viva. Non che prima non lo fosse, ma con l’avvento di strumenti in grado di mettere tutti nelle condizioni di partecipare attivamente, si assiste ad un brulicare di band più o meno valide.

Quello che conta è che tutti hanno la possibilità di esprimersi e lo ritengo una grande conquista.

Programmi immediati? 

Pubblicizzare il disco il più possibile e comporre, comporre, comporre!

Inoltre devo riprendere un progetto lasciato in sospeso: si tratta di un Ep con musiche di Andy Soresina.

Decisamente qualcosa di mai sentito: io da parte mia ho personalizzato il tutto introducendo un utilizzo dei cori particolare che intendo portarmi dietro anche con Meghistos.

Il genere come dicevo è appassionante e originale e, come tutte le cose particolari, è difficile trovare termini per descriverlo: direi un Funeral doom progressive, etichetta che mi pare comunque riduttiva.

Ultime parole a te! 

Ringrazio tutti coloro che hanno speso un po’ del loro tempo per ascoltarmi lasciando magari un segno del loro apprezzamento sui social.

Sostenete l’Underground!!!




Gioco al Caos dei Cambio Radicale

I Cambio Radicale sono una nascente realtà hard rock italiana che sceglie anche di cantare in italiano. Tante sono le influenze che possiamo trovare in questo album, che vanno dall’hard rock statunitense degli anni Ottanta fino al rock “alternativo” italiano degli anni Novanta. Sicuramente i Cambio Radicale sono una band tutta cuore e sentimento, ma questo non incide su un prodotto che mostra gli artigli in più occasioni e dove il lavoro di chitarra si fa notare su tutto, grazie a dei gran bei riff e assoli.

Pezzi facili ma che non sanno troppo di “scopiazzamento”, persino personali a volte, che quindi risultano godibili e con un cantato che cerca sempre il refrain memorizzabile e melodico. Colpisce la sezione ritmica, piuttosto dura e dinamitarda, che chiama in causa quindi l’heavy metal d’annata. Quindi questo album, al di là della voce semplice e non troppo originale, offre comunque divertimento e cattura l’attenzione grazie ad una manciata di pezzi che si elevano sopra la media.

Certo, un disco come questo per tanti potrebbe sembrare leggermente fuori tempo massimo… Il rock odierno italiano si rifà a gente come i Maneskin e quindi serve un approccio più originale per poter essere notati. Ammesso e non concesso che band come Maneskin siano esempi da seguire, rimane il fatto che Gioco al Caos è un buon disco, con buoni testi e ottimamente interpretato e suonato. E per le belle canzoni e i bei dischi non si può e non si deve mai usare la parola “sorpassato”. Qui di nuovo non c’è nulla, ma quello che andava fatto è stato fatto bene, ovvero un gran bel disco di hard rock italiano.

Band: Cambio Radicale
Formazione: Valerio Franchi, Cesare Fioriti, Vito Svi, Paolo Caridi.
Album: Gioco al Caos
Casa discografica: Nadir Music
Anno: 2023




The Reasons di Meghistos

Disco violentissimo e al tempo stesso atmosferico, questo “The Reasons”. Meghistos non solo è il nome di questa one man band italiana, ma è anche lo pseudonimo dietro il quale si cela il tuttofare di questo progetto, che si è occupato di tutto o quasi, servendosi solo dell’ausilio di Andy “Bull” Panigada dei Bulldozer per la composizione e incisione di qualche brano. I pezzi corrono brutali e oscuri grazie a un bel mix tra death metal old school e qualche reminiscenza atmosferica donata dalle tastiere, che chiamano in causa i già citati Bulldozer di “Neurodeliri”, ma anche i leggendari Nocturnuso i Pestilence di “Testimony Of The Ancient”.

Il growl/scream di Meghistos è agghiacciante e si rivela come valore aggiunto per un disco di cotanta brutalità. La cosa interessante, però, è che Meghistos non è solo violenza e velocità, ma anche una intelligente realtà che a volte si butta nel dark più nichilista e nel doom con rallentamenti piazzati dove serve e che quasi sempre si rivelano vincenti nello scopo di non far troppo abituare l’ascoltatore a una formula ben precisa.

Con questi elementi, uniti a una tecnica invidiabile su ogni strumento suonato da Meghistos, “The Reasons” si rivela come una delle più belle uscite di metal estremo di fine 2023 in suolo italico. Un prodotto che trasuda passione, odio e competenza da parte di un ragazzo che ha messo tutto se stesso in questo album, e si sente.
Da avere assolutamente!

BAND: MEGHISTOS
ALBUM: “The Reasons”
ANNO: 2023