Bimbus di Karl Hans Strobl

Dopo
il successo di Lemuria, tornano i racconti di Karl Hans
Strobl
con una raccolta di storie scelte tra il meglio della sua
produzione fantastico-orrorifica. 

Bimbus
presenta quindici racconti, pubblicati originariamente tra il 1901 e
il 1920, tra castelli misteriosi (L’automa di Horneck),
avventure nelle lande impenetrabili del Sud America (Il
manoscritto di Juan Serrano
), rappresentazioni teatrali oniriche
e disturbanti (Serata di ballo), e omaggi ai grandi scrittori
del fantastico (I racconti di Hoffmann), un viaggio nei
meandri di uno dei maestri del perturbante del Ventesimo secolo.

Il
volume è arricchito da un’introduzione di Alessandro Fambrini
e una postfazione di Walter Catalano.

L’AUTORE

Karl Hans Strobl (1877-1946) è stato insieme a Hanns Heinz Ewers e Gustav Meyrink il più importante scrittore del fantastico germanofono degli anni Venti del secolo scorso. Fu autore di diversi racconti e romanzi, molti dei quali di carattere fantastico e fantascientifico, tra cui Die gefährlichen Strahlen (!I raggi pericolosi 1906), Eleagabal Kuperus (1910) e Gespenster im Sumpf (!Spettri nella palude, 1920) e la raccolta di racconti Lemuria (1917). Fu anche insieme ad Alfons von Czibulka tra i principali artefici della rivista Der Orchideengarten (1919-1921), che di fatto, anticipando di qualche anno Weird Tales, fu la prima rivista interamente dedicata al fantastico. 

Disponibile dal 28-03-2024

Bimbus

Autore:
Karl Hans Strobl

Editore:
Edizioni Hypnos

Codice
ISBN: 9791280110831

Prezzo di copertina: 18,00

Bimbus di Karl Hans Strobl




Hypnos Rivista numero 15

Il
numero 15
della rivista Hypnos si rivela come un’esperienza letteraria e visiva
sorprendente. La rivista viene ora condotta da Ivo
Torello
.
Questo nuovo corso accoglie i lettori con una veste grafica
rinnovata, vibrante di colori, che promette di trasportarli in mondi
fantastici e surreali. Anche la qualità della carta sembra
migliorata. La copertina di Elena
Furlan

invita a varcare la soglia di un mondo incantato, dove le linee tra
il reale e l’immaginario si sfumano, e ogni pagina è un portale
verso nuove dimensioni dell’essere.

L’introduzione
di Torello
è per certi versi discutibile: io stesso, proprio come lui, sono
sempre stato un cultore di un fantastico spesso dimenticato dai
lettori contemporanei in cui dominava il “sense of wonder”
di cui il nuovo curatore di Hypnos parla. Erano in parte anche le
considerazioni che faceva Giuseppe
Lippi

nell’introduzione del primo volume di Tutti
i racconti

di Lovecraft
per Mondadori o che ha fatto lo stesso Alan
Moore
.
Dove non lo seguo è invece nella sua crociata (anche se qui non
viene mai nominato mi sembra chiaro che si riferisca a lui) contro
Thomas
Ligotti
e
i suoi emuli, a mio parere una delle poche voci originali nel
panorama horror contemporaneo, uno che ha cambiato, piaccia o meno,
le carte in tavola. Certo Ligotti
bisogna saperlo anche emulare bene e non tutti lo sanno fare. Il
forte rischio è quello di scadere nella parodia involontaria. In
particolare questo passaggio in cui Torello
scrive “Nutro ormai il sospetto che dietro a questa escalation
di abomini ci sia un mero meccanismo politico di controllo sociale”
mi sembra davvero fuori luogo e non molto a fuoco. Il meccanismo
politico di controllo sociale non lo vai a cercare nel nichilismo di
Ligotti.
Ma il discorso ci porterebbe lontano e ci farebbe andare fuori tema.

Tra
le gemme che brillano in questo numero (e qui bisogna dare atto alla
lungimiranza del curatore nella scelta dei testi), risplendono i nomi
di due mastri del fantastico del Novecento: H.G.
Wells

e Fritz
Leiber
.
Wells
incanta i lettori con la sua opera seminale, La
porta nel muro

(racconto citato anche da Mark
Fisher

nel seminale The
Weird and the Eerie
),
una storia che si insinua nelle pieghe della mente e dell’esistenza
umana, tracciando i confini sottili tra realtà e sogno. Leiber, con
I
sogni di Albert Moreland
,
offre un viaggio nell’incertezza dei confini tra la veglia e il
sogno, una meditazione profonda sull’essenza dell’umano, sul cosmic
horror e sulla potenza del subconscio. Leiber era un cultore del
gioco degli scacchi (è ritornato
sul tema anche in altri racconti) ma qui raggiunge vertici
eccezionali. Accanto a queste pietre miliari del genere, brillano
anche le voci contemporanee, come quella di A.C.
Wise

con Come
funziona il trucco
.
Qui Wise
ci trasporta nell’affascinante mondo di Harry
Houdini
,
intrecciando abilmente la magia, la storia e il mistero in un
racconto che cattura l’immaginazione e scava nelle profondità
dell’animo umano. Troviamo poi Alle
case vecchie

di Matt
Briar

(vincitore del Premio Hypnos 2023), un racconto che si staglia per la
sua capacità di trasportare il lettore in luoghi dimenticati, ricchi
di atmosfera e di mistero, svelando segreti sepolti nel passato.

Ma
Hypnos non è solo un viaggio attraverso i meandri della narrativa
fantastica. Esplora anche le terre della storia, del cinema e del
folklore, grazie ai contributi illuminanti di Cristiano
Demicheli
,
Simona
Cremonini

(il suo articolo è un appassionante approfondimento sul folklore
italiano e sulle figure femminili più spaventose che si possono
incontrare nelle leggende italiane, inquietante in questo senso, fra
le altre, la figura delle “lavandaie notturne”), Emanuele
Manco

e Franco
Pezzini
.
Quest’ultimo ci parla (con la consueta competenza e cultura
straripante) di crudeltà e sadismo soffermandosi su Auguste
Villers de L’Isle-Adam
.

In
definitiva, il numero 15
della rivista Hypnos rimane un appuntamento da non perdere per i
seguaci di un certo tipo di fantastico.

Hypnos
rivista n. 15

Autori
vari

Editore:
Edizioni Hypnos

Codice
ISBN: 9791280110756

Prezzo di copertina: 9,90 €

Hypnos rivista n. 15




La buffa di Fernando Camilleri

Lo
sappiamo bene: in Italia, ogni regione ha un repertorio di miti e di
leggende popolari davvero sconfinato, ma se pensate che possano
esclusivamente ruotare intorno a cupe vicende di fantasmi o a
terrificanti apparizioni di creature notturne be’, allora siete
davvero fuori strada.

L’uomo
poggia la zappa e riprende in mano l’animale molliccio per
osservarlo meglio. Eh sì, le labbra sono proprio rosse! Si
meraviglia al solo pensiero, ma la buffa è così piacevole alla
vista che non merita di essere uccisa.

L’AUTORE

Fernando
Camilleri è nato e vive a Cefalù, in Sicilia. È un gattaro
professionista, autore di romanzi e racconti per adulti e per
ragazzi. Esordisce come scrittore nel 2016 con il romanzo Zucchero
Filato Volante
(Eretica Edizioni) e da allora si dedica
totalmente alla lettura e alla scrittura. Altre sue pubblicazioni
sono: Gli esseri oscuri (Delos Digital, 2020), Il pianeta
dei Bipedi
(Sabir Editore, 2021), Pizze Indemoniate e Come
Mangiarle
(Nero Press Edizioni, 2021), Il genio raccomandato
(Saga Edizioni, 2022). Decine di suoi racconti sono presenti in
antologie e su riviste quali Alkalina, Blam! e Quaerere.

————-

Per
chi non volesse perdere neanche un numero della collana è previsto
un ABBONAMENTO a tutte le quattordici uscite della terza serie, al
prezzo speciale di 19,90 euro, disponibile solo attraverso il sito di
Edizioni Hypnos.

Ecco
l’elenco delle uscite della III serie di Strane Visioni Digital:

26-9
: “La Atlas Corporation”, Linda De Santi

17-10
: “Funerale”, Francesco Corigliano

7-11
: “Gli altri”, Piera Rampino

28-11
: “Gabriele”, Maddalena Marcarini

19-12
: “Alle case vecchie”, Matt Briar (racconto vincitore
edizione 2023)

9-1
: “La dinamica familiare”, David Della Scala

30-1
: “Se non lo vedo non esiste”, Nicole Simbula

20-2
: “Non conoscerai altra realtà al di fuori di me”,
Guglielmo Di Costanzo

12-3
: “La buffa”, Fernando Camilleri

2-4
: “Carmen”, Giulia Massini

23-4
: “I minatori”, Flavio Regazzoli

14-5
: “Tutto il tempo del mondo”, Elia Gonella

4-6
: “L’orrore della matematica”, Jacopo De Ponti

25-6
: “Quando termina l’attesa”, Valentino Poppi

La
buffa

Autore:
Fernando Camilleri

Collana
: Strane Visioni Digital (n. 37)

ISBN
: 9791280110817

1,99

Data di uscita: 12/3/2024

La buffa di Fernando Camilleri




Le creature della follia di Ivo Torello

Nel
cuore delle nebbie cupe di Edimburgo, dove l’oscurità si fonde con
l’atmosfera come un sudario funebre, sorge l’ultimo enigmatico
romanzo di Ivo Torello:
Le Creature della Follia.
Il titolo stesso evoca un’oscurità profonda, capace di trasportare
il lettore in un mondo di mistero e magia che richiama alla mente le
atmosfere più suggestive del Maestro Lovecraft.
Tuttavia, ciò che distingue Torello
è il suo abile distacco dall’imitazione diretta (in un periodo in
cui compaiono in rete dubbi imitatori con titoli improbabili come
Cthulhu contro il Duce, Barbie e l’abisso
di Cthulhu e Heil Cthulhu!”
,
permettendogli di attingere dalle fonti più variegate, come gli
scrittori inglesi dell’Ottocento, tra cui Stevenson
e Peacock, per
creare un universo letterario unico e coinvolgente. In questo oscuro
capolavoro, la prosa di Torello
si staglia con eleganza e profondità, intrecciando trame avvolgenti
che catturano l’attenzione del lettore sin dalle prime pagine.
Ambientato nel gelido anno del 1897, il romanzo ruota attorno alla
misteriosa mostra “Iside Svelata” del misterioso Valentin
Morleu, le cui sculture diventano l’oggetto dell’ossessione del
protagonista, il professor Thaddeus Walkley. Accanto a Walkley,
troviamo il tormentato Julius Milton, le cui notti sono afflitte da
sogni oscuri e inquietanti. La città stessa è pervasa da fenomeni
inspiegabili, presagi di un’apocalisse imminente. La ricerca della
verità porterà i protagonisti attraverso un intricato labirinto di
misteri e magie, stringendo alleanze con figure come la signora
Minerva Russell e il poliziotto Rufus Begbie, e consultando la
sedicente maga italiana Serafina Lupinacci. Torello dipinge
un’ambientazione storica intrisa di mistero e decadimento, con torri
sinistre che si ergono contro un cielo grigio come la cenere. Ma il
punto culminante risiede nei sogni di Milton, autentici portali verso
un mondo onirico denso di simbolismo e suggestione, che aggiungono
un’ulteriore profondità alla narrazione. Le
Creature della Follia
si rivela come
un’opera avvincente e raffinata, confermando le indiscutibili qualità
di Torello come
autore. In questo oscuro viaggio, il lettore è destinato a perdersi
tra le nebbie cupe di un luogo senza nome, avvolto nell’oscurità
perpetua, dove le creature della follia emergono da una dimensione
spazio-temporale alternativa, sfidando i confini della realtà
quotidiana e aprendo porte verso l’ignoto.

L’AUTORE

Ivo Torello nasce a Genova nel 1974: scrittore, incisore, scultore, fotografo, appassionato d’arte, s’impone all’attenzione del pubblico a partire dalla fine degli anni ’90. Del 2012 è il suo primo romanzo, Predatori dall’abisso (nuova edizione rivista 2022), avventura di matrice lovecraftiana, definito da Pietro Guarriello, “il miglior romanzo weird da moltissimi anni a questa parte”. Nel 2018 esce il suo secondo romanzo, La Casa delle Conchiglie, in cui si fondono in maniera mirabile arte, eros e fantastico. Seguono a patire dal 2019 i romanzi brevi della serie Gli strani casi di Ulysse Bonamy, ideale spin-off proprio della Casa delle Conchiglie.

Le
creature della follia

Autore:
Ivo Torello

Editore:
Edizioni Hypnos

Prezzo:
17,90

Le creature della follia di Ivo Torello

Ivo Torello




North American Lake Monsters di Nathan Ballingrud

Nathan Ballingrud si erge come uno dei profeti del terrore contemporaneo, un messaggero delle tenebre che svela gli abissi più profondi dell’animo umano attraverso la sua opera North American Lake Monsters. Pubblicata con maestria dalle Edizioni Hypnos e tradotta con la sensibilità di Lucio Besana, questa raccolta ci catapulta in un regno di orrore e disperazione. Già precedentemente, Ballingrud aveva lasciato la sua sinistra impronta attraverso le pagine della Rivista Hypnos, dove il suo racconto I mostri del cielo, tradotto con diligenza da Andrea Bonazzi, aveva fatto risuonare le note oscure del suo genio. La sua influenza si era estesa persino al grande schermo con Wounds di Babak Anvari, tratto dalla sua novella Il nero visibile, pubblicata da Edizioni Hypnos. Ballingrud non cerca l’orrore negli abissi cosmici o nei tomi antichi, ma nelle pieghe oscure dell’anima umana. In queste storie, il soprannaturale è solo un riflesso, un pallido riflesso dell’oscurità interiore dell’uomo. La sua prosa è un lamento funebre, un canto per i dimenticati e gli esclusi, per coloro che si aggirano nell’ombra. Attraverso racconti come Va’ dove la strada di porta e Wild Acre, Ballingrud dipinge quadri di disperazione e solitudine, in cui creature indicibili si mescolano ai tormenti dell’uomo. In North American Lake Monsters, il lago diventa palcoscenico di orrori innominabili, mentre la mente di Grady si perde nei meandri dell’oscurità. S.S. ci trascina nelle acque torbide dell’estremismo, mentre Il crepaccio, scritto in collaborazione con Dave Bailey, ci svela i segreti gelidi dell’Antartide. In queste pagine, l’orrore è tangibile, intessuto nei fili stessi della realtà. La copertina di Bruno Letizia, con la sua suggestione macabra, è un portale verso mondi sconosciuti, dove l’orrore della vita quotidiana si manifesta in tutta la sua mostruosità. Con Ballingrud, ci immergiamo nelle profondità dell’animo umano, lasciandoci trasportare dalle correnti oscure del terrore.

L’AUTORE

Nato
nel 1970 in Massachusetts, Nathan Ballingrud ha vissuto per la
maggior parte della propria vita nel sud degli Stati Uniti, dove ha
svolto i più disparati lavori. A partire dalla metà degli anni ’90
comincia a occuparsi di scrittura, ma è solo nel 2013 che si impone
all’attenzione di pubblico e critica con la raccolta North
American Lake Monsters
, vincitrice agli Shirley Jackson Awards e
finalista ai British Fantasy Awards e World Fantasy Awards. Del 2015
è il romanzo breve Il nero visibile (Hypnos, 2017),
adattato nel 2019 da Babak Anvari in un film intitolato Wounds,
mentre nel 2023 esce il suo primo romanzo, The Strange.

North
American Lake Monsters

Autore:
Nathan Ballingrud

Editore:
Edizioni Hypnos

Prezzo: 16,90, ebook: 5,99




La strana fede di Richard Gavin

Ottava uscita della collana Visioni delle Edizioni Hypnos del duo Vaccaro-Torello, data alle stampe nel gennaio del 2019. Dopo aver proposto maestri quali Algernon Blackwood e veterani quali Steve Rasnic Tem, l’editore di Milano torna a battere il ferro caldo degli astri nascenti di quel modern weird ancorato alla tradizione delle origini, a quella narrativa fantastica che trae linfa dallo studio dell’esoterismo. È dunque il turno del canadese Richard Gavin, scrittore classe 1974 già proposto, nel formato breve, dalla Hypnos in un’antologia collettiva curata da Laird Barron e nella rivista a cadenza periodica dalla stessa licenziata. The Eldritch Faith, questo il titolo originale dell’opera (pubblicata nel 2012), è la prima novella di Gavin a vedere la luce nella nostra penisola. Settantaquattro pagine assai criptiche, sospese tra follia e un occultismo a tratti luciferino che conduce a una sapienza dannata.

Continua a leggere sul portale la recensione a cura di Matteo Mancini:




Lovecraft Museum di Steve Rasnic Tem

Secondo numero della collana Visioni delle Edizioni Hypnos che pescano tra i racconti finalisti dello Shirley Jackson Award del 2016 la novella In The Lovecraft Museum (2015) di Steve Rasnic Tem e la distribuiscono, sul finire del 2016, al pubblico italiano col più immediato titolo di Lovecraft Museum.
Rasnic Tem è un autore conosciuto dai cultori di antologie horror per esser stato inserito in molteplici volumi collettivi, tra i quali il cult Il Libro dei Morti Viventi (2000), al fianco dei maestri contemporanei del genere. Nonostante i tentativi di proporlo al pubblico italiano, Rasnic Tem non gode di grossa considerazione nella nostra penisola tanto che risulta pubblicato un suo solo volume (Dolcetto o Scherzetto ad Halloween Street, Delos) comunque insufficiente a garantirgli una menzione nella recente Guida alla Letteratura Horror dell’Odoya. Apprezzato dagli studiosi, è considerato uno dei più brillanti autori di narrativa dell’orrore dell’ultima generazione. Non a caso è stato pubblicato negli Stati Uniti su tutte le riviste del settore, tra le quali Fantasy Tales, The Year’s Best Fantasy and Horror, Best New Horrors, Pulphouse. È per lo più abile sulla breve distanza, ma ha scritto anche romanzi. Una sua antologia è stata per parecchio tempo ai vertici delle classifiche di vendita in Francia sebbene egli sia uno scrittore americano.

Continua a leggere sul portale la recensione a firma di Matteo Mancini:




Edizioni Hypnos al Salone del Libro di Torino

Edizione Hypnos sarà presente dal 9 al 13 maggio al Salone Internazionale del Libro di Torino, allo stand X61, padiglione OVAL, insieme a un’altra grande realtà del fantastico italiano, Zona42, per una full immersion di letteratura fantastica e weird! 

Potrete trovare numerose offerte, nonché il nostro nuovo Catalogo 2019 e tutte le ultime uscite, tra cui Cronache dalla Val Lemuria di Cristiano Demicheli e il freschissimo di stampa Sub Rosa, di Robert Aickman.

Vi aspettiamo numerosi!

Ricevuto da: Edizioni Hypnos