Storie del borgo senza tempo di Romano De Marco

Sarà in libreria dal 9 settembre il nuovo libro di Romano De Marco, lo scrittore abruzzese autore di gialli e noir per editori come Feltrinelli e Piemme.

C’è un borgo in Toscana dove l’arte, la cultura, il rispetto del territorio e delle tradizioni creano un’alchimia che supera le barriere del tempo e della storia, scandendo la vita delle persone che ci abitano e di quelle che lo visitano. Quel borgo si chiama Peccioli, un luogo in grado di riflettere l’essenza più profonda della vita, lo scenario perfetto per guardare dentro se stessi e diventare ciò che si è veramente.
Questo libro, ambientato a Peccioli, racconta le storie di alcuni personaggi già apparsi nel precedente romanzo di Romano De Marco, Il cacciatore di anime (Piemme). Agnese, che credeva di essere immune all’amore. Gino, che dovrà scegliere fra la diffidenza e l’amicizia. Remo, che ha deciso di ricominciare daccapo. Serse, che ha capito che amare qualcuno significa lasciarlo libero. Teresa, che non si arrende a un sentimento che si è raffreddato. E infine Matteo che vuol restituire a Peccioli quel che è di Peccioli.
Donne e uomini normali che soffrono, amano, falliscono, combattono ma si rialzano. E che traggono forza e consolazione da un luogo magico e speciale. Un luogo fatto a misura delle persone e della loro anima.

Romano De Marco ha pubblicato diversi romanzi con editori come Feltrinelli (Io la troverò) e Piemme (L’uomo di casa e Nero a Milano), ha vinto numerosi premi di narrativa di genere ed è tradotto in diversi paesi. I suoi racconti sono stati pubblicati su antologie e periodici e sulle collane del Giallo Mondadori. Con lo pseudonimo di Vanni Sbragia quest’anno ha pubblicato per Fernandel il romanzo Un po’ meno di niente.

STORIE DEL BORGO SENZA TEMPO
Nel paese del cacciatore di anime
Autore: Romano De Marco
Editore: Fernandel
Pagine: 136
ISBN: 9788832207330
Prefazione di Marilù Oliva
Prezzo: libro € 12,00 – ebook € 6,49




La distanza del cielo di Federico Platania

Sarà in libreria da giovedì 25 marzo La distanza del cielo – Un atlante beckettiano, il nuovo romanzo di Federico Platania, un libro in cui la storia del protagonista si intreccia alle vicende umane e letterarie dello scrittore irlandese Samuel Beckett.

Federico Pacifici è considerato uno dei massimi esperti di Samuel Beckett. Il giorno precedente a un convegno, mentre si trova in visita a Cooldrinagh, la casa di Dublino in cui lo scrittore nacque e trascorse la sua infanzia, riceve una telefonata che lo costringe a una partenza improvvisa. Comincia così un viaggio attraverso i principali luoghi beckettiani, un percorso che lo obbligherà a fare i conti con alcuni eventi drammatici della sua vita, in primo luogo l’improvvisa scomparsa della figlia, di cui non ha più notizie da anni.
In questo viaggio le vicende di Federico Pacifici si alterneranno a quelle dello scrittore irlandese, in un percorso fisico e biografico in cui la vita di Samuel Beckett esce dalle pagine e si intreccia con quella del protagonista, in un’intima parabola di risoluzione personale.

Federico Platania (Roma, 1971) è l’ideatore e il curatore del sito samuelbeckett.it, divenuto negli anni punto di riferimento per gli appassionati italiani dello scrittore irlandese. Dopo aver partecipato a saggi collettivi e aver tenuto interventi su Beckett all’Accademia di Belle Arti di Macerata, all’Accademia di Brera e al San Patrizio Livorno Festival, in La distanza del cielo rielabora la grande quantità di informazioni raccolte negli anni.
Federico Platania ha esordito con la raccolta di racconti Buon lavoro (Fernandel, 2006), a cui sono seguiti i romanzi Il primo sangue (Fernandel, 2008), Bambini esclusi (Fernandel, 2012) e Il Dio che fa la mia vendetta (Gallucci, 2013).

LA DISTANZA DEL CIELO
Un atlante beckettiano
Autore: Federico Platania
Pagine: 168
ISBN: 9788832207286
Libro € 13,00 – ebook € 6,49
Collana: Fernandel

Per info e contatti:
http://www.fernandel.it




A bocca chiusa di Stefano Bonazzi

La Redazione Ghost segnala A bocca chiusa di Stefano Bonazzi, pubblicato da Fernandel.

L’afa d’agosto è insopportabile, soprattutto quando hai dieci anni e sei costretto a startene chiuso in casa con il nonno, una belva in gabbia la cui violenza trova sfogo su di te. E se non puoi frequentare gli altri bambini, anche tu diventi un animale solitario, destinato a crescere somigliando ogni giorno di più al tuo aguzzino.
Così finisci per accogliere il seme del male. Lo covi per anni, lo senti germogliare, finché non spunta il desiderio di vendetta. Ma se la persona che ti ha allevato, trattandoti come una bestia, ora è morta, devi scegliere qualcun altro su cui sfogare la tua rabbia…

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