Le visioni di Laura 10 – Il mistero del vecchio supermercato di Gordiano Lupi

Fine delle vacanze. Si torna alla solita vita. Porto Fabbrica è il luogo delle mie abitudini, dove soffia vento di mare, tra gesti quotidiani e ricordi che fanno soffrire. Come ogni giorno rivedo il volto di Marina e ascolto parole lontane che giungono con il vento della sera.

“Staremo sempre insieme, vero Laura?”

Illusioni di ragazzine che sognano il futuro senza fare i conti con la vita e i suoi sgambetti improvvisi. I sogni non si realizzano sempre, purtroppo. In sottofondo una vecchia canzone di Jannacci e Gaber mi fa pensare al sorriso di mio padre in poltrona, giornale tra le mani e stereo acceso che diffonde musica.

Una fetta di limone, una fetta di limone, nel tè…

Mi ritrovo sola con le mie illusioni che si confondono nel vento d’una giornata d’autunno. Poso lo sguardo sul cielo nero che fa cadere lacrime di pioggia nel pomeriggio di scirocco. Un gabbiano plana sulla preda lasciata incustodita dai pescatori sul piccolo molo. Marina è soltanto un ricordo che diventa flebile voce nella sera. Non ce la faccio a sopportare la sua paura, uno sguardo tremante, le parole angosciose dei suoi ultimi istanti tra le mani di un folle.

“Staremo sempre insieme, vero Laura?”

“Purtroppo no, sorella mia. Purtroppo no…” sospiro.

Mi pare che la sua anima inquieta implori una risposta diversa, sento le sue mani aggrappate alla piega della mia gonna, come per dire che tutto potrebbe essere stato diverso.

“Staremo sempre insieme, Marina. Staremo sempre insieme”.

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9 agosto Festa del Foglio Letterario

 Il prossimo 9 agosto, a Piombino, località Cittadella (un posto bellissimo, ci viveva la sorella di Napoleone), dove si fa il Cinema all’aperto, celebreremo la FESTA DEL FOGLIO LETTERARIO: I nostri primi 20 anni. Presenta Fabio Canessa. Ogni autore intervenuto prenderà la parola e avrà tre minuti per presentarsi e leggere un breve brano.

Fonte: Gordiano Lupi




Le visioni di Laura 9 – La scala dei ricordi di Gordiano Lupi

Affacciata al mio balcone che si specchia nel mare getto gli occhi verso l’infinito e cerco un po’ di pace tra le onde in tempesta. In questa giornata di fine inverno i miei occhi rincorrono il vento che riesce a placare i ricordi. La voce del mare che frange le scogliere mi tranquillizza ed è in quel momento che rivedo il sorriso di mio padre come in un vecchio film in bianco e nero.
“Devi essere forte, bambina mia” dice.
Io lo guardo e non riesco a parlare. Lacrime di pietra mi scavano il volto come una maledizione. Poco lontano c’è Marina distesa sopra una lastra di marmo. È un’immagine che viene dal passato ma fa ancora male. Mi rivedo davanti a quel corpo immobile mentre comprendo chi l’ha uccisa, ma non ho la forza di parlare. Mi rendo conto per la prima volta del mio potere. Vedo il volto dell’assassino sfigurato da una smorfia di follia mentre la sta massacrando. Grido in quella stanza vuota. Grido che non doveva capitare proprio a lei, povera Marina. Il volto di mio padre appare e scompare davanti ai miei occhi che seguono il volo degli ultimi gabbiani.
“Marina ci guarda da lontano” dice.

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Le visioni di Laura 8 – La chiesa maledetta di Gordiano Lupi

Vittorio è passato a prendermi e siamo usciti insieme sotto il sole caldo di una giornata di fine inverno che comincia a far sentire il tepore della primavera. Il fumo delle ciminiere si confonde tra le scogliere e un vecchio cimitero di mare che conserva ricordi e asciuga lacrime di rimpianti. L’acciaieria, dove gruppi di operai si fanno inghiottire ogni giorno, macina delusioni e paure. Abbasso lo sguardo di fronte al suo aspetto di mostro gigantesco. È sabato e al cantiere non si lavora. Dobbiamo recarci alla chiesa di Santa Croce, nel quartiere operaio, dove abbiamo appuntamento con il nuovo parroco. Si chiama Don Franco e l’hanno spedito a Porto Fabbrica come una sorta di punizione, perché in questo posto c’è tanta gente che con la religione se la dice poco. Il parroco mi ha fatto chiamare perché da un po’ di tempo a questa parte stanno accadendo fatti insoliti. Ho letto qualche notizia sul giornale locale, ma di solito non do molto credito al foglio di cronaca che stampano in questo paese. Esagerano la realtà, da buoni cronisti di provincia.

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Le visioni di Laura 7° episodio – Per sempre insieme di Gordiano Lupi

Rifletto sulla mia vita davanti alle tombe di marmo bianco. Penso a ciò che è stato e assaporo il freddo del nostro gelido inverno di mare. Da troppo tempo Marina non c’è più e l’abitudine di spingermi sulla scogliera è diventata compagna del quotidiano. E in fondo alla scogliera c’è il cimitero. Bello e misterioso di notte, quando le fiammelle si accendono e sembrano indicare la strada al passante. Tenebroso al tramonto, quando i cancelli chiudono il passo cigolando. Tranquillo come un refolo di vento di mare al mattino, quando passo davanti al custode e lo saluto, come un vecchio amico. Mi conoscono tutti qua dentro, perché vengo spesso a visitare la tomba di Marina da quel giorno in cui la follia di un sadico me l’ha portata via. Poteva capitare a me. Non posso scordarlo. E lei mi ha regalato questo potere di sentire dentro le sofferenze dei morti, questo potere che fa soffrire e mi consuma ogni giorno di più.

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Le visioni di Laura 6 – La casa scomparsa nel bosco di Gordiano Lupi

La notizia del giorno appassiona i vecchi pescatori che passano il tempo alla Marina guardando i colleghi più giovani che tornano dalla pesca con reti cariche di prede. Il sole riscalda un freddo mattino di febbraio nella città di mare e i vecchi ascoltano parole che riportano alla luce incubi lontani. Parole che qualcuno legge dal giornale del mattino. Parole che scoprono ricordi e paure nei loro pensieri.
Teschio nel bosco riapre un mistero – Durante una romantica passeggiata nella macchia trovano il macabro reperto.
Un teschio in buono stato di conservazione che fa pensare a una morte avvenuta alcuni anni fa nella fitta foresta del Belagaio. “La foresta risucchia tra le sue spire chi vi si avventura” dicono i vecchi. “La foresta rapisce e non restituisce i corpi”. “La foresta divora come un orco famelico”. Il giornale racconta di una passeggiata tra i boschi del Belagaio, una foresta impenetrabile tra le colline che circondano Porto Fabbrica, che si trasforma in diabolica avventura per due ragazzi.
“Ricordate cosa accadde molti anni fa?” domanda uno dei vecchi pescatori con aria preoccupata.

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