Le creature della follia di Ivo Torello
Nel
cuore delle nebbie cupe di Edimburgo, dove l’oscurità si fonde con
l’atmosfera come un sudario funebre, sorge l’ultimo enigmatico
romanzo di Ivo Torello:
Le Creature della Follia.
Il titolo stesso evoca un’oscurità profonda, capace di trasportare
il lettore in un mondo di mistero e magia che richiama alla mente le
atmosfere più suggestive del Maestro Lovecraft.
Tuttavia, ciò che distingue Torello
è il suo abile distacco dall’imitazione diretta (in un periodo in
cui compaiono in rete dubbi imitatori con titoli improbabili come
Cthulhu contro il Duce, Barbie e l’abisso
di Cthulhu e Heil Cthulhu!”,
permettendogli di attingere dalle fonti più variegate, come gli
scrittori inglesi dell’Ottocento, tra cui Stevenson
e Peacock, per
creare un universo letterario unico e coinvolgente. In questo oscuro
capolavoro, la prosa di Torello
si staglia con eleganza e profondità, intrecciando trame avvolgenti
che catturano l’attenzione del lettore sin dalle prime pagine.
Ambientato nel gelido anno del 1897, il romanzo ruota attorno alla
misteriosa mostra “Iside Svelata” del misterioso Valentin
Morleu, le cui sculture diventano l’oggetto dell’ossessione del
protagonista, il professor Thaddeus Walkley. Accanto a Walkley,
troviamo il tormentato Julius Milton, le cui notti sono afflitte da
sogni oscuri e inquietanti. La città stessa è pervasa da fenomeni
inspiegabili, presagi di un’apocalisse imminente. La ricerca della
verità porterà i protagonisti attraverso un intricato labirinto di
misteri e magie, stringendo alleanze con figure come la signora
Minerva Russell e il poliziotto Rufus Begbie, e consultando la
sedicente maga italiana Serafina Lupinacci. Torello dipinge
un’ambientazione storica intrisa di mistero e decadimento, con torri
sinistre che si ergono contro un cielo grigio come la cenere. Ma il
punto culminante risiede nei sogni di Milton, autentici portali verso
un mondo onirico denso di simbolismo e suggestione, che aggiungono
un’ulteriore profondità alla narrazione. Le
Creature della Follia si rivela come
un’opera avvincente e raffinata, confermando le indiscutibili qualità
di Torello come
autore. In questo oscuro viaggio, il lettore è destinato a perdersi
tra le nebbie cupe di un luogo senza nome, avvolto nell’oscurità
perpetua, dove le creature della follia emergono da una dimensione
spazio-temporale alternativa, sfidando i confini della realtà
quotidiana e aprendo porte verso l’ignoto.
L’AUTORE
Ivo Torello nasce a Genova nel 1974: scrittore, incisore, scultore, fotografo, appassionato d’arte, s’impone all’attenzione del pubblico a partire dalla fine degli anni ’90. Del 2012 è il suo primo romanzo, Predatori dall’abisso (nuova edizione rivista 2022), avventura di matrice lovecraftiana, definito da Pietro Guarriello, “il miglior romanzo weird da moltissimi anni a questa parte”. Nel 2018 esce il suo secondo romanzo, La Casa delle Conchiglie, in cui si fondono in maniera mirabile arte, eros e fantastico. Seguono a patire dal 2019 i romanzi brevi della serie Gli strani casi di Ulysse Bonamy, ideale spin-off proprio della Casa delle Conchiglie.
Le
creature della follia
Autore:
Ivo Torello
Editore:
Edizioni Hypnos
Prezzo:
17,90