Contro di Daniele Corradi

Contro: Un Viaggio nelle Profondità Oscure del Sé

Contro
di Daniele Corradi
ci immerge in un mondo di caos e tormento, trascinandoci in un
vortice di disperazione e ricerca di significato. La prosa di
Corradi,
ispirata dall’oscurità dell’animo umano tanto cara a H.P.
Lovecraft
, dipinge un quadro visionario e
allucinatorio di personaggi intrappolati nelle loro ossessioni più
oscure.

Daniele
Corradi
, un appassionato studioso e
traduttore dell’opera di Howard Phillips
Lovecraft
sin dal 1994, ha contribuito in
modo significativo a riempire un vuoto nel panorama letterario
italiano riguardante il solitario di Providence. I suoi saggi Cthulhu
(Carcosa, 2017) e Il linguaggio di Cthulhu.
Filosofia e dizionario di H.P. Lovecraft
(Editoriale
Jouvence, 2019) rappresentano due opere
di riferimento nel campo, offrendo un’analisi filologica dell’opera
lovecraftiana. Inoltre, Corradi
ha arricchito la letteratura italiana con una nuova traduzione
di Orrore a Red Hook
e La chiamata di
Chtulhu
, pubblicati
in un volume da Jouvence nel
2019.

Oltre
ai suoi contributi accademici, Corradi
si è distinto anche come romanziere. Opere come Non
aprire quella porta
(2016), liberamente
ispirata al film di Tobe Hooper
del 1974 The Texas Chainsaw Massacre,
e Melita. Signora dei Simulacri,
un omaggio ai classici e al cinema gotico, confermano la sua
versatilità e la sua capacità di esplorare i confini dell’orrore e
del fantastico.

Prima
di Contro, nel
2021, Corradi ha
pubblicato la raccolta di racconti Oltre il
mondo
(Editoriale
Jouvence, 2021), un’opera che spazia dalla
nebbiosa Londra, dove si muove un certo indagatore dell’incubo, a una
villa abbandonata nella provincia lombarda, dove l’autore bambino
incontra la materializzazione dell’attrice dei suoi sogni.

Nell’ultimo
romanzo Contro,
in un vortice di disperazione e ricerca di
significato, Daniele Corradi
ci trascina in un mondo di caos e tormento con una prosa che evoca
l’oscurità dell’animo umano tanto cara a H.P.
Lovecraft. Corradi
dipinge un quadro
visionario e allucinatorio di personaggi intrappolati nelle loro
stesse ossessioni.

Il
giovane punk iconoclasta, Chris, emerge come il fulcro intorno al
quale ruota questa storia di perdita e desolazione. Fuggendo dalla
sua esistenza sconclusionata e strafatta, si ritrova immerso in un
labirinto di oscurità e follia, dove il confine tra realtà e
allucinazione si sfuma. Qui, è inseguito da un nemico che è più di
una semplice minaccia fisica; è un’entità che incarna la morte
stessa, implacabile nella sua persecuzione.

Ma
non è solo la presenza di questo oscuro nemico a tormentare Chris. È
anche ossessionato da un amore impossibile, incarnato nella figura di
Solitudine, una ragazza che rappresenta tutto ciò che lui desidera
ma non può avere. La sua relazione con Solitudine è un riflesso
distorto della sua stessa lotta interiore, dove il desiderio e il
dolore si fondono in un’unica, insopportabile realtà.

Accanto
a Chris, incontriamo il Generale, un uomo coinvolto in una guerra di
frontiera al servizio di una misteriosa Macchina che sembra governare
il destino degli uomini. Il suo combattere controvoglia riflette la
lotta interiore di molti personaggi, costretti a seguire un destino
che sembra predeterminato e implacabile.

E
poi c’è il Necromante, un individuo che naviga in un mare di tenebra
e tempesta, intrappolato nel suo passato di relazioni fallimentari e
rimorsi. Il suo incontro con un abominio lovecraftiano è una
rappresentazione cruda e spaventosa della sua stessa discesa
nell’oscurità interiore.

Ciò
che lega questi tre protagonisti è la loro reazione violenta alla
perdita di significato in un mondo privo di amore e speranza. In un
universo dove la disperazione regna sovrana, essi cercano
disperatamente un senso, anche se questo significa affrontare demoni
interiori ed esterni.

Il
romanzo è intriso di riferimenti musicali che risuonano con la
generazione dei protagonisti. I Le
canzoni dei Nirvana, dei Sonic Youth e dei Red
Hot Chili Peppers diventano l’ancora di
salvezza in un mare di caos e confusione.

In
definitiva, Contro
è un viaggio nelle profondità oscure dell’anima umana, una visione
cruda e senza compromessi di una generazione segnata dalla
disperazione e dalla ricerca di significato. Corradi ci trasporta in
un mondo in cui il dolore e la bellezza si fondono in un’unica,
insopportabile realtà, lasciandoci a riflettere sulle nostre stesse
lotte interiori e sulla nostra ricerca di significato in un universo
indifferente.

L’AUTORE

Daniele Corradi è docente di Lettere, saggista e autore di narrativa. Ha pubblicato i saggi Cthlhu (Carcosa, 2017), Il linguaggio di Cthulhu. Filosofia e dizionario di H. P. Lovecraft (Editoriale Jouvence, 2019), i romanzi Non aprire quella porta (How2, 2017), Melita. Signora dei simulacri (How2, 2020), Contro (Carcosa, 2023) e la raccolta di racconti Oltre il mondo (Editoriale Jouvence, 2021).

Contro

Autore:
Daniele Corradi

Editore:
Carcosa

Codice
EAN: 9791221498929

Prezzo: 15,90 €

Contro di Daniele corradi

Daniele Corradi




Il Grande Dio Pan di Arthur Machen

Torna per i tipi dell’Ippocampo Edizioni un classico del fantastico.

Un essere demoniaco sembra infestare le vie di Londra: è una donna che cela un velo di mistero e di stranezza. Chi l’ha incontrata ha terminato i propri giorni in oscure circostanze, il volto deformato da un rictus d’orrore. Per quale fatalità questa superba creatura semina morte? Ha forse stretto un patto con una potenza malefica? Oppure è stata sua madre, vittima dell’esperimento di uno scienziato folle, a farle intravedere ciò che l’occhio umano non può contemplare? Capolavoro della letteratura decadente britannica, il volume riunisce numerosi racconti (Il grande dio Pan, La luce interiore, La storia del sigillo nero, Storia della polvere bianca, La piramide di fuoco) di Arthur Machen, grande maestro del terrore e del fantastico, autore di un’allucinante opera impregnata di mitologia celtica, di paganesimo e di morboso occultismo. Con le prefazioni di Jorge Luis Borges e Guillermo del Toro e la postfazione di S.T. Joshi, illustre specialista di H.P. Lovecraft.

L’AUTORE
Arthur Machen (1863-1947), gallese di nascita, è considerato tra i maggiori autori del fantastico, alla pari di Edgar Allan Poe e H.P. Lovecraft. Tra le sue opere più importanti i racconti Il grande dio Pan (1894), definito da Stephen King “forse la miglior storia horror scritta in lingua inglese”, e Il popolo bianco(1904), veri e propri classici della letteratura weird e horror, il romanzo La collina dei sogni (1907) e il ciclo di storie de I tre impostori, definito da Elémire Zolla “un capolavoro circolare”. Arthur Machen fu anche membro della Golden Dawn, a testimonianza della sua continua e instancabile ricerca spirituale.

Il
grande dio Pan

Autore:
Arthur Machen

Editore:
L’Ippocampo

Illustrato
da Samuel Araya

Pag.
320

Prezzo: 25,00 €

Il Grande Dio Pan di Arthur Machen

Arthur Machen




Le creature della follia di Ivo Torello

Nel
cuore delle nebbie cupe di Edimburgo, dove l’oscurità si fonde con
l’atmosfera come un sudario funebre, sorge l’ultimo enigmatico
romanzo di Ivo Torello:
Le Creature della Follia.
Il titolo stesso evoca un’oscurità profonda, capace di trasportare
il lettore in un mondo di mistero e magia che richiama alla mente le
atmosfere più suggestive del Maestro Lovecraft.
Tuttavia, ciò che distingue Torello
è il suo abile distacco dall’imitazione diretta (in un periodo in
cui compaiono in rete dubbi imitatori con titoli improbabili come
Cthulhu contro il Duce, Barbie e l’abisso
di Cthulhu e Heil Cthulhu!”
,
permettendogli di attingere dalle fonti più variegate, come gli
scrittori inglesi dell’Ottocento, tra cui Stevenson
e Peacock, per
creare un universo letterario unico e coinvolgente. In questo oscuro
capolavoro, la prosa di Torello
si staglia con eleganza e profondità, intrecciando trame avvolgenti
che catturano l’attenzione del lettore sin dalle prime pagine.
Ambientato nel gelido anno del 1897, il romanzo ruota attorno alla
misteriosa mostra “Iside Svelata” del misterioso Valentin
Morleu, le cui sculture diventano l’oggetto dell’ossessione del
protagonista, il professor Thaddeus Walkley. Accanto a Walkley,
troviamo il tormentato Julius Milton, le cui notti sono afflitte da
sogni oscuri e inquietanti. La città stessa è pervasa da fenomeni
inspiegabili, presagi di un’apocalisse imminente. La ricerca della
verità porterà i protagonisti attraverso un intricato labirinto di
misteri e magie, stringendo alleanze con figure come la signora
Minerva Russell e il poliziotto Rufus Begbie, e consultando la
sedicente maga italiana Serafina Lupinacci. Torello dipinge
un’ambientazione storica intrisa di mistero e decadimento, con torri
sinistre che si ergono contro un cielo grigio come la cenere. Ma il
punto culminante risiede nei sogni di Milton, autentici portali verso
un mondo onirico denso di simbolismo e suggestione, che aggiungono
un’ulteriore profondità alla narrazione. Le
Creature della Follia
si rivela come
un’opera avvincente e raffinata, confermando le indiscutibili qualità
di Torello come
autore. In questo oscuro viaggio, il lettore è destinato a perdersi
tra le nebbie cupe di un luogo senza nome, avvolto nell’oscurità
perpetua, dove le creature della follia emergono da una dimensione
spazio-temporale alternativa, sfidando i confini della realtà
quotidiana e aprendo porte verso l’ignoto.

L’AUTORE

Ivo Torello nasce a Genova nel 1974: scrittore, incisore, scultore, fotografo, appassionato d’arte, s’impone all’attenzione del pubblico a partire dalla fine degli anni ’90. Del 2012 è il suo primo romanzo, Predatori dall’abisso (nuova edizione rivista 2022), avventura di matrice lovecraftiana, definito da Pietro Guarriello, “il miglior romanzo weird da moltissimi anni a questa parte”. Nel 2018 esce il suo secondo romanzo, La Casa delle Conchiglie, in cui si fondono in maniera mirabile arte, eros e fantastico. Seguono a patire dal 2019 i romanzi brevi della serie Gli strani casi di Ulysse Bonamy, ideale spin-off proprio della Casa delle Conchiglie.

Le
creature della follia

Autore:
Ivo Torello

Editore:
Edizioni Hypnos

Prezzo:
17,90

Le creature della follia di Ivo Torello

Ivo Torello




E’ uscita Studi Lovecraftiani n° 17

Ritorna Studi Lovecraftiani, una rivista imperdibile per i seguaci del Solitario di Providence che riesce sempre a presentare materiale stimolante. In questo numero 17 troviamo poi una vera e propria chicca che rende imperdibile questa uscita ovvero La lente lunare (The Moon-Lens), un racconto inedito in Italia del grande maestro dell’horror Ramsey Campbell. Si tratta di una storia “lovecraftiana” proveniente dalla leggendaria antologia The Inhabitan Of The Lake And Less Welcome Tenents pubblicata dalla mitica e mitologica Arkham House di August Derleth nel 1964. In effetti all’inizio della carriera Campbell era un grande fan di Lovecraft – passione che ha in realtà sempre mantenuto come dimostra l’ottimo romanzo La rivelazione di Glaa’ki – tanto che sottopose ancora giovanissimo a Derleth alcuni racconti nello stile e con la stessa ambientazione geografica di HPLDerleth gli suggerì allora di creare una nuova ambientazione e così lui fece. Nacque la Severn Valley con le cittadine immaginarie di Brichester, Goatswood, Temphill, Severnford, Clotton e Camside. In La lente lunare troviamo proprio Brichester e Goatswood. 

Continua a leggere sul portale la recensione a cura di Cesare Buttaboni:




E’ uscita Dimensione Cosmica n. 6

Esce il sesto numero di Dimensione Cosmica, una rivista che è ormai un punto di riferimento per il pur circoscritto seguito di cultori del fantastico. Si è scelto di omaggiare, come ha anche fatto un’altra testata del settore ovvero Providence Press, la figura di Giuseppe Lippi purtroppo scomparso lo scorso dicembre. Lippi viene ricordato attraverso una lunga serie di testimonianze di persone che lo hanno conosciuto di persona. Si trattava di una personalità forte che ha fatto molto per la diffusione del fantastico in Italia. Io personalmente mi sono formato su H.P. Lovecraft grazie a lui. Purtroppo, dopo la sua morte, è stato coinvolto in spiacevoli polemiche di stampo politico. Niente di più sbagliato: anzi mi ricordo come proprio lui, riferendosi a Gianfranco De 
Turris e Sebastiano Fusco a proposito di Lovecraft, pur elogiando la loro competenza e l’importanza del loro
lavoro, ne criticava le forzature ideologiche come nel caso del celebre Castoro, primo serio studio consacrato
al Solitario di Providence ormai purtroppo introvabile.

Continua a leggere sul portale la recensione a cura di Cesare Buttaboni:




Lovecraft Museum di Steve Rasnic Tem

Secondo numero della collana Visioni delle Edizioni Hypnos che pescano tra i racconti finalisti dello Shirley Jackson Award del 2016 la novella In The Lovecraft Museum (2015) di Steve Rasnic Tem e la distribuiscono, sul finire del 2016, al pubblico italiano col più immediato titolo di Lovecraft Museum.
Rasnic Tem è un autore conosciuto dai cultori di antologie horror per esser stato inserito in molteplici volumi collettivi, tra i quali il cult Il Libro dei Morti Viventi (2000), al fianco dei maestri contemporanei del genere. Nonostante i tentativi di proporlo al pubblico italiano, Rasnic Tem non gode di grossa considerazione nella nostra penisola tanto che risulta pubblicato un suo solo volume (Dolcetto o Scherzetto ad Halloween Street, Delos) comunque insufficiente a garantirgli una menzione nella recente Guida alla Letteratura Horror dell’Odoya. Apprezzato dagli studiosi, è considerato uno dei più brillanti autori di narrativa dell’orrore dell’ultima generazione. Non a caso è stato pubblicato negli Stati Uniti su tutte le riviste del settore, tra le quali Fantasy Tales, The Year’s Best Fantasy and Horror, Best New Horrors, Pulphouse. È per lo più abile sulla breve distanza, ma ha scritto anche romanzi. Una sua antologia è stata per parecchio tempo ai vertici delle classifiche di vendita in Francia sebbene egli sia uno scrittore americano.

Continua a leggere sul portale la recensione a firma di Matteo Mancini: