Hans Zimmer – La rivoluzione cinematica di Luca Perrone
Nel panorama editoriale italiano raramente capita di imbattersi in un’opera così ambiziosa, rigorosa e allo stesso tempo accessibile come Hans Zimmer – La rivoluzione cinematica. Scritto da Luca Perrone e curato da Luigi Boccia, il volume edito da Weird Book si configura come un vero e proprio tributo monografico a uno dei compositori più influenti del nostro tempo, capace di ridefinire il concetto stesso di musica per immagini.
L’autore non si limita a raccontare la biografia di Hans Zimmer – dalla formazione autodidatta in Germania fino ai trionfi hollywoodiani – ma ci accompagna in un viaggio critico e appassionato attraverso l’evoluzione del suo stile, le sue collaborazioni più celebri e le rivoluzioni tecniche e linguistiche che ha introdotto nel mondo della colonna sonora.
Il pregio del libro è duplice: da una parte l’approfondimento musicologico, puntuale e chiaro anche per i non addetti ai lavori; dall’altra l’analisi storico-culturale del “fenomeno Zimmer”, che ha trasformato l’intera industria musicale cinematografica, fondando una vera e propria scuola con la Remote Control Productions, da cui sono usciti compositori come Lorne Balfe, Klaus Badelt e Benjamin Wallfisch.
Attraverso un linguaggio ricco ma mai eccessivamente tecnico, il volume affronta temi centrali della poetica zimmeriana: l’annichilimento della melodia a favore di pattern ritmico-dinamici, l’uso della timbrica come elemento narrativo e la commistione tra orchestra sinfonica e sound design. Emblematici i capitoli su Inception, Dune e La sottile linea rossa, in cui Zimmer destruttura le regole classiche per costruire paesaggi sonori unici, vibranti e potentemente evocativi.
Non mancano aneddoti, citazioni e dietro le quinte delle collaborazioni con registi del calibro di Christopher Nolan, Ridley Scott, Ron Howard, Gore Verbinski e Denis Villeneuve. L’autore dimostra un’ammirevole capacità di sintesi, raccontando in maniera avvincente oltre trent’anni di carriera, senza mai perdere il filo conduttore: la trasformazione del compositore in demiurgo sonoro, capace di fare della musica non un commento all’immagine, ma parte stessa della sua struttura.
A impreziosire il volume, un solido apparato critico che spazia dalla musica colta contemporanea a quella popolare, dalle colonne sonore dei blockbuster ai più raffinati esempi di cinema d’autore.
Titolo: Hans Zimmer – La rivoluzione cinematica Autore: L. Perrone Editore: Weird Book Collana: Revolution Genere: Saggio Pagine: 140 Prezzo: 24,90 € ISBN: 978-88-31373-79-1
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Disponibile Phantasm: l’universo di Tall Man
Nuova edizione Deluxe per l’unico libro in Italia che racconta la saga di Phantasm. Un’analisi lucida degli incubi di Don Coscarelli nella società in subbuglio degli anni Settanta: la nascita del Tall Man e del suo inferno privato, l’influenza della Nuova Hollywood e il cinema degli zombie, l’universo distopico e il primo supervillain del grande schermo. Tra morte e stregoneria, profanazione dei simboli e terrore delle invasioni aliene, l’esperimento registico di Coscarelli reinventa la concezione di “genere”, portando il germe di una nuova scienza che precederà di trentacinque anni gli sforzi cinematografici dell’avveniristico Interstellar. Il libro è scritto da Luigi Boccia, Lorenzo Ricciardi, Nicola Lombardi e Giada Cecchinelli. Cover di Giorgio Finamore.
SCHEDA TECNICA Titolo: Phantasm: l’universo di Tall Man Autore: AA.VV. Editore: Weird Book Collana: Insomnia Genere: Saggio Pagine: 154 Prezzo: € 25,90 Formato: 15 x 22 cm ISBN: 979-12-81603-18-9 Data di uscita: Settembre 2024
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Sangue selvaggio – Incubi dal profondo West di Autori Vari
[…] Il forestiero entrò nel saloon e tutti si voltarono a guardarlo. Aveva la sabbia incollata sui vestiti e sul cappello, come se avesse viaggiato per giorni attraversando le tormente del Deserto dell’Ovest. E questo era impossibile, perché il Deserto non risparmiava nessuno; quelle dune dorate che sembravano scavalcare persino la linea dell’orizzonte per estendersi senza fine avevano ingoiato più uomini che pioggia negli ultimi mille anni. Lo sapevano tutti quelli che lì a Silent Town ci erano nati e cresciuti? […]
Sangue Selvaggio – Incubi dal profondo West edita da Weird Book nel 2018 è un’antologia che fonde il western con l’horror e il weird, un connubio perfettamente naturale se si considera il West come una terra di misteri, di morte e di incontri con l’ignoto. La raccolta, curata da Nicola Lombardi, presenta racconti firmati da alcuni dei più noti autori italiani del genere fantastico, tra cui Danilo Arona, Luigi Boccia, Stefano Di Marino, Claudio Foti, Maico Morellini, Luigi Musolino, Gianfranco Staltari e Claudio Vergnani. Ogni racconto esplora un aspetto diverso del West, rielaborandolo in chiave gotica e sovrannaturale: territori infestati, maledizioni ancestrali, entità demoniache e incubi emergenti dalla polvere e dal sangue. La narrazione è immersiva, grazie a una scrittura evocativa che restituisce il fascino oscuro di questa frontiera mitica. Procediamo con i racconti: Malongo di Danilo Arona – La storia si apre con un prologo intenso ambientato durante la battaglia di Alamo, nel 1836. Fin dalle prime righe, Arona dipinge uno scenario di disperazione e follia, con i difensori texani che si trovano non solo contro l’esercito di Santa Ana, ma anche contro un’oscura presenza che aleggia nel deserto: la Soyoko, una creatura malefica legata a una leggenda Hopi. L’orrore si insinua tra le sabbie, in un crescendo di inquietudine che culmina nella morte e nella dannazione. The Grinder di Luigi Boccia – Il racconto si apre con l’arrivo di uno straniero misterioso in un saloon di Silent Town, una cittadina sperduta ai margini del deserto. La sua comparsa desta immediatamente sospetti: è coperto di sabbia, come se avesse attraversato le tormente del deserto, un’impresa considerata impossibile. Da subito, il lettore percepisce un’aria di minaccia sospesa, una tensione che sembra pronta a esplodere. Bad Lands di Stefano Di Marino – La storia è ambientata nel Texas del 1874, in un’area remota conosciuta come Mal Paìs, le Bad Lands, un territorio desertico e inospitale al confine con il Messico. Il protagonista, il colonnello Ray Hogan, ex ufficiale confederato ora al servizio dei Texas Ranger, guida un gruppo di uomini alla ricerca della banda di Black Bart, un brutale cacciatore di scalpi noto per la sua crudeltà. Il lascito di Stella Caduta di Claudio Foti – stavolta invece ci troviamo a Torrey Valley, Wind River, Wyoming, il 17 giugno 1876, pochi giorni prima della celebre battaglia di Little Bighorn, un evento storico che diventa il fulcro della narrazione. Il West di Foti non è quello idealizzato, ma un luogo oscuro, dominato da forze sconosciute e creature primordiali. L’Oro degli Olandesi di Maico Morellini – La vicenda è ambientata nel 1875, nella regione della Striscia, un territorio tra il fiume Verde e Forte McDowell in Arizona, un lembo di terra abitato sia da messicani che da Apache. Il protagonista è il dottor Abraham Thorne, un uomo di scienza che si è ritirato in quella zona franca per curare gli indigeni e insegnare loro conoscenze mediche occidentali. Teste Vento su Levelbulls di Luigi Musolino – La narrazione segue il professor Cliff Hodgson, un accademico alla ricerca di Frank Williams, un suo giovane studente scomparso nelle Adirondack Mountains, un’area remota e selvaggia nel nord-est degli Stati Uniti. Hodgson è un uomo abituato alla razionalità e alle rigide strutture del mondo accademico, ma il suo viaggio lo porterà in un luogo dove le regole della logica non valgono più. Uomini e bestie di Gianfranco Staltari – l’opera si apre con una tormenta di neve che avvolge Cypress Hills, un luogo già di per sé ostile e desolato. Il protagonista, Arnie Ketchum, è un taglialegna che si trova costretto a cercare riparo in una baracca degli attrezzi mentre fuori il vento ulula. Ma ben presto, il rumore del vento lascia spazio a qualcosa di molto più sinistro: grattii alla porta, guaiti e un’ombra che si muove nel buio. La tensione cresce rapidamente quando una creatura bestiale fa irruzione nella baracca. John Wayne di Claudio Vergnani – Il racconto si apre in un’arena high-tech, un luogo in cui gli spettatori assistono a duelli simulati con armi ad alta tecnologia, ologrammi e proiettili di gomma. Il protagonista è un uomo che si trova a osservare l’esibizione di un pistolero dall’identità inquietante: John Wayne. Ma non si tratta di un semplice attore o di un imitatore: l’uomo che si aggira nell’arena è la copia esatta del leggendario attore western, con una velocità di estrazione sovrumana e un’abilità che sfida ogni logica. Uno degli aspetti più affascinanti di Sangue Selvaggio è il modo in cui riesce a reinventare il mito del West, allontanandosi dagli stereotipi per abbracciare una dimensione più oscura e inquietante. Non si tratta del western epico e avventuroso alla John Ford, ma di un West malato, infetto, preda di forze occulte. I cowboy qui sono uomini alla deriva, i nativi non sono solo nemici o alleati, ma custodi di segreti ancestrali, e la natura non è un semplice sfondo, ma un’entità ostile e viva.
Titolo: Sangue selvaggio – Incubi dal profondo West Autore: AA.VV. Editore: Weird Book Collana: Weird Tales Genere: Antologia Pagine: 216 Prezzo: € 17,50 ISBN: 978-88-99507-88-6
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Nel cuore delle tenebre di Danilo Arona ed Edoardo Rosati
[…] Faji i tyre […]
Nel cuore delle tenebre di Danilo Arona ed Edoardo Rosati è un’opera consegnata alle mani del pubblico all’interno della collana I narratori del buio, a cura di Luigi Boccia e Nicola Lombardi per conto della Weird Book nel maggio del 2022. Cover realizzata da Alessandro Amoruso.
Non si tratta di un’opera prima, in quanto, come si evince nella prima parte della prefazione ad opera di Rosati, ma di una terza ristampa, una terza nuova – e oscura – rinascita.
L’opera inizia con un capitolo introduttivo che parla di Thomas Ferrarese, un trasportatore notturno che percorre l’autostrada Bologna-Padova alla fine del 1999. Durante un viaggio notturno, si imbatte in un SUV ribaltato al chilometro 98 e in una donna misteriosa che sembra essere vittima di un incidente. Il capitolo introduce un’atmosfera inquietante e sfumature di tensione, con elementi di mistero legati a un incidente e a visioni disturbanti.
La storia si dipana attraverso un mosaico narrativo che salta tra epoche e protagonisti, collegando eventi distanti attraverso un filo conduttore fatto di misteri irrisolti, scienza spinta oltre i suoi limiti e forze soprannaturali.
Nel cuore delle tenebre è un’opera che intreccia magistralmente il genere horror con la narrativa weird, creando un tessuto narrativo dove scienza, spiritualità e mistero convivono in un dialogo inquietante e avvincente. Il romanzo esplora le profondità dell’umano e del sovrumano, intrecciando storie apparentemente distinte in un quadro unitario e oscuro. La dicotomia tra scienza e sovrannaturale, la dualità tra paura e sopravvivenza e il legame tra eredità e coscienza.
Il romanzo si distingue per la capacità di creare atmosfere immersive, attraverso descrizioni ricche di dettagli e simbolismo. Le scene horror e soprannaturali sono rese con un linguaggio denso e carico di tensione.
Il Ritmo variegato in cui si alternano momenti lenti e riflessivi a scene di azione e suspense, crea un effetto di crescendo che culmina in un finale aperto e filosofico, che a qualcuno potrà non piacere ovviamente, ma personalmente l’ho trovato adatto.
In conclusione, è un romanzo che spinge il lettore a riflettere sulle forze invisibili che governano la realtà, unendo elementi sia Weird che dell’horror. Nonostante qualche complessità strutturale, è un’opera che colpisce per la sua ambizione tematica e la qualità del suo stile. Ideale per gli amanti del mistero e dell’horror filosofico, rappresenta un contributo significativo alla letteratura italiana di genere.
GLI AUTORI
Danilo Arona, alessandrino classe 1950, è il più autorevole scrittore horror italiano. Con circa sessanta libri all’attivo tra narrativa e saggistica, Arona si è distinto inoltre come giornalista, ricercatore, e anche chitarrista rock negli anni ’70. Ha esercitato un’enorme influenza su generazioni di scrittori, creando una personalissima impronta che cavalca la linea sottile tra reportage giornalistico e narrativa fantastica, in cui la mescolanza tra attualità, folklore, invenzione e allucinazione lascia il lettore incerto e pieno di domande. I suoi lavori sono stati pubblicati dai principali editori italiani (Mondadori, Tropea, Corbaccio, Gargoyle…) ma anche da una lunga serie di case editrici indipendenti. Tra i suoi scritti si annoverano opere fondamentali come la serie di Montebuio, saggi e romanzi come L’ombra del dio alato, Palo Mayombe, Black Magic Woman, Malapunta e Il grande libro di Satana. Le sue Cronache di Bassavilla, nate sul magazine Carmilla e definite “mitiche” da Valerio Evangelisti, hanno definito un nuovo genere letterario, sono state raccolte in diversi libri e – fenomeno “lovecraftiano” unico in Italia – hanno stimolato altri scrittori a costruire sulla mitologia creata da Arona: libri, articoli e opere multimediali. Il fantasma di Melissa, per esempio, fa ormai parte dell’immaginario collettivo del Belpaese, ed è impossibile definire quanto l’autore alessandrino abbia davvero inventato. Nella sua cinquantennale carriera, è stato attivissimo organizzatore di eventi letterari – tra cui ChiaroScuro, dal 1997 il primo festival di letteratura in Italia – e instancabile promotore di innovativi progetti, iniziative e collane.
Arona ha contribuito a innumerevoli antologie e ha spesso lavorato di squadra con altri scrittori, sia maestri del genere (Nerozzi e Altieri, per citarne un paio) sia emergenti di cui spesso è stato mentore. È molto conosciuto anche come critico del cinema fantastico, e ha scritto centinaia di articoli e saggi – sparsi su riviste come Focus, Robot, Aliens – che indagano il lato oscuro del sociale. È forse il maggiore esperto di fantastico italiano, di cui ha tentato di identificare il DNA trovandolo strettamente legato alle paure territoriali e alla mescolanza di generi.
Edoardo Rosati, Nato a Pescara, laureato in Medicina all’università di Bologna, giornalista medico-scientifico e scrittore. Milanese di adozione, ha lavorato per tutte le testate di salute di RCS MediaGroup fino all’incarico di caporedattore dell’area medicina/benessere per il settimanale Oggi. Ha curato due enciclopedie, “Salute” e “Prevenzione,” per la Fondazione Umberto Veronesi, allegate al “Corriere della Sera”. In seguito, dopo aver collaborato per quattro anni alle pagine dedicate alla salute del settimanale “Gente”, attualmente collabora al Dizionario della salute del “Corriere della Sera” ed è coordinatore per la Lombardia di UNAMSI, l’Unione Nazionale Medico Scientifica di Informazione. Fra i suoli libri, “Kuru, il morbo del nuovo millennio”, Sperling & Kupfer 1997, “Il grande libro del mal di testa”, Rizzoli/Bur 2012, “Il cervello immortale” con Sergio Canavero, Sperling & Kupfer 2015, “Dottore mi dica”, Mind Edizioni 2017,” Lunga vita” con Silvio Garattini, Sperling & Kupfer 2017. Oltre a questo testo, insieme con Danilo Arona, “Il grande libro di Satana”, uscito nel 2022 con Mondadori.
Nel cuore delle tenebre Autori: Danilo Arona ed Edoardo Rosati Editore: Weird Book Collana: I narratori del buio Pagine: 192 ISBN: 978-88-31373-70-8 Costo: 17,90 € cartaceo
Danilo AronaEdoardo Rosati
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The Horror Show – AA.VV.
The Horror Show è un’antologia curata da Luigi Boccia e Nicola Lombardi e pubblicata da Weird Book.
Tra gli autori spiccano anche importanti nomi del panorama internazionale, come Lee Murray, pluripremiata autrice neozelandese, vincitrice dello Shirley Jackson Award e di ben cinque International Bram Stoker Award.
Nella prefazione, intitolata “Noi siamo leggenda” e scritta da Luigi Boccia, il genere horror viene presentato come un mezzo utilizzato da grandi autori per lanciare un forte messaggio: un tentativo volto a destare le generazioni future e a metterle in guardia dai potenziali pericoli verso cui potrebbero andare incontro. A tal proposito, il curatore menziona il celebre romanzo Io sono leggenda di Richard Matheson, attribuendogli due importanti insegnamenti:
1. mai piegarsi dinanzi alla mostruosità;
2. mantenere la propria umanità dinanzi alle avversità.
“Quindi, che cosa siamo diventati? Mostri, metaumani senza più un’anima che vivono in un immenso circo dell’orrore chiamato The Horror Show”: con queste parole Luigi Boccia presenta i racconti di questa raccolta antologica avente come leitmotiv la perdita di umanità.
Il libro è stato pubblicato nel 2021, quindi, in piena pandemia: uno scenario che ha senza dubbio influenzato alcuni degli autori che hanno dato vita a storie ispirate direttamente o indirettamente dall’emergenza sanitaria. Tra queste troviamo: “Fino all’ultimo ricordo” di Luigi Boccia, “Sistema immunitario” di Dario Tonani e “Inf(s)etti” di Simone Volponi. Proprio quest’ultimo racconto risulta un mix geniale tra due temi attuali, molto caldi: le malattie infettive e la diffusione degli insetti come cibo del futuro, un connubio che sarà causa di inquietanti metamorfosi kafkiane.
“Selfie” di Lee Murray affronta, in maniera del tutto originale, l’orrore generato da un’esplosione nucleare. Danilo Arona ambienta una storia tra l’Iraq e Genova negli anni subito successivi alla caduta delle Torri Gemelle, in piena emergenza terrorismo.
E poi troviamo tutti gli altri racconti che, pur non essendo strettamente connessi a tematiche del contesto storico in cui viviamo, analizzano in modo del tutto originale la perdita umanità come nel caso dei racconti di Nicola Lombardi e Decimo Tagliapietra, che presentano due diversi tentativi da parte dell’uomo di soggiogare la morte.
Giada Cecchinelli, Kevin J. Kennedy, Joe Weintraub, Filippo Semplici, Carmine Cantile, Miriam Palombi, Marco Santeusanio e Cristian Borghetti accompagnano il lettore all’interno di inquietanti e angosciose situazioni che rendono questa antologia una vera perla della narrativa di genere horror.
A mio avviso, tutti gli autori italiani presenti in questa raccolta hanno dato vita a storie perfettamente all’altezza di quelle dei loro compagni di viaggio di madrelingua inglese. In particolare, mi sento di segnalare i racconti di Carmine Cantile, Marco Santeusanio e Cristian Borghetti.