La Scatola di Escher e Ars Magica di Massimo Junior D’Auria

[…] Il suo pollice sfiora con lentezza ed esitazione l’icona che permette la visualizzazione del saldo della banca. Non riesce a premerla, non lo fa ancora perché ogni volta che vede la cifra che langue sul suo conto un moto di depressione si anima nel suo petto. Dalla gola erompe un colpo di tosse. Ne segue un altro. È l’ansia questa. Ne soffre da sempre. Gli fa bruciare lo stomaco, corrode la gola fino a fargli scoppiare una tosse isterica. […]

[…] Un colpo di tosse di Vittorio anticipa di un paio di secondi il pigro borbottare della marmitta del furgone che sembra sempre pronto a mollarlo lì su due piedi. Nel senso letterale del termine. Eppure non lo fa mai. Vittorio si fida del suo furgone, acquisto di un tempo in cui le cose erano diverse, in cui lui era un’altra persona. Ma questi son dettagli su cui è anche inutile riflettere. Il rimuginare non fa mai bene. […]

La Scatola di Escher e Ars Magica: compongono un dittico (per adesso) narrativo a opera di Massimo Junior D’Auria ed edito da Delos Digital per la collana Innsmouth, rispettivamente al numero 150 e 195, a cura di Luigi Pachì.
Ne La Scatola di Escher il tutto inizia con il protagonista, Vittorio, un uomo allo sbando, segnato dalle perdite e dal fallimento. La sua esistenza precaria lo porta a fare lavori saltuari, come svuotare cantine e negozi abbandonati. Durante uno di questi incarichi, scopre un oggetto misterioso: la Scatola di Escher. Da quel momento, la sua ossessione cresce: la scatola sembra aprire finestre su mondi alieni, alcuni meravigliosi, altri terribili. Ma la vera domanda è: può rivedere qualcuno che ha perduto?
Ars Magica si inserisce nell’universo narrativo già avviato con La Scatola di Escher, ma questa volta lo fa tornando indietro nel tempo. Il protagonista è Felice, un uomo mediocre e in difficoltà economica che gestisce un negozio di articoli esoterici, Ars Magica. Quando uno strano cliente, K. Frausio, gli commissiona la ricerca di un oggetto misterioso – la Scatola di Escher – per una cifra capace di risolvere tutti i suoi problemi finanziari.
Di fatto è un prequel che ci mostra l’origine dell’ossessione per il manufatto, La Scatola di Escher ne racconta le conseguenze.
Entrambi i protagonisti sono uomini comuni che vedono nella scatola una via di fuga, ma se Felice è mosso dal bisogno materiale e dalla disperazione, Vittorio incarna l’evoluzione di questa ricerca in un’ossessione autodistruttiva. Il filo conduttore di entrambe le storie è la tentazione dell’ignoto, un tema classico della weird fiction: la conoscenza proibita e il desiderio di trascendere la propria condizione portano inevitabilmente alla rovina. La struttura speculare delle due opere, con Ars Magica che scava nelle radici del mistero e La Scatola di Escher che ne mostra le nefaste conseguenze, rende l’insieme un affascinante studio sulla fragilità umana di fronte all’incomprensibile.
Lo stile di D’Auria è asciutto, diretto e incalzante. Le descrizioni sono dettagliate e immersive, ma senza appesantire la lettura. Mentre i racconti sono ben strutturati, con una progressione narrativa che dosa con sapienza il crescendo di tensione e il senso di mistero.
Insomma, rimango in attesa del prossimo capitolo!

L’AUTORE:
Massimo Junior D’Auria nasce nel 1989 a Napoli. È laureato in Lettere Moderne alla Federico II e diplomato alla Scuola Italiana di Comics in Sceneggiatura e Storytelling. Ha scritto e pubblicato opere di narrativa e a fumetti con diverse realtà, il suo ultimo libro è Atroponauti (Human, Pubme, 2020). Ha lavorato come editor e traduttore per diverse realtà, avendo modo di tradurre anche personaggi iconici come Batman, Superman e Flash. Ha curato collane editoriali di genere (horror, noir e thriller) per piccoli editori. Attualmente si occupa di Social Media come libero professionista. Pubblicazioni di narrativa più rilevanti: La vita degli Altri (ASE, 2009), Nero n. 9 (Sogno Edizioni, 2010), Dissonanze (Sogno edizioni, 2012), Il Paradigma dell’uomo in nero (La Ponga Edizioni, 2019), Atroponauti (Human – Pubme, 2020).

La Scatola di Escher e Ars Magica
Autore: Massimo Junior D’Auria
Editore: Delos Digital
Pagine: 43/ 46
Costo: 1,99 €
ISBN: 9788825427615 – 9788825431933

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Classified: Locus 13 di Michele Sette

[…] Qualcuno considera che l’ossitocina sia fondamentale per mantenere un corretto comportamento relazionale e che influenzi la cognizione sociale. Le endorfine rilasciate dall’ipofisi ci procurano una sensazione piacevole, rilassante e incredibilmente assuefacente. Una sensazione inebriante di euforia che pilota gli istinti umani.
Basta analizzare gli spot pubblicitari per capirlo. Le multinazionali
hanno sempre fatto leva su questo aspetto della psicologia. […]

Classified: Locus 13 di Michele Sette e edito da Delos Digital, all’interno della collana Innsmouth per la sezione libri al numero 7,
curata da Luigi Pachì.
La trama si sviluppa come un intreccio avvincente di sovrannaturale, introspezione psicologica e thriller investigativo.
Al centro, Carmine Grieves, un agente della Corporation segnato dalla perdita della figlia e dall’alcolismo, si ritrova immerso in un incarico che lo conduce al misterioso “Locus tredici”. Questa struttura, carica di anomalie e spazi non euclidei, è teatro di eventi sovrannaturali che mettono alla prova la sua percezione della realtà e la sua identità. Tra entità enigmatiche, specchi criptici e creature inquietanti, la storia alterna momenti di riflessione interiore a fasi investigative, con un crescendo di tensione e mistero.
I colpi di scena, ben distribuiti, mantengono alta l’attenzione del lettore, mentre il finale lascia spazio alla speculazione, proponendo una chiusura aperta che stimola riflessioni profonde.
Lo stile narrativo di Michele Sette è diretto e immersivo, con un linguaggio contemporaneo che dona realismo e vivacità ai dialoghi. I pensieri ironici e l’umorismo del protagonista aggiungono un tocco umano, bilanciando le atmosfere più cupe e cariche di tensione. Le descrizioni dettagliate delle ambientazioni e delle anomalie del Locus contribuiscono a creare un’atmosfera suggestiva e inquietante, anche se a tratti risultano ridondanti, rallentando il ritmo.
Il finale rappresenta un equilibrio tra risoluzione narrativa e apertura tematica. Grieves mostra una significativa crescita personale superando alcune delle sue paure, ma i misteri del Locus rimangono in parte irrisolti. Questa scelta, se da un lato stimola la curiosità, dall’altro potrebbe deludere chi cerca una chiusura più definitiva. Tuttavia, si rivela funzionale al tono complessivo dell’opera.
L’autore costruisce un mondo credibile e affascinante, dove realtà e sovrannaturale si fondono in modo coerente. La descrizione di spazi liminali e anomalie è accurata e contribuisce alla sensazione di trovarsi in una dimensione estranea ma possibile. Grieves è un protagonista complesso, con un passato ricco di dettagli che arricchisce la trama e favorisce l’empatia del lettore. L’introspezione sui temi della follia, dell’identità e del superamento dei propri limiti rende il romanzo non solo un thriller avvincente, ma anche un viaggio interiore.

L’AUTORE:
Michele Sette è un insaziabile divoratore di opere di intrattenimento. Di fronte a lui, film, libri, fumetti e videogiochi non hanno scampo. Si insinua come un’anguilla nel flusso dell’immaginario collettivo. Il suo unico obiettivo: raggiungere uno stato evolutivo superiore, tessendo, come la tela di un ragno, trame inquietanti e destabilizzanti, per catturare i lettori più curiosi. Pericolosità: estrema. Vulnerabilità: inesistente.

Classified: Locus 13
Autore: Michele Sette
Editore: Delos Digital
Collana: Libri – Innsmouth
Pagine: 320
ISBN-13: ‎ 978-8825430769
Costo: Ebook 5,99 € – Cartaceo 19,00 €

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