Gioco al Caos dei Cambio Radicale

I Cambio Radicale sono una nascente realtà hard rock italiana che sceglie anche di cantare in italiano. Tante sono le influenze che possiamo trovare in questo album, che vanno dall’hard rock statunitense degli anni Ottanta fino al rock “alternativo” italiano degli anni Novanta. Sicuramente i Cambio Radicale sono una band tutta cuore e sentimento, ma questo non incide su un prodotto che mostra gli artigli in più occasioni e dove il lavoro di chitarra si fa notare su tutto, grazie a dei gran bei riff e assoli.

Pezzi facili ma che non sanno troppo di “scopiazzamento”, persino personali a volte, che quindi risultano godibili e con un cantato che cerca sempre il refrain memorizzabile e melodico. Colpisce la sezione ritmica, piuttosto dura e dinamitarda, che chiama in causa quindi l’heavy metal d’annata. Quindi questo album, al di là della voce semplice e non troppo originale, offre comunque divertimento e cattura l’attenzione grazie ad una manciata di pezzi che si elevano sopra la media.

Certo, un disco come questo per tanti potrebbe sembrare leggermente fuori tempo massimo… Il rock odierno italiano si rifà a gente come i Maneskin e quindi serve un approccio più originale per poter essere notati. Ammesso e non concesso che band come Maneskin siano esempi da seguire, rimane il fatto che Gioco al Caos è un buon disco, con buoni testi e ottimamente interpretato e suonato. E per le belle canzoni e i bei dischi non si può e non si deve mai usare la parola “sorpassato”. Qui di nuovo non c’è nulla, ma quello che andava fatto è stato fatto bene, ovvero un gran bel disco di hard rock italiano.

Band: Cambio Radicale
Formazione: Valerio Franchi, Cesare Fioriti, Vito Svi, Paolo Caridi.
Album: Gioco al Caos
Casa discografica: Nadir Music
Anno: 2023




On Your Way EP dei Lace

Prendendo spunto dall’hard rock melodico di più o meno metà anni Ottanta, Davide Merletto realizza un ep di sei brani molto gradevole e romantico. Siamo nei sentieri solcati in quegli anni da gente come Europe e Bon Jovi e per questo lavoro Davide ha scelto di collaborare con molti musicisti, tra cui alcuni decisamente famosi come ad esempio Roland Grapow (Helloween, Masterplan) e John Macaluso (Malmsteen, Symphony X). Di base Davide Merletto con questi Lace non cerca l’innovazione, questo probabilmente si era capito dai gruppi di riferimento citati in apertura, ma si appoggia su un territorio molto ben consolidato che ancora ha molti estimatori.

I pezzi forse sono volutamente semplici, hanno strutture molto lineari e sono quindi il top per chi voglia ascoltare un album di facile fruizione ed avere un lotto di canzoni da cantare senza per forza sfasciarsi il cervello per capirne le dinamiche. Certo il metal e il rock sono andati avanti e si sono spinti davvero in là, tra sperimentazioni, estremismi e commistioni anche improbabili con altri stili musicali, ma qui tutto questo non succede, ma non si possono muovere troppe critiche ai Lace perchè i pezzi funzionano molto bene perchè hanno il giusto piglio e la giusta freschezza. Non sanno di vecchio, ma prendono solo spunto da cose passate, e c’è una bella differenza.

Inoltre i brani hanno un qualcosa di magico, e questo è dato dalle giuste melodie che intona Merletto, che ha gusto e classe da vendere. Insomma, un disco che supera ampiamente la prova della prima release, che è cruciale per capire di che pasta è fatta una band o un artista, quindi adesso vedremo in futuro come si svilupperà la carriera dei Lace.

LACE “On Your Way”
EP, Nadir Music, 2023




Assetati di sangue – 45 serial killer allo specchio con intervista all’autore Trevor Sadist

Nel maremagnum di saggistica true crime, recentemente si è aggiunto questo Assetati di sangue. 45 serial killer allo specchio, edito dalla Shatter Edizioni giovane realtà specializzata in saggi di cinema e musica. Trattasi dell’opera prima di Trevor, storico cantante della nota metal band italiana Sadist ed è frutto di una passione trentennale di ricerche e di studio. L’autore nel suo saggio analizza una quarantina tra i profili più celebri della storia, percorrendo secoli di efferati omicidi e partendo in ordine cronologico dal barone Gilles de Rais del XV secolo (considerato il primo serial killer della storia), fino ad arrivare a Mikhail Popkov, “Il lupo mannaro” dei giorni nostri, passando per…

Leggi l’articolo completo sul Portale ClubGHoST, clicca qui…