Absynthe Effect: “Cerchiamo sempre di prendere del buono da tutto quello che ascoltiamo”

Con quale criterio avete scelto i brani contenuti nell’ep? Quale è il fine di questo EP per voi?

Abbiamo cercato di scegliere brani abbastanza diversi l’uno dall’altro, tentando al tempo stesso di mantenere un filo conduttore. Trattandosi del primo EP, volevamo pubblicare qualcosa che riassumesse brevemente le numerose sfaccettature della musica che ci piace suonare, per questo abbiamo scelto brani con sonorità piuttosto diversificate.

Quanto è importante la tecnica nella produzione musicale?

Se parliamo di tecnica a livello produttivo, direi che è quasi fondamentale: senza Andrea, che oltre a essere chitarrista è anche un tecnico del suono, l’EP non suonerebbe allo stesso modo. Puoi avere i pezzi in testa, puoi avere un’idea chiara del suono che vuoi per il prodotto finale, ma se non hai qualcuno che sappia esattamente dove mettere le mani per realizzare quell’idea è difficile ottenere il suono che avevi immaginato. Se invece parliamo di tecnica strumentale, credo che tutto dipenda da quello che vuoi suonare: ovviamente generi diversi richiedono competenze tecniche diverse, e anche se una buona tecnica ti permette di avere una marcia in più, ma va anche saputa dosare. La tecnica per me deve essere sempre al servizio della canzone, mai il contrario.

Quali sono gli artisti che hanno maggiormente influito sulla vostra personalità artistica?

In realtà abbiamo dei background musicali parecchio diversi l’uno dall’altro, perciò indicare delle influenze comuni è difficile, dato che cerchiamo sempre di prendere del buono da tutto quello che ascoltiamo. Per quanto riguarda me, solitamente salto un po’ da un gruppo all’altro in base all’umore del periodo, ma negli ultimi anni tre band sono state degli ascolti costanti: NirvanaDeftones e Motorpsycho.

Continua a leggere l’intervista a cura di Shock sul portale:

https://www.clubghost.it/portale/2019/05/15/absynthe-effect-cerchiamo-sempre-di-prendere-del-buono-da-tutto-quello-che-ascoltiamo/




Kurt Cobain tra i maledetti del rock

Oggi nasceva Kurt Cobain, cantautore e chitarrista statunitense, frontman del gruppo musicale grunge Nirvana.
Lo stile musicale grunge e la breve vita di eccessi, lo hanno fatto entrare di diritto tra i maledetti del rock e tra le principali icone giovanili.
Dopo un’infanzia tutt’altro che felice trascorsa tra il divorzio dei genitori e grossi problemi psichici che lo avvicinarono alle droghe, nel 1987 fondò i Nirvana con il bassista Krist Novoselic.
Dopo l’album d’esordio “Bleach” la consacrazione arrivò con “Nevermind” (17° nella Lista dei 500 migliori album secondo Rolling Stone) e con canzoni come “Smells Like Teen Spirit” e “Come as you are”, entrate nella storia del rock.
Tuttavia fama, successo (con oltre 70 milioni di dischi venduti) e soldi non bastarono al male di vivere di Kurt, che nell’aprile del 1994 si tolse la vita, sparandosi in testa nella sua casa di Seattle.