5 ore di terrore di Debora Montanari

«Impossibile
dire di no a una storia che vuole essere scritta.

E’ come avere un
poltergeist nella testa
».

Questa è la frase che
introduce la pagina principale del profilo internet dell’autrice
Debora Montanari.

Eh sì, perché – cari amici
vicini e lontani di Planet Ghost – non si può recensire un’opera di
una scrittrice così appassionata del genere, senza aver prima
curiosato tra i suoi oggetti personali, le sue frasi, le sue
opere, i suoi racconti e anche tra i suoi molteplici appunti.

Ritengo che per dare una
corretta impronta alla recensione di un libro, sia necessario fare un
piccolo sforzo e documentarsi! Ma credetemi, è un immenso piacere
personale, il poter approfondire la conoscenza di un collega
scrittore!

«E
allora avanti, bro! spara la roba!
»,
dicono i ragazzi.

Premetto che la roba è
davvero ottima!

Si tratta di un libro dai
tratti ben delineati, dalla scrittura fluida e mai doma, ma
soprattutto ben strutturato con un’ambientazione articolata e mai
banale.

Qui, proprio nella “messa
in scena
“, si denota la facilità espressiva dell’autrice.

Non è una scrittrice
esordiente, o emergente, e si nota.

Trattasi di autrice vera,
nella sua essenza più compiuta, e il fatto trova riscontro in ogni
parola.

I luoghi sono descritti in
modo ben definito, non risultando come un consueto contorno.

I personaggi, ben calati nella
circostanza storica, sembrano muoversi con una grazia eterea e
immacolata, quasi in punta di piedi, per poi solcare il proprio passo
in modo deciso e solenne.

Vero è che si parla di rock,
ma la sensazione soggettiva richiama movimenti danzanti, incalzanti,
tamburellanti… di morte!

Ma attenzione, cari lettori,
la Nostra Signora non si respira affatto fin dalle prime
pagine.

La storia inizia leggera, al
limite della scanzonatura giovanile, per poi svilupparsi in
modo accattivante, come si trattasse di un bolero.

Ecco riaffiorare in me, ancora
una volta, la danza prima citata.

Più le pagine scorrono
fuggevoli tra le dita e più il bolero viene contaminato dal
rock.

Ebbene sì! Ti avvinghia, il
libro!

Ti trascina, ti porta a
muovere il piedino, immaginando i timpani del leggendario Ravel,
accompagnato però dalla chitarra elettrica distorta.

Forse ho le traveggole
ma che ritmo ragazzi!

Basta digressioni!
Recensisci, su! –
Dicono i lettori –

I personaggi, non troppi, ma
giusti, essenziali, si palesano in modo naturale, e vengono descritti
singolarmente, in modo sintetico, a dir poco meticoloso.

Le protagoniste (no
spoiler, please!
), presentano mille sfaccettature, mille
pensieri, mille dubbi.

Come siamo noi, oggi, nella
nostra misera realtà quotidiana.

Poi, come un fiume in piena,
si susseguono gli altri soggetti, calati perfettamente negli
incidenti ben descritti, ma senza mai dare la consueta impressione di
trattarsi di personaggi /comparse.

Ogni creatura prende vita in
modo ben ponderato, e si nota lo studio specifico dell’autrice
relativamente alla loro caratterizzazione, alla singola psicologia,
nonché alla profonda sensibilità.

Lo stile è frutto di diverse
influenze.

Si nota la preparazione
tecnica dell’autrice e la sfrontatezza degli scrittori d’Oltralpe, in
particolar modo della letteratura americana (quanto la adoro!)

La struttura narrativa è
certamente di buon livello, dipanandosi come una matassa estesa tra
più di 400 pagine, in cui non si ha mai sensazione di banalità,
organizzando la trama storica in modo quasi perfetto.

Le tematiche coinvolte sono
molteplici anche se, l’autrice tende sicuramente a renderle segrete,
e a rivelarne lentamente i contenuti, ma senza fretta!

Il pubblico a cui è
destinato, a mio avviso, è dall’età adolescenziale in su.

Le tematiche svolte e la
storia, come detto, sono attuali e sicuramente ben fruibili dai
ragazzi, oltre che da noi adulti.

Concluderei con un messaggio.

Non vorrei spoilerare
nulla, su questa storia, così ben scritta, per non creare disastri.

Vorrei solo comunicare questo:

– l’autrice ti espone un
bivio.

Il bivio della vita, la scelta
perfetta o imperfetta.

Ognuno di noi ne ha la
possibilità, durante il corso della propria esistenza.

Può decidere di fermarsi
sulla banchina della stazione, oppure salire sul treno.

Il libero arbitrio.

Salgo o non salgo? Questo è
il mistero.

L’una o l’altra scelta portano
e porteranno novità, così come piaceri e dolori.

Mai rinnegare però la scelta
fatta!

Soprattutto se si tratta di
scelta vitale.

Qualsiasi strada decidiamo di
intraprendere, equivale alla scelta giusta.

La strada è nostra, ci
appartiene.

Pertanto, non temere!

Non avere paura.

Non avere…

5 ore di terrore!

L’AUTRICE

Debora
ha sempre voluto scrivere. La sua prima opera – un racconto fantasy
– la scrisse a otto anni in occasione di un concorso indetto da un
programma televisivo per bambini.

A
dodici anni ha iniziato il suo primo romanzo, un horror. E la sua
immaginazione ha continuato a produrre ancorandosi al genere
fantastico.

A
causa di uno spiacevole fatto accaduto all’inizio della sua
carriera, aveva abbandonato il suo amore per la scrittura in un limbo
ma, dopo dieci anni, recupera il suo sogno e trova le energie e
l’entusiasmo per un nuovo inizio. Scegliere di utilizzare il
self-publishing è una novità, ma secondo lei sono proprio i
cambiamenti che devono animare il nuovo percorso.

Sul
vecchio percorso c’è il successo dei due romanzi di
fantasy-contemporaneo della Saga
di Chrysos o la Saga dei Draghi Rock come è stata definita dai
giornalisti
 (dove
i draghi sono persone e non esseri sputafuoco): I
draghi di Chrysos
 e La
luna di Chrysos
.
I due romanzi, pubblicati da Elara, hanno ricevuto il Premio Italia
per il miglior romanzo fantasy rispettivamente nel 2018 e nel 2019.

Sul
vecchio percorso ci sono anche e soprattutto i Premi
Hugo
:
Debora è stata la prima autrice italiana – e finora anche l’unica
– a essere stata invitata a tenere conferenze a Chicago, negli
Stati Uniti, all’evento internazionale che ospita i famosi Hugo
Awards, gli Oscar della letteratura fantastica. Lì,
ha avuto modo di confrontarsi con i grandi autori americani della
letteratura fantasy e horror.

https://deboramontanari.com

5
ore di terrore

Autrice:
Debora Montanari

Editore:
Self Publishing

Pag.
328

Prezzo: ed cartacea: 15,90 €; ebook: 5,49

5 ore di terrore di Debora Montanari

Debora Montanari

Tutti i diritti riservati ⓒ per immagini e testi.




Contro di Daniele Corradi

Contro: Un Viaggio nelle Profondità Oscure del Sé

Contro
di Daniele Corradi
ci immerge in un mondo di caos e tormento, trascinandoci in un
vortice di disperazione e ricerca di significato. La prosa di
Corradi,
ispirata dall’oscurità dell’animo umano tanto cara a H.P.
Lovecraft
, dipinge un quadro visionario e
allucinatorio di personaggi intrappolati nelle loro ossessioni più
oscure.

Daniele
Corradi
, un appassionato studioso e
traduttore dell’opera di Howard Phillips
Lovecraft
sin dal 1994, ha contribuito in
modo significativo a riempire un vuoto nel panorama letterario
italiano riguardante il solitario di Providence. I suoi saggi Cthulhu
(Carcosa, 2017) e Il linguaggio di Cthulhu.
Filosofia e dizionario di H.P. Lovecraft
(Editoriale
Jouvence, 2019) rappresentano due opere
di riferimento nel campo, offrendo un’analisi filologica dell’opera
lovecraftiana. Inoltre, Corradi
ha arricchito la letteratura italiana con una nuova traduzione
di Orrore a Red Hook
e La chiamata di
Chtulhu
, pubblicati
in un volume da Jouvence nel
2019.

Oltre
ai suoi contributi accademici, Corradi
si è distinto anche come romanziere. Opere come Non
aprire quella porta
(2016), liberamente
ispirata al film di Tobe Hooper
del 1974 The Texas Chainsaw Massacre,
e Melita. Signora dei Simulacri,
un omaggio ai classici e al cinema gotico, confermano la sua
versatilità e la sua capacità di esplorare i confini dell’orrore e
del fantastico.

Prima
di Contro, nel
2021, Corradi ha
pubblicato la raccolta di racconti Oltre il
mondo
(Editoriale
Jouvence, 2021), un’opera che spazia dalla
nebbiosa Londra, dove si muove un certo indagatore dell’incubo, a una
villa abbandonata nella provincia lombarda, dove l’autore bambino
incontra la materializzazione dell’attrice dei suoi sogni.

Nell’ultimo
romanzo Contro,
in un vortice di disperazione e ricerca di
significato, Daniele Corradi
ci trascina in un mondo di caos e tormento con una prosa che evoca
l’oscurità dell’animo umano tanto cara a H.P.
Lovecraft. Corradi
dipinge un quadro
visionario e allucinatorio di personaggi intrappolati nelle loro
stesse ossessioni.

Il
giovane punk iconoclasta, Chris, emerge come il fulcro intorno al
quale ruota questa storia di perdita e desolazione. Fuggendo dalla
sua esistenza sconclusionata e strafatta, si ritrova immerso in un
labirinto di oscurità e follia, dove il confine tra realtà e
allucinazione si sfuma. Qui, è inseguito da un nemico che è più di
una semplice minaccia fisica; è un’entità che incarna la morte
stessa, implacabile nella sua persecuzione.

Ma
non è solo la presenza di questo oscuro nemico a tormentare Chris. È
anche ossessionato da un amore impossibile, incarnato nella figura di
Solitudine, una ragazza che rappresenta tutto ciò che lui desidera
ma non può avere. La sua relazione con Solitudine è un riflesso
distorto della sua stessa lotta interiore, dove il desiderio e il
dolore si fondono in un’unica, insopportabile realtà.

Accanto
a Chris, incontriamo il Generale, un uomo coinvolto in una guerra di
frontiera al servizio di una misteriosa Macchina che sembra governare
il destino degli uomini. Il suo combattere controvoglia riflette la
lotta interiore di molti personaggi, costretti a seguire un destino
che sembra predeterminato e implacabile.

E
poi c’è il Necromante, un individuo che naviga in un mare di tenebra
e tempesta, intrappolato nel suo passato di relazioni fallimentari e
rimorsi. Il suo incontro con un abominio lovecraftiano è una
rappresentazione cruda e spaventosa della sua stessa discesa
nell’oscurità interiore.

Ciò
che lega questi tre protagonisti è la loro reazione violenta alla
perdita di significato in un mondo privo di amore e speranza. In un
universo dove la disperazione regna sovrana, essi cercano
disperatamente un senso, anche se questo significa affrontare demoni
interiori ed esterni.

Il
romanzo è intriso di riferimenti musicali che risuonano con la
generazione dei protagonisti. I Le
canzoni dei Nirvana, dei Sonic Youth e dei Red
Hot Chili Peppers diventano l’ancora di
salvezza in un mare di caos e confusione.

In
definitiva, Contro
è un viaggio nelle profondità oscure dell’anima umana, una visione
cruda e senza compromessi di una generazione segnata dalla
disperazione e dalla ricerca di significato. Corradi ci trasporta in
un mondo in cui il dolore e la bellezza si fondono in un’unica,
insopportabile realtà, lasciandoci a riflettere sulle nostre stesse
lotte interiori e sulla nostra ricerca di significato in un universo
indifferente.

L’AUTORE

Daniele Corradi è docente di Lettere, saggista e autore di narrativa. Ha pubblicato i saggi Cthlhu (Carcosa, 2017), Il linguaggio di Cthulhu. Filosofia e dizionario di H. P. Lovecraft (Editoriale Jouvence, 2019), i romanzi Non aprire quella porta (How2, 2017), Melita. Signora dei simulacri (How2, 2020), Contro (Carcosa, 2023) e la raccolta di racconti Oltre il mondo (Editoriale Jouvence, 2021).

Contro

Autore:
Daniele Corradi

Editore:
Carcosa

Codice
EAN: 9791221498929

Prezzo: 15,90 €

Contro di Daniele corradi

Daniele Corradi




E’ on line il video di Latita (Let’s do what U want) di Marina Ammouri

Finalmente è on line il video di Latita (Let’s do what U want) della rocker svedese Marina Ammouri. La voce calda e potente di Marina dalle tonalità roche unita a potenti riff di chitarra e a una base ritmica eccellente ci introduce in un’atmosfera di caldo erotismo.

Il video è diretto da Julia Ammouri (Burst the Bubbles)

https://www.facebook.com/marina.ammouri




Marina Ammouri annuncia il nuovo singolo: Latita (Let’s Do What You Want)

La rocker svedese Marina Ammouri annuncia l’uscita del nuovo singolo e video Latita (Let’s Do What U Want ) per il 14 febbraio.
Il singolo è estratto dall’album Latita (Let’s Do What U Want) che sarà pubblicato il prossimo autunno.
Marina è una musicista, cantante e artista a 360°, ha debuttato nel 2018 con l’album Dare to Be Happy che le ha permesso di vincere il premio Best Female Rock Artist of the Year all’IMC AWARD di Hollywood.
Questo nuovo singolo chiarisce quello che Marina vuole che arrivi al pubblico:
“Bisogna osare, essere sé stessi, trasmettere e creare”. Questo è il suo messaggio.
La line up è la stessa dell’album di debutto:
Staffan Österlind – Guitar (Paul Di’Anno), Pontus Egberg – Bass (King Diamond, Treat, Wolf), Johan Kullberg – Drums (Hammerfall, Therion, Wolf).
Info about Latita (Let’s Do What U Want):
Song originally written by Marina Ammouri,  Linda Dale and Erik Wigelius at Costa Tropical Music camp in Spain organized by Janett Jensen
Later the song been rewritten by Marina and Staffan Österlind who is also the producer.

Info
https://www.facebook.com/marina.ammouri




Sabato 18 Gennaio al THE FACTORY ci saranno i LLEROY, gli IMMODIUM e i CAROGNA VENETA!

Sabato 18 Gennaio al The Factory avremo i LLEROY power trio mud-core trapiantato a Bologna dal Centro Italia, devoto allo psycho-vandalismo ed a qualunque forma di misticismo confusionale: muri distorti, batterie pestate, semplicità istintiva e cruda.

In apertura gli Immodium, duo strumentale che unisce la struttura dello stoner rock con l’hardcore, per canzoni brevi e compresse in riff contorti ed aggressivi e i nostranissimi Carogna Veneta, soave scarica di randellate Etno Post-Hardcore Noise dalle Basse che garantirà un’accurata dose di musica villana senza compromessi.

Ci sono tutti i presupposti per una serata contemporaneamente esaltante e priva di intelligenza. Non esserci è REATO!

APERTURA PORTE 21.30
INIZIO LIVE 22.00
INGRESSO IN CASSA 5 Euro per contributo band con tessera annuale al The Factory (3 Euro).

Ingresso gratuito dopo i concerti!

All’interno bar con birre di qualità a prezzi popolari!

Link all’evento

https://www.facebook.com/events/1507227186096810/