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Incontro con lo staff di Racconti dal Profondo

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Incontro con lo staff di Racconti dal Profondo

Club GHoST & Ipnotica
Pubblicato da Flavio Deri in Interviste · Martedì 01 Lug 2025 · Tempo di lettura 7:00
Tags: PandemonioSaverio_MaroGabriele_Angelo_LiuzziLuciano_BernaroliRivistaRacconti_HorrorWeird

Una rivista dedicata al Weird e all’horror

Presentata al festival della letteratura weird Marginalia

Oggi su Club GHoST abbiamo il piacere di presentarvi un’intervista esclusiva allo staff di Racconti dal Profondo: progetto che ha inaugurato il suo primo numero il 29 settembre 2022, conta oggi, cinque numeri, uno speciale e altri prodotti molti belli - di cui trovate le recensioni sul nostro portale - tutti con il marchio del Pandemonio!
Qui con noi abbiamo: Saverio Maro, Gabriele Angelo Liuzzi e Luciano Bernaroli.

In primis ancora grazie per la Vostra disponibilità e cortesia. Parto subito con una domanda aperta: Qual è stata l’origine profonda - personale, artistica o culturale - che vi ha spinto a dare vita a una rivista dedicata al Weird e all’horror, e in che modo pensate che il vostro progetto si collochi o si distingua all’interno di un panorama editoriale già affollato e competitivo?
Ci piace sempre ricordare che Racconti dal Profondo è nato grazie al dialogo, al confronto, alla condivisione. Se Saverio non avesse parlato con Gabriele e Luciano della sua idea, sicuramente RdP non sarebbe mai nato.
Condividere la passione con chi è appassionato quanto te, quindi, fa nascere meraviglie. E sotto lo stesso ragionamento, crediamo che non esista competitività, ma solo “fare la stessa cosa in modo diverso” e noi lo facciamo sicuramente in tutt’altro modo. Forse poteva pure non sentirsi la “mancanza” di un progetto del genere, ma il desiderio di dar voce e spazio a nuove leve dell’orrore italiano proponendo loro una dimora dall’aspetto così accattivante ci ha dato la spinta giusta per dar vita a RdP.

Dopo la vostra incursione - con successo, aggiungerei - al festival della letteratura weird Marginalia, quale direzione immaginate per il futuro del progetto? Ambite a rimanere un punto di riferimento per un pubblico di cultori e appassionati del genere, oppure il vostro obiettivo è ampliare il dialogo, coinvolgendo anche lettori generalisti e nuovi curiosi del perturbante?
Sarebbe davvero fantastico riuscire a rimanere un faro bello luminoso per tutti quelli che ci hanno conosciuti e che vogliono bene a Racconti dal Profondo. Non sarebbe male però avvicinare anche nuove leve, nuovi adepti, nuove speranze per il genere. Siamo aperti a chiunque voglia cimentarsi nel genere horror e affini con fame, passione e voglia di mettersi in gioco.

Il vostro progetto recupera l’estetica delle riviste pulp e la rilegge con sensibilità contemporanea: che ruolo gioca l’immaginario visivo - copertine, illustrazioni, grafica - nella costruzione dell'identità della rivista?
Fondamentale. Racconti dal Profondo si apre e si sfoglia con piacere anche per la cura che ci infondiamo. L’estetica alla Weird Tales è stato un punto di partenza per trovare la NOSTRA estetica vintage, che ora è il marchio riconoscibile per il nostro formato di rivista. Cura e amore per l’orrore sono ciò che traspare dalle copertine e dalle illustrazioni dei racconti. Chiamiamo a raccolta artisti interessanti, dal tratto e dalla fantasia perturbante, a volte già noti, altre volte sconosciuti ai più, perché Racconti dal Profondo non è solo un prodotto di oscuro godimento, ma anche una vetrina per autori e artisti. Ed è uno scopo che ci attira tanti portfolio e di questo siamo lieti.
Ad arricchire l’offerta di contenuti poi curiamo grafiche, extra e spot fasulli dal gusto comico, ma sempre dark; sono finestre sul mondo e il folclore di Pandemonio, la vivace città metropolitana dannata che vive tra le nostre pagine.
Esistono centinaia di riviste ma quello che volevamo offrire con Racconti dal Profondo è indissolubile dal suo aspetto. è una citazione, è un tributo a un formato sepolto nella storia della letteratura horror, è l’opportunità di partecipare a un mondo che forse non esiste più. Un caffè letterario di un angolo sperduto del mondo, a Pandemonio.

Avete già dato spazio a una forte presenza femminile - con il bellissimo numero speciale con il Coven Riunito - e a nuove voci dell’horror italiano: quanto è importante per voi scardinare certe narrazioni canoniche e dare spazio a prospettive “altre”, marginali o non convenzionali?
Ci sono autrici nell’horror molto meritevoli dello status che si sono guadagnate e che negli ultimi tempi stanno emergendo oltre gli stereotipi e i nomi blasonati di cui il mercato è saturo. Lo speciale con le ragazze di Coven Riunito ne è una prova: il numero realizzato con loro non è stato solo un successo personale, ma anche un successo per il bene che abbiamo potuto devolvere in beneficenza presso la onlus antiviolenza Centro Veneto Progetti Donna.
In generale, comunque, dare voce ai sussurri del Profondo e degli altri abissi è un po’ prerogativa, non solo nostra, ma dell’horror: è sempre stato il megafono della dissidenza, della rivolta e del progresso sociale. È naturale.
Siamo felici di collaborare con altre realtà che operano nel settore e siamo sempre aperti a nuove proposte.

State già esplorando la possibilità di affiancare alla rivista altri progetti narrativi o multimediali sotto il marchio Racconti dal Profondo - come collane tematiche, podcast, graphic novel o esperienze immersive - per espandere ulteriormente l’universo weird e horror che state costruendo?
Praticamente tutto, a breve anche tra i musical della night life di Pandemonio. Scherzi a parte, abbiamo da poco lanciato “Frequenze dal Profondo”, una collaborazione con i ragazzi dei LOGONAUTI per raccontare in audio le storie che emergono dai nostri circoli creativi. Abbiamo infatti creato una community su Telegram affiatata e pimpante, un gruppo di scrittura che è diventato bello importante. Ma abbiamo diverse linee editoriali, per così dire, che spaziano tra diversi formati e nuove idee. “RdP Presenta” è il più vecchio dei nostri spin-off cartacei, è una collana che include lavori personali di autori e artisti: all’attivo ci sono un artbook, un romanzo breve e un graphic novel. E ovviamente questo è solo l’inizio… non solo RdP Presenta sta per arricchirsi di un paio di progetti freschi, ma anche la linea audio si infarcirà di nuovi format, stiamo per pubblicare versioni in audio racconto di alcuni dei nostri autori storici tratti dai numeri passati di Racconti dal Profondo.

Avreste mai immaginato Racconti dal Profondo come nucleo di un ecosistema creativo più ampio, capace di generare progetti paralleli? Vi aspettavate un’onda di marea così alta? Ne siete soddisfatti?
In effetti RdP è un ecosistema creativo, una specie di collettivo artistico. Non ci aspettavamo tanta risonanza, speravamo ovviamente in un apprezzamento ma mai ci saremmo sognati tanto affetto e tanta partecipazione. Per questo ringrazieremo sempre la nostra comunità di Profonders sempre più affiatata e numerosa.

Possiamo strapparvi uno spoiler? Oltre all’attuale selezione di racconti per il prossimo numero a tema Horror-Sci Fi, c’è qualcos’altro che potete anticipare al nostro portale?
E se entro la fine del mese ci fosse un numero extra a sorpresa? Vi piace l’estate? Vi piace viaggiare? Preparate i passaporti per Pandemonio!

Grazie mille per il tempo che ci avete dedicato!
Un abbraccio dal Pandemonio e Weird Em All!





Lo staff di Racconti dal Profondo.
Un numero della rivista.

Fonti di questo articolo:
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