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Jurassic World - La rinascita di Gareth Edwards

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Jurassic World - La rinascita di Gareth Edwards

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Action movie puro basato su mostri preistorici assassini

Effetti speciali di gran livello, da mandare in estasi gli appassionati

Jurassic World - La Rinascita (Usa, 2025)
Regia: Gareth Edwards. Soggetto: Michael Crichton (personaggi), David Koepp (storia). Sceneggiatura: David Koepp. Fotografia: John Mathieson. Montaggio: Jabez Olssen. Musiche: Alexandre Desplat. Scenografia: James Clyne. Costumi: Sammy Differ. Produttori: Patrick Crowley, Frank Marshall. Produttori Esecutivi: Steven Spielberg, Jim Spencer, Denis L. Stewart. Case di Produzione: Universal Pictures, Amblin Entertainment, The Kennedy/Marshall Company. Distribuzione (Italia): Universal Pictures. Titolo Originale: Jurassic World Rebirth. Lingua Originale: Inglese. Paese di Produzione: Stati Uniti d’America, 2025. Durata: 133’. Genere: Fantastico, Azione, Avventura. Interpreti: Scarlett Johansson (Zora Bennett), Mahershala Alì (Duncan Kincaid), Jonathan Bailey (dott. Henry Loomis), Rupert Friend (Martin Krebs), Manuel Garcia-Rulfo (Reuben Delgado), Luna Blaise (Teresa Delgado), David Iacono (Xavier Dobbs), Audrina Miranda (Isabella Delgado), Philippine Velge (Nina), Bechir Sylvain (LeClerc), Ed Skrein (Bobby Atwater).

Tornano temi e personaggi di Michael Crichton, sceneggiati e rivisti da David Koepp, con la supervisione di Steven Spielberg (tutto quel che tocca diventa oro), per il sesto sequel del film originale, uscito nel 1993. Jurassic World - La Rinascita (settimo film della serie) - girato da Gareth Edwards -  segue di tre anni Il dominio, ma si svolge cinque anni dopo gli eventi narrati nell’ultima pellicola ed è un vero e proprio sequel indipendente - in una parola un film diverso, a se stante, che si gusta con piacere anche senza sapere niente della serie - pur facendo riferimento a elementi base indispensabili. Non solo, il nuovo film segue di diciassette anni l’evento della fuga di un Tyrannosaurus deformato a sei arti (Distortus Rex) e la decisione di abbandonare una sede sull’isola di Saint-Hubert dove si praticavano esperimenti transgenici per creare nuove specie. Regista e sceneggiatore ambientano la storia in un mondo in cui gli animali preistorici si sono rifugiati nella zona equatoriale, il solo habitat che consente di sopravvivere, mentre l’interesse verso le creature del passato è scemato. Il nucleo centrale del film racconta una spedizione organizzata da Martin Krebs (Friend) della Parker Genix - azienda farmaceutica interessata a produrre un nuovo medicinale - per estrarre un campione di sangue da tre specie (molto pericolose) di animali preistorici. Aggiungiamo che i campioni di sangue servono per produrre il farmaco e che per raggiungere lo scopo vengono reclutati l’agente speciale Zora Bennet (Johansson), un paleontologo come il dottor Loomis (Bailey) e un capo spedizione come Duncan (Mahershala Alì). La spedizione sarà pericolosa, funestata da aggressioni improvvise e dall’incontro con la famiglia Delgado - in vacanza in barca vela - salvata e coinvolta nella complessa missione. Inutile dire altro sulla trama che si sviluppa secondo il più classico dei canovacci del cinema d’avventura (imbastito come sempre da David Koepp), che pesca a piene mani dalla saga di Indiana Jones citando (per situazioni) film come Lo squalo e L’orca assassina, per finire con Zombi di Romero (durante l’assedio con gli umani asserragliati nel supermercato). Action movie puro basato su mostri preistorici assassini, in alcuni casi marini, in altri volatili, per finire con i feroci tirannosauri terrestri. La suspense è altissima in certe sequenze ad alto rischio, citiamo la discesa nel fiume inseguiti da un tirannosauro, una spedizione nel nido di un pterodattilo calandosi da uno spunzone di roccia e la scena finale con l’assalto di un bestione preistorico che cerca di impedire la fuga agli umani. Effetti speciali di gran livello, da mandare in estasi gli appassionati, con credibili animali preistorici realizzati in digitale e scenografie multicolori. Fotografia eccellente di Mathieson, luminosa e notturna, sempre ben dosata. Montaggio di Olssen, consequenziale e sincopato,  per un film che dura 133 minuti senza far distogliere per un attimo l’attenzione dallo schermo. Girato tra la Thailandia e Malta, alcune riprese acquatiche nel Mar Mediterraneo, infine Londra e New York, senza tacere di alcune sequenze acrobatiche in vasca realizzate negli studi. Colonna sonora ottima (alcuni pezzi classici) di Alexandre Desplat (già autore del tema di Godzilla) che prende il posto di Michael Giacchino, una certezza della serie. Interpreti di sicura garanzia, soprattutto Scarlet Johansson nel simbolico ruolo dell’eroina, una volta impossibile da recitare per una donna affascinante. La sceneggiatura e i dialoghi sono il punto debole della pellicola, spesso quel che accade è prevedibile (ma non sempre!) e i protagonisti parlano come in una stupida commedia americana (a tratti il film assume toni leggeri). Infine si cerca di dare un tono moralistico al film: le cure per tutti, il mondo che stiamo distruggendo, le mutazioni genetiche e via di questo passo. Dovete gustavi il film lasciandovi coinvolgere dalle immagini (fantastiche!)  come quando eravate bambini. Vi giuro che funziona. State guardando Jurassic World - La Rinascita, in fondo, mica Il posto delle fragole! Altrimenti avete sbagliato sala. La Rinascita è un film che per apprezzarlo davvero va visto al cinema, al termine della visione la cosa che fa più piacere è rivedere i giovani in sala, nel mio caso un cinema all’aperto, che (per fortuna) a Follonica - Cinema Le Ferriere - ancora pensano che sia logico fare.

La locandina del film.
Una scena del film.

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