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L’Eternauta di Bruno Stagnaro

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L’Eternauta di Bruno Stagnaro

Club GHoST & Ipnotica

Serie televisiva argentina di fantascienza

Basata sul fumetto omonimo di Héctor Germán Oesterheld e Francisco Solano López

L’Eternauta (Argentina, 2025)
Scritto, creato e diretto da: Bruno Stagnaro, basandosi sul fumetto omonimo di Héctor Germán Oesterheld e disegnato da Francisco Solano López. Sceneggiatura: Bruno Stagnaro, Ariel Staltari. Musiche: Federico Jusid. Distribuzione in italiano: Netflix. Interpreti: Ricardo Darín (Juan Salvo), Carla Peterson (Elena), César Troncoso (Alfredo Favalli "Tano"), Andrea Pietra (Ana), Ariel Staltari (Omar).

Questa opera di fantascienza è più che famosa, viene considerata una pietra angolare del fumetto e risale agli anni cinquanta. Sinceramente non so se era mai stata trasposta in forma audiovisiva, magari in Argentina (sua patria) sì. Ora Netflix ha deciso di farci una bella serie della quale è uscita la prima stagione, di sei episodi, con la promessa di farne altre.

Durante una rivolta cittadina un gruppo di vecchi amici si riunisce per giocare a carte. Un blackout li porta a distrarsi dal gioco e scoprire poi che la neve che fuori sta cadendo è mortale e uccide nel giro di pochi secondi dal contatto. Prigionieri in casa, cercano di capire cosa succede e, sin da subito, sbocciano diversi attriti. Uno di loro, Juan, decide di azzardarsi a uscire, coprendosi completamente e indossando una vecchia maschera antigas, per andare a cercare l’ex moglie e la figlia e sincerarsi che stiano bene. Inizia così un viaggio terrificante che si snoda tra una civiltà che rovina rapidamente, il mistero di questa neve assassina, di cosa (o chi) possa averla causata e gli stati allucinativi dell’uomo.

Per quanto l’opera sia celebre e madre di molti figli più illustri, secondo me la realizzazione di Netflix non è perfetta. Non conosco il fumetto originale, ma leggo che è un lavoro fedele, con l’aggiunta di alcuni personaggi che arricchiscono senza stravolgere niente. Si sa anche che tutta la storia è una metafora dei regimi del Sud America che poi sarebbero sorti ed è stata profetica della attuale situazione politica, ma di tutto questo a noi profani cosa arriva?
Una serie lenta, terribilmente, con punti morti che non finiscono mai. Gente che vaga nel vuoto per ore (letteralmente), che vive il crollo della società per gradi e con scarso pathos. Tutto quello che vediamo a schermo nelle prime puntate è una versione noiosa di “The fog”, dove il cattivo, qui, è una nevicata omicida. Da lì in poi si delinea invece una trama più completa e con un pizzico di azione in più, in effetti la seconda parte scorre meglio. Rimane il fatto che il progredire della trama è lentissimo quasi a sembrare che Netflix, con la speranza di mungere l’opera per più stagioni possibile, abbia allungato i tempi fino alla nausea, risultando così pesante. Poi magari alla seconda stagione lo cancellano (come fanno anche troppo spesso) e tanti saluti a chi vuole sapere come finiva la trama.
Sebbene la fotografia non sia male, soprattutto nelle scene del protagonista che avanza solitario nel “cadavere” della sua città (e che, suppongo, siano riprese da tavole celebri del fumetto) per la maggior parte del tempo è nera. Intendo proprio nera. Non si vede niente in questa serie. Capisco che i protagonisti siano al buio, ma lo spettatore dovrebbe vedere un minimo. Certo, anche questo dettaglio sfuma un po’ quando escono all’aperto e capisco l’intento di causare claustrofobia anche in chi guarda, ma secondo me si è esagerato.
Niente da dire sul cast: sono attori argentini che non conosco, ma che sono in parte e se la cavano più che bene, anche nelle scene di emotività.
In definitiva, l’idea era buona, ma anche col fatto che dopo sei puntate viene troncato in attesa di nuove stagioni, L’Eternauta ti dà l’idea di aver passato del tempo ad aspettare che succedesse qualcosa e di averlo ricevuto col contagocce. Potevano fare meno episodi, potevano gestirli meglio. Potevano fare un'unica stagione da dodici. Potevano tante cose, ma il risultato è questo.

La locandina della serie tv.
Una scena della serie tv.

Fonti di questo articolo:
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