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Quella maledetta relazione di Lia Montenegro

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Quella maledetta relazione di Lia Montenegro

Club GHoST & Ipnotica
Pubblicato da Flavio Deri in Libri · Venerdì 04 Lug 2025 · Tempo di lettura 3:00
Tags: WeirdRacconto_LungoDelos_DigitalLia_MontenegroInnsmouthQuella_maledetta_relazioneRecensioni

L’interferenza del perturbante nella quotidianità

Racconto lungo che fonde il realismo relazionale con accenti erotici, intellettuali e umoristici

[…] - E allora perché fai quello irremovibile con me? Che senso ha? Io ho consapevolezza che il tuo è un gioco. Ma lo fai come fosse vero. Sappiamo entrambi che se ti chiedessi di mentire, mentiresti.
- Sì.
- E allora perché mentire a te stesso? Perché questa storia dello Spiedino? Faresti mai una cosa del genere alle mie spalle?
- Non... non...
- Ti senti violentato?
- Non esagerare. No. […]


Quella maledetta relazione di Lia Montenegro, edito da Delos Digital, collocato al numero 159 della collana Innsmouth - Weird Zone & More, curata da Luigi Pachì.
Quella maledetta relazione è un racconto lungo che fonde il realismo relazionale con accenti erotici, intellettuali e umoristici. L'intera narrazione si regge su un dialogo serrato tra due personaggi, confinati in uno spazio temporale ristretto: una cena. Il testo si sviluppa come un atto unico teatrale, anomalo e fortemente verbale, alternando momenti di intensa carica emotiva a parentesi di leggerezza grottesca, fino a raggiungere punte di confessione e catarsi.
Il dialogo è l’asse portante della narrazione. Quando funziona, funziona bene: è autentico, incalzante, ricco di sottotesto. Tuttavia, a mio avviso, proprio questo punto di forza finisce per diventare una debolezza. Il testo si perde in una verbosità autoreferenziale che, in diversi passaggi, ne compromette il ritmo. Alcune scene si ripetono, girano a vuoto: si litiga, ci si seduce, ci si accusa, si ride, e poi si ritorna a litigare. Un loop che logora la tensione invece di alimentarla.
I protagonisti sono ben delineati: lei, manipolatrice, sarcastica, logorroica, affascinante ma esausta; lui, l’intellettuale frustrato, sarcastico, fragile nella sua mascolinità. Funzionano, e sembrano veri: è questo uno dei pilastri che regge l’intero racconto.
La struttura teatrale è solida, quasi claustrofobica, con una tensione crescente che si muove tra desiderio e violenza verbale. L’alternanza tra riflessioni sul chiaroscuro, dettagli pittorici e scene esplicitamente erotiche - come una fellatio davanti a una pala d’altare - è volutamente disturbante. Il contrasto regge, ma invece di risultare davvero trasgressivo, scivola in un erotismo adolescenziale da provocazione facile.
In definitiva, è una pièce scritta per pochi, non un racconto pensato per tutti. E questo non è necessariamente un limite, ma è qualcosa che va dichiarato e accettato.
L’elemento weird in Quella maledetta relazione è l’interferenza del perturbante nella quotidianità. È una domesticità posseduta dal demone della verità, dove il vero orrore è che non c’è differenza tra falsità e salvezza, e che l’amore stesso è un esperimento fallito condotto con mezzi irregolari.

L’AUTORE:
Lia Montenegro è lo pseudonimo di un autore che nella vita privata si occupa della realizzazione di un podcast quotidiano in cui si parla di attualità. È nato a Rieti nel 1984. In passato ha collaborato come sceneggiatore per alcuni film commedie. Questa è la sua prima opera con il nome di Lia Montenegro.

Quella maledetta relazione
Autore: Lia Montenegro
Editore: Delos Digital
Pagine: 40
ISBN: 978-8825428452
Costo: Ebook 1,99 €


La copertina del libro.

Fonti di questo articolo:
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