Upa di Cristiano Fighera
Pubblicato da Flavio Deri in Libri · Martedì 08 Apr 2025 · 3:45
Tags: Alessandro_Iascy, Cristiano_Fighera, Delos_Digital, Fantasmi, Ghost_Stories, Horror, Made_in_taly, Recensioni
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Scrittura fluida, precisa, evocativa
Una storia di declino mentale e familiare con toni cupi e disturbanti
[…] Alzheimer, disse il medico.
Fu come se qualcuno mi avesse sbattuto una porta in faccia. Quella parola spietata, terribile, alle mie orecchie suonava estranea, un suono che non riuscivo a comprendere, un enigma troppo complicato da decifrare. Avrei voluto che il medico aggiungesse qualcos’altro, parole capaci di rimettere tutto in discussione, di riscrivere il senso di quel momento, di impedire al futuro di arrivare. Ma le parole non fermano il tempo. Non fermano un bel niente. Soprattutto quando il tempo sta iniziando a scivolarti tra le dita, e tu non sai nemmeno quanto ne resta. […]
Fu come se qualcuno mi avesse sbattuto una porta in faccia. Quella parola spietata, terribile, alle mie orecchie suonava estranea, un suono che non riuscivo a comprendere, un enigma troppo complicato da decifrare. Avrei voluto che il medico aggiungesse qualcos’altro, parole capaci di rimettere tutto in discussione, di riscrivere il senso di quel momento, di impedire al futuro di arrivare. Ma le parole non fermano il tempo. Non fermano un bel niente. Soprattutto quando il tempo sta iniziando a scivolarti tra le dita, e tu non sai nemmeno quanto ne resta. […]
Upa di Cristiano Fighera, edito dalla Delos Digital per la neo nata collana Ghost Stories al numero 1 della suddetta, curata da Alessandro Iascy.
L’uomo è il posto più caldo in cui nascondersi.
Questo è il claim che apre il libro, e sin da subito ci si rende conto che non si tratta solo di una frase ad effetto: è la chiave tematica dell’intera opera. Upa è una storia che parla di declino mentale e familiare, ma lo fa con i toni cupi e disturbanti di un horror psicologico, fino a sfiorare il sovrannaturale con una delicatezza che ricorda Shirley Jackson e un realismo doloroso che evoca Stephen King nei suoi racconti più umani.
Il protagonista, Gianni, è un uomo divorziato, in difficoltà economica e costretto a prendersi cura di un padre con i primi segni dell’Alzheimer. Una situazione già carica di tensione e senso di colpa, che si fa ancora più opprimente quando il padre inizia a parlare di una figura invisibile, un “ospite” inquietante che lo tormenta nella notte e che – forse – è più reale di quanto Gianni voglia ammettere.
La scrittura di Fighera è fluida, precisa, evocativa. Alterna dialoghi vividi e credibili a descrizioni minuziose dell’ambiente domestico, trasformando la casa paterna in un vero e proprio labirinto del disagio, impregnato di ricordi e ombre. L’orrore si insinua lentamente, nella banalità del quotidiano: una tazza in più a colazione, un libro spostato, uno scricchiolio nel corridoio. E poi, improvvisamente, esplode in visioni terrificanti, che riescono a colpire tanto il cuore quanto la mente.
Centrale è anche il rapporto tra Gianni e suo figlio Luca, un elemento che porta un contrasto di dolcezza e vulnerabilità alla vicenda. E proprio nel rapporto tra le generazioni, nel tema dell’eredità emotiva e del dolore tramandato, Upa trova la sua forza più profonda.
Upa è un racconto di fantasmi atipico, dove i veri spettri non sono solo quelli che bussano alla porta di notte, ma anche quelli che ci portiamo dentro, generazione dopo generazione. Una storia che fa paura, ma anche commuove; che parla di perdita, responsabilità e redenzione, con una scrittura matura e viscerale. Cristiano Fighera si conferma come una delle voci più interessanti del fantastico italiano, capace di raccontare l’orrore con empatia, stile e profondità.
L’uomo è il posto più caldo in cui nascondersi.
Questo è il claim che apre il libro, e sin da subito ci si rende conto che non si tratta solo di una frase ad effetto: è la chiave tematica dell’intera opera. Upa è una storia che parla di declino mentale e familiare, ma lo fa con i toni cupi e disturbanti di un horror psicologico, fino a sfiorare il sovrannaturale con una delicatezza che ricorda Shirley Jackson e un realismo doloroso che evoca Stephen King nei suoi racconti più umani.
Il protagonista, Gianni, è un uomo divorziato, in difficoltà economica e costretto a prendersi cura di un padre con i primi segni dell’Alzheimer. Una situazione già carica di tensione e senso di colpa, che si fa ancora più opprimente quando il padre inizia a parlare di una figura invisibile, un “ospite” inquietante che lo tormenta nella notte e che – forse – è più reale di quanto Gianni voglia ammettere.
La scrittura di Fighera è fluida, precisa, evocativa. Alterna dialoghi vividi e credibili a descrizioni minuziose dell’ambiente domestico, trasformando la casa paterna in un vero e proprio labirinto del disagio, impregnato di ricordi e ombre. L’orrore si insinua lentamente, nella banalità del quotidiano: una tazza in più a colazione, un libro spostato, uno scricchiolio nel corridoio. E poi, improvvisamente, esplode in visioni terrificanti, che riescono a colpire tanto il cuore quanto la mente.
Centrale è anche il rapporto tra Gianni e suo figlio Luca, un elemento che porta un contrasto di dolcezza e vulnerabilità alla vicenda. E proprio nel rapporto tra le generazioni, nel tema dell’eredità emotiva e del dolore tramandato, Upa trova la sua forza più profonda.
Upa è un racconto di fantasmi atipico, dove i veri spettri non sono solo quelli che bussano alla porta di notte, ma anche quelli che ci portiamo dentro, generazione dopo generazione. Una storia che fa paura, ma anche commuove; che parla di perdita, responsabilità e redenzione, con una scrittura matura e viscerale. Cristiano Fighera si conferma come una delle voci più interessanti del fantastico italiano, capace di raccontare l’orrore con empatia, stile e profondità.
L’AUTORE:
Cristiano Fighera è nato a Roma nel 1975. Ha scritto fumetti (Terra Inferno, pubblicato in Francia da Soleil, e “Song of Azelred”, pubblicato da Shockdom in Italia, Francia e Spagna), cortometraggi, testi teatrali (vincitore del concorso “Nina Scapinello” per commedie in dialetto veneto, nel 2019). Suoi racconti sono presenti in antologie edite da Dunwich Edizioni (La serra trema, Morte a 666 giri, L’ultimo canto delle Sirene, Ritorno a Dunwich 2 e nella serie di novelle Moon Witch), da EseScifi (Esecranda, Esescifi, Sole Morente e Il richiamo di Lovecraf), da Edizioni Watson (Folklore e Horror Storytelling), da Delos Digital (nelle collane Cypunk, Innsmouth e Heroic Fantasy Italia), da Edizioni Hypnos (Strane Visioni 1 e 2 e Strane Visioni Digital), Letteratura Horror, sulla rivista Robot e altri. È uno dei vincitori del torneo letterario IoScrittore 2023. Con Delos attualmente ha all’attivo 14 racconti tra Weird, Fantasy, Fantascienza e Horror.
Cristiano Fighera è nato a Roma nel 1975. Ha scritto fumetti (Terra Inferno, pubblicato in Francia da Soleil, e “Song of Azelred”, pubblicato da Shockdom in Italia, Francia e Spagna), cortometraggi, testi teatrali (vincitore del concorso “Nina Scapinello” per commedie in dialetto veneto, nel 2019). Suoi racconti sono presenti in antologie edite da Dunwich Edizioni (La serra trema, Morte a 666 giri, L’ultimo canto delle Sirene, Ritorno a Dunwich 2 e nella serie di novelle Moon Witch), da EseScifi (Esecranda, Esescifi, Sole Morente e Il richiamo di Lovecraf), da Edizioni Watson (Folklore e Horror Storytelling), da Delos Digital (nelle collane Cypunk, Innsmouth e Heroic Fantasy Italia), da Edizioni Hypnos (Strane Visioni 1 e 2 e Strane Visioni Digital), Letteratura Horror, sulla rivista Robot e altri. È uno dei vincitori del torneo letterario IoScrittore 2023. Con Delos attualmente ha all’attivo 14 racconti tra Weird, Fantasy, Fantascienza e Horror.
Upa
Autore: Cristiano Fighera
Editore: Delos Digital
Collana: Ghost Stories
Pagine: 51
ASIN : B0F2CG2XYW
Costo: ebook 2,99 €
Autore: Cristiano Fighera
Editore: Delos Digital
Collana: Ghost Stories
Pagine: 51
ASIN : B0F2CG2XYW
Costo: ebook 2,99 €
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