Closet Monster di Stephen Dunn

Closet Monster di Stephen DunnCloset Monster di Stephen Dunn, doloroso ed emozionante in egual misura con alcuni virtuosismi registici da antologia.

Closet Monster di Stephen Dunn, ingiustamente mal distribuito e reperibile solo in versione sottotitolata.

Closet Monster di Stephen Dunn: quando il cinema indipendente viene realizzato e proposto come si deve. Quasi come di consueto, in ambito cinematografico bisogna lodare e ringraziare gli Stati Uniti per la nascita di determinate pellicole; oltre ad applaudire la nazione a stelle e strisce pertanto, in questa particolare analisi, bisogna sicuramente complimentarsi con un tale di nome Stephen Dunn, stringergli la mano e abbracciarlo in maniera quasi viscerale.

Questo ragazzo, che qui esordisce alla grande nel lungometraggio, ha saputo proporre nel recente 2015 un prodotto che tratta con delicatezza e spirito disarmante il tema dell’omosessualità.
Oscar è un bambino che ha subito un trauma, dopo aver assistito all’omicidio di un ragazzo gay stuprato con un paletto di ferro, e che si vede costretto a fare i conti anche con la separazione dei suoi genitori. Unica sua valvola di sfogo, per quanto bizzarra possa apparire, sarà un criceto con il quale egli riuscirà a comunicare, intraprendendo dei veri e propri dialoghi. Una premessa questa che può ingannare sulla magnificenza del film, ma che, inverosimilmente, oltre a farne da delizioso contorno, a fine pellicola saprà anche emozionare. E non poco!

Closet Monster di Stephen Dunn

Un parallelismo, se si vuole, con Paul Edgecombe e Mr. Jingles ne Il miglio verde (contestualizzando, ovviamente).
Divenuto adulto, Oscar dovrà affrontare lo spauracchio dell’omofobia: per come questa influirà su se stesso e sui suoi rapporti umani, che siano con amici o anche e soprattutto con i genitori.
Il sangue e qualche scena veramente d’impatto non mancheranno, ma presenti in maniera del tutto filosofica e metaforica che tanto basta per aumentare la drammaticità degli eventi.
Senza spoilerare nulla, la scena dell’accettazione del proprio status e del coming-out di Oscar nei confronti del padre, per come realizzata a livello tecnico e soprattutto sonoro, emozionerà e colpirà come poche volte nella vita. Un piano sequenza audio-visivo sconvolgente e mastodontico che farà gelare il sangue e contemporaneamente emozionare. Pura poesia cinematografica senza se e senza ma!
Parlando appunto di sonoro, quest’opera indipendente vanta una track-list perfetta e scelta con cura, piazzando ogni brano di cui essa è composta nella giusta scena, armonizzando il tutto e rendendo ogni fotogramma un gioiello! Senza sbavature e meticolosa la realizzazione tecnica in generale. Qui si parla di low-budget e crowdfunding, in cui ogni centesimo è stato speso come meglio non si poteva.
Un finale che vi lascerà soli sul divano, con i fazzoletti come unici compagni d’avventura, dandovi tutto il tempo di riflettere su quanto si sia visto e traendo le dovute e opportune conclusioni.
Un film che fa riflettere e insegna a non emarginare, a non trattare con disprezzo, superficialità o peggio ancora indifferenza tutti quei ragazzi che fanno i conti con la propria sessualità e le proprie scelte, e che la famiglia e gli amici devono essere la loro forza e che per quanto le cose intraprendano una parabola discendente, l’importante è reagire, alzarsi e andare avanti, amandosi per ciò che si è e non per ciò che si vorrebbe essere agli occhi degli altri.
Il film ha vinto il premio come miglior film canadese al Toronto International Film Festival 2015.

PRO

  • Un tema delicato, affrontato con coraggio e deliziosa inventiva.
  • Track-list superbamente azzeccata.
  • Doloroso ed emozionante in egual misura.
  • Alcuni virtuosismi registici veramente da antologia.

CONTRO

  • Bisogna avere la mente aperta e libera da ogni pregiudizio per riuscire ad amare questa pellicola.
  • Ingiustamente mal distribuito e purtroppo, come il panorama italiano ha abituato, reperibile solo in versione sottotitolata.

Il trailer originale:

https://youtu.be/RTgM1e8w05g

 

CLOSET MONSTER
Regia di Stephen Dunn.
Con Connor Jessup, Alioscha Schneider, Aaron Abrams, Joanne Kelly, Isabella Rossellini.
Titolo originale: Closet Monster.
Drammatico, durata 90 min. – Canada 2015