Io Sono Il Mondo - Primo EP per i Medemo

Io Sono Il Mondo - Primo EP per i MedemoMedemo è un duo alternative rock, chitarra/voce e batteria, che nasce a Firenze nel settembre 2017. I Medemo sono Emanuele Tarchi, chitarra e voce, e Tiziano Pratesi, batteria, che si uniscono per trovare un proprio sound e una loro personalità artistica. Dopo mesi passati in sala prove decidono di registrare il primo EP come trampolino di lancio per farsi conoscere nel panorama musicale, EP dal titolo Io Sono Il Mondo. L’EP è uscito il 5 maggio 2018 (solo dal 12 maggio 2018 disponibile sulle piattaforme di streaming musicali) ed è auto-prodotto.
L’ep parte con “Ho fame di me” la quale, dopo un esordio lento ed evocativo, si apre con ritmo di batteria all’impazzata e riff tanto taglienti. Il cantato non è proprio “abbinato” al 100 per cento al sottofondo musicale. Forse ci vorrebbe un cantato più “rock” per le sonorità che ascoltiamo. Si ascolta la mancanza del basso che forse andrebbe inserito in line up.
Si continua con “Poesia sulla pelle” con un arpeggio tanto sognante. Qui invece il cantato funziona a meraviglia per queste sonorità maggiormente tendenti verso il dream pop e il cantautorato. Non mancano anche qui riff ruggenti che vibrano davvero stupendi per le nostre orecchie. L’arpeggio che troviamo per tutto il pezzo si stampa nella nostra memoria. Dopo arriva “Il tuo ego” e qui altra partenza lenta che poi sconfina in distorsioni noise stupende.
Ascoltando questa band è inevitabile pensare a tanto alternative rock in salsa italiana (Zen Circus, Ministri, Marlene Kuntz, Afterhours etc). Per quanto riguarda “Il tuo ego” viene da pensare anche ai Sonic Youth per alcuni passaggi.

Io Sono Il Mondo - Primo EP per i Medemo

Il tutto si conclude con la finale “Medesimo” che presenta alcuni riff che mandano la mente ad un alternative metal tipo Rage against the machine. Questi riff si intervallano con passaggi lenti tanto suggestivi.
Un disco che offre sicuramente degli spunti interessanti ma c’è molto da lavorare per questa band: il duo da solo sembra non bastare come accennato sopra. Manca un certo appeal mentre molti riff e stacchi sembrano convincenti e nel dire questo pensiamo sia alla prima che all’ultima traccia. Quindi, un progetto musicale al quale assegniamo un timido 69/100 con qualche riserva nell’attesa che la band ci mostri di saper fare di più. Per il resto band indie rock come questa sono sempre da incoraggiare perché portano avanti il nome del rock in un’Italia forse troppo attaccata ai talent show e all’hip hop per il momento.

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Di Chaos

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