Nati da un idea del cantautore bresciano Nicholas Balteo e della polistrumentista piemontese Alice Pondrelli i NOALTER fondono l’amore per l’irlanda e la canzone d’autore con un ruvido punk-rock old school in cui chitarra e basso si fondono sopra una solida ritmica elettronica. Particolarità della formazione è SAM PUNKRAZIO, droide elettromeccanico programmato per suonare le parti di batteria durante i concerti, considerato il terzo membro dei NOALTER.

Clubghost ha fatto una chiacchierata con loro….

Descrivete brevemente il vostro progetto musicale ai nostri lettori…

I NOALTER nascono come gruppo Folk, e ci siamo ritrovati col tempo a fare un percorso inverso rispetto alle altre band: solitamente si inizia suonando punk per poi contaminarlo con le proprie radici… noi invece abbiamo iniziato esplorando il folk irlandese ed il reggae per poi tornare alle origini dei nostri ascolti musicali a base di punk, grunge, e hard rock…

Da quanto tempo cantate/suonate? Riuscite a bilanciare la vostra carriera con la vostra vita?

NICHOLAS: io ho iniziato a suonare la chitarra e cantare intorno al 1994, e da allora non ho mai smesso di scrivere, cantare e suonare… il bilanciamento tra carriera e vita privata è strano, visto che suono con mia moglie (risate)

ALICE: io invece ho iniziato a suonare la chitarra classica a 11 anni quando ho deciso di iscrivermi alla scuola media ad indirizzo musicale del mio paese, poi ho proseguito per un po’ con gli studi per poi avvicinarmi al basso, più che altro per “gioco”, fino a che non sono entrata a far parte dei Noalter dove è diventato il mio strumento principale. Fortunatamente, come dice Nicholas, suoniamo assieme oltre ad essere una coppia e questo ci permette di non dover rinunciare a stare insieme ma, anzi, di condividere la nostra passione

Come vi siete appassionati alla musica? Perché il punk rock?

ALICE: mi è sempre piaciuta la musica e ne sono sempre stata circondata (a partire da mio padre che suonava le tastiere e da mia sorella) e quando ho iniziato a suonare a scuola mi sono resa conto che avrei sempre suonato anche se magari solamente fra le mura di casa.. per quanto riguarda invece il Punk rock lascio rispondere Nicholas dato che lui, più di me, è appassionato a questo genere mentre io all’inizio ascoltavo più che altro Hard rock e metal

NICHOLAS: io da piccolo venivo messo per ore davanti alla televisione (per evitare che distruggessi casa) così tra un video musicale ed un cartone animato dicevo di voler cantare con i BEE-HIVE, quindi penso di averlo sempre avuto dentro… il punk rock l’ho scoperto a casa di un amico che mi fece ascoltare i Sex Pistols in camera di sua sorella maggiore intorno ai 12 anni… fu subito Amore…

Qualche aneddoto, episodio particolare che vorreste raccontarci (live, sala prove etc)?

In realtà vorremmo raccontarti di una notte, di qualche anno fa, passata in compagnia dei Gang (del bassista e del tastierista per la precisione) dopo un concerto fatto assieme, ma non vorremmo mettere nessuno nei guai… magari un giorno ci decideremo a spifferare tutto…

A cosa vi ispirate per scrivere le canzoni e quali sono i vostri riferimenti musicali?

Le canzoni nascono sempre da una storia che ci colpisce in modo particolare, nei nostri testi infatti ci sono spesso riferimenti a fatti di cronaca, romanzi o personaggi che hanno fatto parte della nostra formazione; nei pezzi più “frivoli” ci divertiamo a citare i nostri amici e le “avventure” vissute insieme nel corso degli anni. Per quanto riguarda i riferimenti musicali potremmo stare ore a nominare artisti dai Clash ai Led Zeppelin, dai Pogues ai Guns’n’Roses, ma sicuramente uno dei nostri riferimenti maggiori sono i GANG, la banda dei fratelli Severini, con i quali negli anni abbiamo costruito un rapporto di amicizia e stima reciproca.

Ho letto che “SAM PUNKRAZIO, droide elettromeccanico programmato per suonare le parti di batteria durante i concerti”. Perché questa scelta?

Essendo una coppia nella vita abbiamo faticato a trovare un batterista che stesse ai nostri “ritmi”, senza contare che abbiamo sempre cercato collaboratori che potessero passare con disinvoltura da un ritmo in levare ad un valzer, e questo non è nel dna di tutti… inoltre negli ultimi anni lo spazio per la musica live, inteso proprio come dimensione fisica dei locali che programmano musica, ci ha portato a suonare in locali con palchi minuscoli nei quali montare una batteria era una vera impresa… poi un giorno un amico ci ha detto per scherzo: “comprate un pupazzo con le bacchette in mano e fate partire una drum machine, fate prima” beh, in un certo senso lo abbiamo preso in parola…

In “ODIO” vi divertite a sdrammatizzare con una parodia il famoso programma televisivo “Ma Come Ti Vesti?”. Provate a commentare queste parole…

Noi siamo sempre stati molto attenti allo Stile, non all’immagine che è tutt’altra cosa, ed abbiamo sempre cercato la nostra unicità anche a livello estetico; infatti sia nei concerti che nel privato vestiamo principalmente abiti ed accessori di Vivienne Westwood, che nel ’77 ha dato un volto al suono di Londra. Quando si è trattato di pensare ad un videoclip, complice anche il fatto che Alice lavora nella moda abbiamo pensato di citare il programma di Miccio e della Gozzi per ribadire ancora una volta la nostra unicità

CREATURA ANALOGICA”, cinque brani inediti sotto la guida del produttore Matteo De Napoli. Come è stato lavorare con lui? É stato difficile registrare questo disco?

All’inizio, dopo anni da indipendenti, eravamo preoccupati che un produttore potesse snaturarci e condurci troppo lontano dal nostro cammino, invece con Matteo si è creato il rapporto giusto. Ci ha lasciato la libertà di arrangiare e pre-produrre il lavoro nel nostro home studio con i nostri gusti per poi andare a correggere qua e la far affiorare cose nuove che da soli probabilmente non saremmo riusciti a valorizzare. Una volta rotto il ghiaccio il lavoro in studio è filato liscio…

Per concludere la nostra chiacchierata, cosa bolle in pentola per NOALTER?

Al momento siamo impegnati col promuovere CREATURA ANALOGICA cercando di farlo conoscere il più possibile sia dal vivo che sul web, per il futuro abbiamo un quaderno di canzoni nuove ed un titolo che ci ronza in testa ma nessun progetto avviato…

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