Thomas Ligotti, filosofo dell’orrore (2° parte)
Vincitore di tre Bram Stoker Award Ligotti è stato a lungo considerato uno scrittore oscuro e misterioso: poi, come si accennava, l’improvviso successo della serie tv True Detective lo ha fatto conoscere a un pubblico più vasto. In True Detective la filosofia del personaggio Rust Cohle – interpretato dal Premio Oscar Matthew McCounaghey – è infatti pervasa di un pessimismo devastante che deriva in particolare dall’ideologia di Thomas Ligotti. I discorsi di Cohle, di cui troviamo un esempio efficace nella discussione con Marty, che avviene in macchina nel primo episodio, rispecchiano in pieno il lavoro e il ‘pessimismo nichilista’ di Ligotti. Cohle parla di vita, morte, religione, amore e della quarta dimensione. In particolare, alcune frasi di questa conversazione sembrano ‘prese di peso’ da La cospirazione contro la razza umana, tanto che qualcuno ha parlato addirittura di ‘plagio’
Nick Pizzolatto in effetti ha ammesso, in alcune interviste, di essere stato influenzato da Ligotti e, in particolare, da una sua opera non narrativa, ovvero il lungo saggio sul pessimismo filosofico La cospirazione contro la razza umana (The Conspirancy Against Human Race), pubblicato nel 2010 e disponibile in Italia presso Il Saggiatore.
Si tratta di un volume insolito in cui lo scrittore americano analizza questioni cruciali come la possibilità dell’autodistruzione del genere umano e il significato che ha l’essere uomini; egli cita alcuni filosofi per lui molto importanti, alcuni noti come Arthur Schopenhauer e Friedrich Nietzche e altri più oscuri come Michelstadter e il norvegese Zapffe. In particolare quest’ultimo si rivela, con la sua opera L’ultimo Messia, autore decisivo nel plasmare la sua “visione” delle cose. Zapffe in pratica individua come l’umanità abbia sviluppato, nel corso del tempo, un surplus di coscienza: questa condizione porta a una serie di domande di tipo esistenziale da parte dell’uomo a cui non è possibile trovare risposta e questo è fonte inevitabile di infelicità. Per sfuggire a questo paradosso che porterebbe, secondo il filosofo norvegese, alla follia e alla conseguente estinzione della nostra specie, l’uomo è riuscito a trovare delle contromisure per sopravvivere che vengono da lui definite in 4 strategie ‘cospirative’ per salvarci denominate ‘isolamento’, ‘ancoraggio’, ‘distrazione’ e ‘sublimazione’. Ho trovato poi molto interessante il capitolo finale intitolato Autopsia su una marionetta: un’anatomia del soprannaturale in cui Ligotti mette in luce come autori come Poe e Lovecraft siano ancora oggi da considerare più moderni in confronto alla narrativa horror attuale ancorata spesso a schemi consolatori in cui si confrontano il Bene e il Male: da manuale in questo senso il confronto che viene fatto tra L’esorcista di William Peter Blatty e Il caso di Charles Dexter World del solitario di Providence.
In ogni caso La cospirazione contro la razza umana conferma come iThomas Ligotti sia un vero e proprio teorico del racconto dell’orrore soprannaturale e di come le sue storie poggiano su solide basi filosofiche: a mio avviso, è forse il suo libro più importante anche se, a tratti, fin troppo cerebrale e può essere letto come un vero e proprio manuale di sopravvivenza.
Considerato dalla critica il successore di Edgar Allan Poe ed H.P. Lovecraft, in realtà la sua arte è caratterizzata da una filosofia e da un’estetica personale: non troviamo nella sua narrativa il tipico orrore cosmico “lovecraftiano” ma una sorta di “visione” pessimista in cui l’universo viene considerato ostile all’uomo, visto come una forma di vita aberrante destinata all’autodistruzione.
Bibliografia italiana (essenziale)
I canti di un sognatore morto (Elara – 2011)
Lo scriba macabro (Elara – 2015)
Teatro Grottesco (Il Saggiatore – 2015)
La cospirazione contro la razza umana (Il Saggiatore – 2016)
Nottuario (Il Saggiatore – 2017)
L’AUTORE
Cesare Buttaboni è nato a Lodi nel 1971. Appassionato di letteratura fantastica, è attivo sui siti Ver Sacrum, Letteraturahorror e LaTelaNera e su riviste cartacee specializzate come “Hypnos” e “Zothique”. Ha scritto anche racconti di ispirazione lovecraftiana che si possono trovare sulle antologie di Esescifi L’universo di Lovecraf e L’orrore di Lovecraft dove sono apparsi anche i suoi saggi H.P. lovecraft e l’orrore cosmico e The Weird Music Of H.P. Lovecraft. È anche un cultore di musica di vari generi: spazia dal progressive al dark-ambient e al neo-folk.