StraitJacket di El Torres e Guillermo Sanna

StraitJacket di El Torres e Guillermo SannaSanguino quindi sono.
È questa la risposta che El Torres dà al dubbio cartesiano del demone ingannatore che ci fa credere in una realtà che non esiste, ma che è solo una finzione o al più, una produzione della nostra mente. Non basta pensare per essere, occorre sanguinare.
È quella la prova inconfutabile dell’esistenza, il sangue è la conferma.
Alexandra ha ucciso fatto a pezzi i fratello gemello Alex ed è da anni chiusa in un manicomio criminale.
Il comprensivo dottor Hayes è zoppo e ossessionato da fantasmi del passato come il dottor House, ma buono comprensivo e simpatico. Forse per questo sue diagnosi e le sue cure, sembrano meno efficaci di quelle del sarcastico medico di Hugh Laurie.
Ma pur rinchiusa nella Straitjacket, ovvero camicia di forza, nelle mura e i cancelli di un nuovo Arkham Asylum, Alexandra vede altro ed oltre.
Vede sovrapposto al mondo che gli altri personaggi credono reale, una sorta di mondo di Matrix, la creazione del demone di Cartesio, nel quale creature mostruose i Feeder, usano gli esseri umani come alimento della loro Regina Madre, echi di Aliens – scontro finale di James Cameron e The Brood di David Cronenberg.
La storia perfettamente costruita, dosando suspense, orrore e mistero, si dipana tra realtà, follia e incubo che hanno in comune due cose: la morte e il sangue.
Ma dietro la follia omicida di Alexandra, le sue finzioni per sfuggire a troppe medicine e teorie psicanalitiche, le sue fughe, c’è un piano preciso: dare la caccia ai cacciatori e Alex il gemello morto (?), sarà la chiave di volta per scoprire dove si annida, insospettabile, l’origine del male, il demone di Cartesio, il maligno, l’ingannatore, la Regina Madre e far sanguinare lei stavolta.
E forse sarà proprio la Straitjacket, la camicia di forza, a dare ad Alexandra e Alex il modo e forse un’altra vita; a caccia di Regine Madri Supreme, come la nonna e il nipotino trasformato in topo, in Le Streghe di Roald Dahl.
In fondo come raccontava già Jack London in Il vagabondo delle stelle (ovvero The Star Rover conosciuto anche col titolo The Jacket…), la costrizione, la reclusione, la camicia di forza, possono aprire la mente ad altri mondi, ad altre visioni, altre vite…
Innumerevoli i richiami alla fantascienza e al cinema che Straitjacket riporta alla mente: Matrix dei fratelli Wachowski, Qualcuno volò sul nido del cuculo di Milos Forman, Inseparabili di David Cronenberg, Essi Vvivono e Halloween di John Carpenter, per l’agghiacciante sequenza iniziale e i classici indispensabili come Il corridoio della paura di Samuel Fuller e Lo specchio oscuro di Robert Siodmak.
La filosofia ormai dilaga nella produzione di genere nei fumetti e nelle serie TV, mescolando questa volta in modo consapevole, mito e filosofia.
Fumetti questo questo e serie TV come Legion, Fargo, True Detective, Westworld, Lost sono opere filosofiche che non vogliono semplicemente intrattenerci, con l’espediente antico ed infallibile della suspense. Sono invece riflessioni filosofiche, in forma accessibile, ma non per questo corriva, sulla nostra vita, sul mistero dell’essere.
Straitjacket si inserisce in questa nuova, attualissima tendenza, il meglio che la narrativa fumetti e per immagini offra, con splendidi disegni di Guillermo Sanna che ricordano nei Feeder, il Legion di Bill Sinckiewicz dei Nuovi Mutanti e nel bianconero il Tony Moore di The Walking Dead, macchiato di rosso, tanto rosso.
Perché, vedete, non conta se questo sia il mondo reale o il sogno di un sogno di un demone beffardo, il punto è che si sanguina comunque.

GLI AUTORI
El Torres (testo), uno dei più prolifici autori di fumetti spagnoli degli ultimi anni, ha pubblicato negli Stati Uniti con IDW e Image Comics, e con la sua casa editrice Amigo Comics. Dibbuks distribuisce tutte le sue opere in tutta Europa in spagnolo. Le sue diverse serie horror di grande successo, tra cui The Veil, Nancy in Hell, Drums, The Westwood Witches e The Suicide Forest (Europe Comics 2016) gli hanno valso l’appellativo di “maestro dell’horror”. Più recentemente, El Torres ha affrontato altri generi con la graphic novel The Ghost of Gaudí. Alcuni suoi libri sono stati opzionati per il cinema e sono stati pubblicati anche in Giappone. El Torres attualmente vive a Málaga, in Spagna.

Guillermo Sanna è nato a Maiorca nel 1976. Ha studiato illustrazione alla Scuola di Arti e Mestieri di Palma e poi ha praticato vari mestieri fino a quando non ha potuto dedicarsi completamente al mondo del fumetto. Nel 2016 ha pubblicato Straitjacket negli Stati Uniti, un fumetto horror pubblicato da Amigo e con una sceneggiatura di El Torres. Ha lavorato inoltre per Chisai (2001) della Approbation comics, Dreadnought (2004) della TalcMedia Press, Femforce (2008) della A.C Comics, Deadpool (2016) della Marvel Comics e per una miniserie dedicata a Bullseye (2017), sempre per la Marvel Comics.

Straitjacket
Testi: El Torres
Disegni: Guillermo Sanna
Collana: Weird Books
Editore: Delos Digital
Prezzo ebook: 4,99 €

                                                                a cura di Gianni Solazzo
                                                          (gianni.solazzo@gmail.com)

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