Labyrinth of fallen angels degli Elysium

Labyrinth of fallen angels degli ElysiumIl 23 maggio è uscito Labyrinth of fallen angels degli Elysium.

Elysium è una band sinfonica folk gothic con voce femminile, violinista, tastiera, chitarra, basso e batteria, ispirata dai primi Whitin Temptation e Nightwish, nonché dalle più famose band rock europee come Anathema.
Tra ritornelli accattivanti e sinfonici, riff di chitarra melodica e contrappunti vocali su una solida base rock, la band fa frequenti incursioni nel classic rock (Queen, Muse), folk e prog (Eluveite & Pineapple Thief), occasionalmente aggiungendo opera e r’n’b background vocals. L’uso di tastiere e sequenze di orchestrazione arricchisce le canzoni e aggiunge una componente sinfonica, duettando con violino e chitarra. I doveri di songwriting si basano sulla cantante Daphne Nisi (Baraonna) e sul bassista Marco Monetini (Gerico, Nidi di Ragno, Fuorilinea), affiancato dal violinista Christian Arlechino (La Tresca). Il resto della band è
formato dal chitarrista Simone Moratto e dal batterista Flavio Lovisa. Ospite speciale su tastiere e orchestrazioni su il nuovo album Labyrinth of Fallen Angels è il compositore e arrangiatore Marco Sinopoli.

Storia:
Elysium è stato originariamente creato a Orvieto, in Italia, all’inizio del 2013 dal bassista Marco Monetini, violinista Christian Arlechino, con il coinvolgimento del batterista Flavio Lovisa.
Tra il 2014 e il 2015, la band ha scritto e registrato il loro album di debutto l’Ep, Symphony of a forest. Nel 2016 nuovi membri si sono uniti alla band: la cantante Daphne Nisi e il chitarrista Simone Moratto, che sicuramente hanno cambiato le composizioni, fornendo una maggiore potenza rock al suono per banda con l’infusione anche di voci soul.
Labyrinth of Fallen Angels è una fusione di più stili: una base forte di roccia sinfonica dove vengono aggiunti elementi e influenze di folk, prog e gothic, arricchiti dall’uso dell’opera e delle voci di sottofondo in stile r’n’b arrangiate dal cantante e le romantiche melodie di tastiere che sono tipiche della musica prog degli anni settanta.

Concetto lirico:
L’essere umano è un universo così complesso, ognuno è così diverso per la lingua, la mentalità, il carattere e la cultura. Ma poi alla fine cos’è che ci rende così uniti se non sentimenti e relazioni? Labyrinth of fallen angels è un viaggio dentro la parte più profonda della nostra mente e anima e si ispira all’Odissea di Ulisse. Come Ulisse nel suo viaggio sperimenta ogni tipo di avventure, pericolose e incredibili, si innamora, affronta la morte degli amati, deve vincere le tentazioni e finalmente torna a casa e si riunisce con la sua famiglia, noi stiamo attraversando le nostre vite, il nostro complesso universo interiore e le relazioni, i nostri obiettivi raggiunti e i nostri errori e tutti possiamo imparare da ogni esperienza, per tornare finalmente a noi stessi e, arricchiti, essere chi siamo veramente.
L’obiettivo principale di questo album era quello di fondere insieme più generi musicali, dando vita a uno stile crossover che non è ben identificabile, anche se ha una forte componente rock combinata con una forte melodia pop, così da poter essere ascoltata
da un vasto pubblico, anche da quelli che di solito non ascoltano la musica rock.

Influenze musicali:
L’idea musicale alla base di questo progetto è quella di avere un rock sinfonico dove possano coesistere influenze e inserimenti musicali diversi in un vero e nuovo tipo di genere crossover. Ed è per questo che possiamo ascoltare il rock sinfonico degli anni ’70 dei Queen, dei Caravan, dei Camel insieme alle influenze classiche di Vivaldi, un vero punto di riferimento per le melodie del violino, legate insieme a una vena popolare tipica di Jethro Tull o Eluveite. Inoltre puoi ascoltare influenze di gruppi come Anathema o Whitin Temptation specialmente nelle parti vocali e da tastiera.

Influenza lirica:
I testi sono per lo più scritti dal cantante e sono ispirati all’Odissea di Omero, con particolare attenzione alla figura di Ulisse, che si trova anche nell’inferno di Dante: da questa lettura ha iniziato a immaginare un Ulisse dei nostri tempi che si trova di fronte vari aspetti dell’Odissea della vita moderna. Molti degli argomenti trattati in questa incredibile storia sembravano essere di fatto estremamente attuale, dimostrando come questa opera, sebbene sia così antica, rimanga tra le più interessanti di sempre.
Ad esempio, ciò che la figura mitologica della sirena rappresenta nell’Odissea, il rischio di essere ingannati da apparizioni ed essere inghiottito per sempre dal mare, trasposto fino ai giorni nostri sembra essere una perfetta metafora di ciò che sta accadendo con il mondo virtuale e con i social media, regno di apparenze che spesso sommerge tutti noi a spese della vita reale.
L’astuzia, il tratto principale di Ulisse, può portare al potere, ma può anche causare una guerra se usata senza l’esercizio della morale – il motivo per cui Dante decide di mettere Ulisse all’inferno. Mi ha fatto pensare alla globalizzazione che è entrata nel mondo come un grande cavallo di Troia, conformando ad un modello standard le caratteristiche che formano le identità individuali delle popolazioni, alla disattenzione generale delle grandi potenze verso il problema dell’inquinamento e a come esse usino l’astuzia più per i propri interessi economici che per il benessere della società, e che, quindi, se un potente risveglio collettivo dell’essere umano non ha luogo, questo cavallo di Troia finirà per scatenare di nuovo una grande guerra.
Forse siamo tutti un po’ Ulisse e ci ritroviamo giorno dopo giorno a vivere le nostre battaglie, cercando di superare i nostri ostacoli, le nostre “Sirene”, illusioni, paure e talvolta sconfitte. Ognuno di noi affronta il proprio personale viaggio in questa vita. Fino a quando, guardando indietro, realizziamo la strada che abbiamo percorso e finalmente arriviamo a dire “Eccomi” e ci rendiamo conto che tutto ciò che abbiamo fatto ci ha portato a essere chi siamo, nel bene e nel male e, proprio come Ulisse, torniamo a casa.
I nuovi membri hanno influenzato le bande sonore e le dinamiche della band. Il chitarrista Simone Moratto ha portato una vena più rock e metal al suono generale del gruppo. Ha anche iniziato a inserire alcuni riff solidi tipici del rock e del metal che la band non aveva prima.
Il compositore e arrangiatore Marco Sinopoli, oltre a suonare tutte le tastiere per l’album, ha aggiunto diverse orchestrazioni tipiche del genere sinfonico interpretato da archi, violini, oboi e strumenti a fiato, fornendo una maggiore potenza a tutte le canzoni e contribuendo a creare un suono più omogeneo all’intero disco.
La cantautrice Daphne Nisi, grazie alla sua lunga esperienza nel cantare stili e generi diversi (dal rock al soul, dalla musica classica al jazz), ha sicuramente influenzato la composizione della band, iniettando questo background musicale diversificato nella composizione delle melodie e negli arrangiamenti vocali di sottofondo. La sua voce solista soul, un genere di canto che non è molto usuale per le sinfoniche rock band, ha dato un suono ancor più originale all’album.

Cronologia dell’album:
2017-208. Scrittura di brani e demo test.
2018. Da maggio a settembre registrazione di tutti gli strumenti di tutte le canzoni.
2018. Da settembre a novembre tastiere aggiuntive, voci di sottofondo, arrangiamenti e orchestrazioni.
2019. Da dicembre 2018 a febbraio 2019 mix e masterizzazione dell’album.

ElysiumMusicisti:
Daphne Nisi – Voce principale, voce di sottofondo
Marco Monetini – Basso
Christian Arlechino – Violino
Flavio Lovisa – Batteria
Simone Moratto – Chitarra
Marco Sinopoli – Tastiere e Orchestra
Ospiti speciali: Roberto Mascia di “Mamma” – scream vocal su Siren e Vahimiti – voce in sottofondo su Fight for your love e Turn around

Production credits:
Musica: D.Nisi/M.Monetini/C.Arlechino/F.Lovisa/S.Moratto * tranne Siren, Evanescent, Turn around e Black hole scritte da Elysium e F. Proietti
Parole: D.Nisi escluso Close to you, scritto da D.Nisi e M.Monetini
Composizione, arrangiamento e programmazione digitale di parti orchestrali: M.Sinopoli/ M.Monetini
Accordi musicali: Elysium
Accordi vocali: D. Nisi
Registrato presso: K-lab/K20 Studio (Viterbo)/Bonsai Studio (Terni)/Woodstock Recording Studio (Livorno)
Mix & Master: Roberto Mascia, Officina Musicale (Roma)
Energizzante del suono: R. Mascia/R. Stopponi/A. Ramacciotti
Foto: Fabrizio Sansoni/Marco Pilia
Grafica: Lorenzo Ceccarelli/Giorgio Carotenuto

Link ufficiali al sito web e ai social network:
facebook.com/elysiumgothic
instagram.com/elysium.band.orvieto
twitter.com/Elysiumband1
youtube.com/channel/UCVKF7wbSElJsW90yH6qTkNQ

Tracce dell’album:

Black Hole
Evanescent
Before the End
Turn around
Fight for all Your Love
Close to You
Siren
Higher State
Nobody Knows
Here I Am

Fonte: ufficio stampa infinityheavy.com

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