My Weird Drive In – Cittadino dello spazio
MY WEIRD DRIVE-IN
(Re)Visioni di Capolavori del Fantastico
Un giovane e intraprendente scienziato, Cal Meacham (Rex Reason), scampa miracolosamente ad un incidente col proprio aeroplano sperimentale e viene a contatto con una misteriosa ditta di prodotti elettronici che gli invia un kit con cui assemblare un misterioso marchingegno, “L’Interocitore”, sul cui schermo un misterioso individuo (Jeff Morrow), dalla strana conformazione cranica, lo invita nella sua villa/laboratorio per un incontro con altri colleghi scienziati. Subito dopo l’Interocitore si autodistrugge, modello Mission Impossible, e Meacham, dopo aver accettato l’invito dello sconosciuto, si ritroverà in un intrigo a metà fra Ai Confini della Realtà ed un’avventura di 007.
Giunto alla sede, infatti, Meacham scoprirà che il misterioso individuo, chiamato Exeter, è lo scienziato di un pianeta in guerra, Metaluna, alla disperata ricerca di una soluzione scientifica per salvare ciò che rimane della sua razza. Assieme ad una collega conosciuta anni prima, Ruth Adams (Faith Domergue), Meacham finirà trasportato suo malgrado su Metaluna giusto per assistere alla fine di quel mondo e salvarsi in extremis da orribili insetti mutanti posti a guardia di quella civiltà.
Il sacrificio finale di Exeter, mosso da buone intenzioni a differenza dei suoi superiori, farà si che Meacham e la sua compagna d’avventure possano ritornare sul pianeta Terra.
Assieme all’ancor più celebre Il Pianeta Proibito, Cittadino dello Spazio è uno degli esempi più riusciti di Space Opera realizzata nella Hollywood degli Anni 50. E, sebbene rechi la firma di Joseph Newman, è il Jack Arnold di Destinazione Terra, Tarantola e Il Mostro della Laguna Nera l’autentico artefice della produzione (chiamato a rimontare e rigirare parzialmente la pellicola). Complici di Arnold, gli effetti speciali di Clifford Stine (Destinazione Terra, Tarantola) e il trucco del mutante ideato da Bud Westmore, lo stesso de Il mostro della laguna nera. Un mix tecnico/creativo in grado di rendere in modo efficace gli scenari e le creature immaginate nell’omonimo romanzo di Raymond F. Jones.
Prima di The Twilight Zone, Star Trek e Star Wars, prima di Rod Serling, Gene Roddenberry, il duo Lucas/Spielberg, la fantascienza proposta da Arnold prova a superare in modo non banale la classica formula “alieni uguale malvagi invasori” per porsi domande ben più impegnative sulla pericolosità di una Scienza senza freni inibitori, spesso al servizio dell’industria militare o del delirio di onnipotenza di alcuni scienziati e politici.
Ma su tutto prevale il “sense of wonder” del viaggio interstellare e la minacciosa presenza del BUG (Bug Eyed Monster) di Metaluna, il cui character design ritroveremo nelle figurine di “Mars Attacks” della Topps ed in centinaia di altre creature del cinefantastique Made In USA dei decenni a venire, a sua volta ispirato a innumerevoli copertine dei pulp magazine sci-fi Anni 30 e 40.
CITTADINO DELLO SPAZIO (“This Island Earth”)
Soggetto: Raymond F. Jones (romanzo)
Sceneggiatura: Franklin Coen, Edward G. O’Callaghan
Regia: Joseph M. Newman, Jack Arnold (non accreditato)
Interpreti: Jeff Morrow, Rex Reason, Faith Domergue, Russell Johnson
Durata: h 1.26
Nazionalità: USA 1954
Genere: fantascienza
L’AUTORE
GIUSEPPE COZZOLINO (Napoli, 1967)
Scrittore, Saggista, Produttore Web, Docente di Storia del Cinema e Storia delle Comunicazioni di Massa presso l’Università di Napoli (“L’Orientale”, 2001-11, “Suor Orsola Benincasa”, dal 2013) .
Come scrittore e giornalista si è specializzato in cinema, fumetti e narrativa pulp. Ha scritto di questi argomenti su numerose riviste specializzate (L’Eternauta; L’Altro Regno; Play Magazine; Amarcord, La Rivista del Cinematografo, M-La Rivista del Mistero) e quotidiani locali e nazionali (“Il Tempo”, “Roma”, “Il Mattino”) e sulle pagine Cultura e Spettacoli de “Il Mattino” di Napoli.
È autore dei volumi “Cult Tv – L’universo dei telefilm” (Falsopiano, 2000) e “Planet Serial – i telefilm che hanno fatto la storia della TV” (Aracne, 2004) e di una serie di saggi per antologie e riviste specializzate.
E’ fondatore dell’Associazione/Network “Mondo Cult” dedita alla promozione del giallo, del thriller e dell’horror fra letteratura, cinema e fumetti (2009) ed ha curato – con Valerio Caprara –“Noir Factory – Laboratorio di Cinema & Scrittura” (2016) in sinergia con Scuola di Cinema di Napoli e “Serial Lab – Talk Lab sulle Serie Tv” (2019) (www.scuoladicinema.tv).
Dal 2018 cura il Blog “Un Totò al Giorno” dedicato ai film del Principe della Risata, con cui realizza eventi ed iniziative sul territorio.